Le anagrafiche
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Oggi si celebra San Biagio, protettore dai malanni della gola. In chiave gastronomica, il nome del Santo si lega al panettone: infatti in questa data si usa recuperare il dolce natalizio che da “avanzo" è diventa una specialità dolce a se stante nota come panettone di San Biagio. Il legame tra il santo e la specialità milanese nasce probabilmente da un miracolo del martire che levò una lisca di pesce conficcata nel collo attraverso la mollica del pane, avvenimento celebrato, sotto la Madonnina, con il panettone. Oggi a Milano la ricorrenza sarà celebrata in sette diversi locali cittadini con il King del maestro pasticcere siciliano Fiasconaro. Sul sito ilgolosario.it la nostra ghiotta proposta di una bavarese di panettone.
Nell’alimentare non servono solo le promozioni, ma soprattutto innovazione del prodotto e attenzione alle nicchie di consumo, dai cibi bio al mercato del lusso. Lo spiega su Italia Oggi Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, mentre le previsioni del centro di ricerche Ref sono di un 2015 con un segno più. @ Un’azienda del bresciano sotto indagine perché accusata di uccidere i pulcini non adatti all’ingrasso con metodi brutali. Il magistrato ha filmato la mattanza con gli operai con i pantaloni alzati fino al polpaccio intenti a schiacciare i neonati. (Corriere della Sera) @ Esiste invece un marchio per la pesca sostenibile. Sul Corriere della Sera di oggi l’ecologo Paolo Galli rispondendo a un lettore spiega come ad esempio il marchio Dolphin Safe certifichi che il pescato è catturato con sistemi che preservano la vita dei delfini; il Friend of the Sea certifica invece che il prodotto proviene da attività di pesca sostenibile.
Nasce a Barolo (Cn), nelle Langhe, la prima cantina “pop” di tutta Italia. A progettarne la struttura (due megascatole di vino sovrapposte dove impera la scritta “L’astemia pentita” n.d.r) l’architetto cuneese Gianni Arnaudo, con l’intento di farvi sorgere la sede dell’azienda vitivinicola dell’imprenditrice albese Sandra Vezza. “Volevo una cantina diversa dalle solite - ha confidato la titolare - Così chiesi ad Arnaudo di pensare a una soluzione che costituisse un forte segno architettonico”. Una scelta che però ha destato alcune polemiche, tanto che tra gli abitanti della zona c’è già chi sostiene che si tratti di “Un ennesimo sfregio all’ingresso del paese simbolo del vino”. (La Stampa) @ Torna il sereno nel mercato dello Champagne. Dopo due anni caratterizzati da segni negativi, la vendita di bollicine ha riconquistato a livello globale il vecchio brio, mentre in Francia, negli ultimi 12 mesi, ha registrato una crescita dello 0,7%, superando i 307milioni di bottiglie spedite. A trainare le vendite l’export extra europeo, che ha coinvolto principalmente i grandi marchi. (Italia Oggi) @ La bandiera dell’Isis finisce anche sul sito del vino. E’ successo a Pavia, dove un gruppo di hacker algerini è riuscito ad insinuarsi nelle pagine web del centro di ricerche del settore vitivinicolo di Riccagioia, sulle quali ha pubblicato l’immagine di un uomo in controluce con una bandiera con la scritta “I love Isis”. Questo sabotaggio è stato solo uno dei 200 avviati da filojihaidisti in tutto il mondo nelle ultime 24 ore. (Corriere della Sera di Milano) @ “Il vino allevia i mali del mondo. Naturalmente se ben conservato”. Questi i segreti del buon vino secondo l’anonimo autore di un trattatello comparso in Germania nel Medioevo. A riportarne alcune righe su Libero è Mario Bernardi Guardi, che aggiunge: “Nessuno spazio a trattamenti con anticrittogamici o solfiti. In compenso, qualche consiglio per far diventare più forte un vino debole: limatura di corno di cervo”. (Libero) @ Infine Aldo Grasso, che sul Corriere scrive de “I Signori del Vino”, il programma del direttore del Tg2 Marcello Masi (in onda il sabato in seconda serata) nato con l’intento di raccontare le storie dei più grandi produttori vinicoli, sull’esempio del celebre viaggio di Mario Soldati, 1957. Nella prima puntata, dedicata al Piemonte, hanno raccontato la propria esperienza Angelo Gaja e Carlin Petrini. (Corriere della Sera)
“I veneti sono degli ubriaconi. Alcolizzati atavici, i nonni, i padri, le madri. Non è colpa loro se uno nasce in quel posto è un destino. Basta sentire l’accento: è da ubriachi, da ombreta, da vino”. La sconcertante affermazione è del fotografo Oliviero Toscani, intervistato a La Zanzara su Radio24. Immediata la reazione del governatore Zaia che ha chiesto al fotografo di scusarsi per le sue parole con tutta la popolazione di una regione che - gli ha ricordato Zaia - gli ha dato molte soddisfazioni professionali (i Benetton, con cui Toscani ha lavorato a lungo, sono trevigiani).
E’ in una pizzeria da asporto nella cintura di Bologna, Donna Margherita ((via Lombardia, 13/c – tel. 051544422) un locale piccolo sempre affollato di clienti per assaggiare una pizza lievitata e preparata con maestria e cotta nel forno a legna. La consiglia Simone Rosti sul Golosario.it
E’ il Sicilia Nerojbleo 2009 di Gulfi (tel. 0932921654) di Chiaramonte (Rg). Di colore rubino fitto, ha naso intenso con note di viola, amarena, cassis, sentori speziati, mentre al palato è caldo e morbido, minerale, piacevolmente tannico e persistente. Si abbina a carni rosse. Una bottiglia costa 14 euro.