Le anagrafiche
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Si apre oggi pomeriggio la IX edizione di Vinitaly and the city, concentrata nelle piazze del centro storico coi vini di 515 cantine da assaggiare e 70 appuntamenti fra wine talk e incontri culturale. Dopo la conferenza stampa di ieri, Paolo Massobrio guiderà anche l’inaugurazione con le autorità, i vertici di FieraVerona e la madrina di quest’anno: la campionessa olimpionica Deborah Compagnoni. Si brinderà con Wine Official che è il metodo classico Teàtrico del Castello di Meleto di Gaiole in Chianti, affinato 4 anni sui lieviti e prodotto con uve sangiovese al 100%. E se sabato a Vinitaly and the city andrà in scena la Calabria con due masterclass guidate sempre da Paolo Massobrio, in contemporanea, alla Gallerie Mercatali, si svolgerà Opera Wine, in collaborazione con Wine Spectator. Domenica la fiera aprirà le porte alla 57^ edizione di Vinitaly, che durerà fino a mercoledì, con oltre 4 mila espositori distribuiti su 18 padiglioni. Grande l’attesa per il confronto con i buyer americani, che in tremila arriveranno a Verona, nonostante di Dazi annunciati ieri da Trump.
Dopo un mese di calcoli riportati quasi ogni giorno sui media, ora i dazi sono una realtà con la quale si cominciano a fare i conti. E se la premier Meloni ha sottolineato che il 20% non è una catastrofe, i giornali si dividono fra chi disegna scenari molto cupi e chi riporta sondaggi confortanti secondo cui il 47% degli americani continuerà a comprare i nostri prodotti (Libero). Interessante l’analisi di Gianclaudio Terlizzi su Italia Oggi secondo cui gli Usa non ci trattano ancora da nemici: “Ma la presidenza di Trump è ci carattere economico e il nuovo ordine mondiale è economico. Il paradigma è cambiato”. E ancora: “Washington vuole creare un blocco commerciale panamericano anti Pechino. All’Europa ha mandato un messaggio: o aderisce al blocco anticinese o subirà ritorsioni ancora più pesanti”. E nell’incertezza si cercano nuovi mercati per i nostri prodotti, anche se non sarà una soluzione immediata, mentre fra gli imprenditori del food e del wine vige cautela in merito alle risposte che potrebbe dare l’Europa. La preoccupazione dilaga anche nelle grandi aziende piemontesi, come riportato sul Corriere della Sera: Lavazza e Ferrero, forti della loro presenza consolidata negli USA, stanno già studiando strategie per limitare i danni, tra cui possibili investimenti diretti sul territorio americano.
È alla Trattoria alla Porchetta di Negrar (via San Peretto, 18 – VR), un ambiente moderno con a fianco la macelleria. Si parte con il gettonato "Giardinetto all’italiana" con porchetta fredda, pancetta del loro salumificio, crudo di Parma e giardiniera. A seguire pasta e fagioli o gnocchetti di patate di montagna con ragù d’anitra. Si prosegue con trippa alla parmigiana ma è ovviamente immancabile la Porchetta di nonno Italo, servita croccante con la polentina alla griglia. Grande anche la scelta delle carni cucinate alla brace al momento. Si chiude in dolcezza con torta alle mele e semifreddo al croccante con amarena.
Il Valdobbiadene Prosecco superiore Extra Dry di Daniele Agostinetto ha colore paglierino da cui emergono bollicine fini. L'olfazione tende al verde fragrante, con foglie di primavera che anticipano la freschezza in un naso che evoca tensione. In bocca è armonico, pieno, avvolgente, elegante ed equilibrato. La nota extra dry l’avverti solo in fondo, con una chiusura morbida e fresca. Perfetta la coerenza naso e palato.