Le anagrafiche
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Ogni giorno in Italia sono consumati circa 20 ettari di suolo. Complessivamente nel 2023 risultano cementificati più di 21.500 km quadrati dei quali l’88% su suolo utile. Gli incrementi maggiori in Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Secondo Paolo Pileri del Politecnico di Milano, intervistato sulle pagine di Avvenire, il consumo di suolo non deve essere semplicemente frenato, ma fermato del tutto. @ I terreni agricoli diventano ambiti anche dai fondi di investimento, attratti da buona redditività e basso rischio. In particolare l’attenzione si sta concentrando sui Paesi del Mediterraneo, Italia in primis, grazie a valori delle terre ancora abbastanza bassi. Il valore medio infatti si aggira infatti su 22.800 euro ad ettaro con forti differenze tra montagna, collina e pianura e tra Nord e Sud. (Italia Oggi) @ Il suolo però deve affrontare anche il problema di un utilizzo esagerato dei pesticidi. Secondo l’ultimo rapporto Legambiente la frutta è la categoria più colpita: il 74% del campione risulta contaminato dai residui di pesticidi. Le irregolarità, però sono molto poche (almeno in Italia dove i controlli sono in aumento): solo 1,3% sui 5233 campioni analizzati da Legambiente. (Avvenire) @ “La biodiversità funzionale è la chiave per difendersi dall’estremizzazione degli eventi atmosferici e per migliorare il prodotto”. Così sul Corriere della Sera Silvano Brescianini, presidente del Consorzio di Tutela del Franciacorta. @ Stop al check-in in differita per gli affitti brevi: la Circolare del Capo della Polizia Vittorio Pisani infatti chiede ai possessori degli appartamenti di effettuare personalmente l’identificazione degli ospiti senza ricorrere alle key box che stanno spuntando un po’ ovunque. (Repubblica)
È al ristorante San Michele di Fagagna (Ud) dove il patron Giuseppe Fornaca propone piatti come coda di vitello, churro salato e crema di zucca, o risotto con crema di zucca, mantecato con burro di artemisia, riduzione di melograno, acetosella e pimpinella e guancetta di manzo brasata, patate e primizie. Ne parla Marco Gatti su IlGolosario.
È il Veneto Rosato “Maria Pia Viaro” 2023 firmato da Ca’ da Roman di Romano d’Ezzelino (Vi). Ottenuto da un uvaggio piwi di regent ed eidos, ha colore buccia di cipolla. Al naso ci sono note di latte cotto e caramello. In bocca è pieno, vellutato, con una freschezza finale insieme a sentori caramellati.