Le anagrafiche
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Si sono aperti ieri i festeggiamenti per i 35 anni della nascita del Consorzio Franciacorta. Sono ben 123 le cantine affiliate che abbracciano 19 comuni dell’ovest bresciano e che, nel complesso, hanno prodotto 19,2 milioni di bottiglie nel 2024. A parlare per l’occasione, il presidente del Consorzio Silvano Brescianini che ha presentato il progetto “Biot-Ia”, coordinato da Agrofood Research Hub, volto alla mappatura e all’analisi della biodiversità del territorio. Ad oggi, ha sottolineato Brescianini, è la seconda generazione a lavorare in cantina, impegnata nel far crescere un prodotto che va raccontato al mondo. (Corriere della Sera) Su IlGolosario.it Marco Gatti che ha partecipato per Golosaria all’evento ci racconta i festeggiamenti del Consorzio del Franciacorta @ Rimanendo in tema vino, nella cantina Colli del Soligo il Prosecco Doc diventa light: “Nine” è il nome dell’etichetta, ma rispecchia anche il grado alcolico del vino, prodotto al limite delle concessioni del disciplinare. Il direttore Andrea Curtolo precisa che i due gradi di differenza con il classico Prosecco, che di gradi ne fa 11,5, sono di residuo zuccherino, quindi il vino risulta più dolce rispetto all’extra dry. (Corriere di Verona) @ Entrate e uscite nell’associazione Famiglie Storiche dell’Amarone: esce l’azienda Venturini e lascia spazio, a sorpresa, a Bertani, facente parte di Angelini Wines & Estates. Ingresso discusso in quanto Bertani fa ancora parte del Consorzio tutela vini della Valpolicella, presieduto da Christian Marchesini, e che avrebbe decretato incompatibilità tra gli organismi. (L’Arena) @ Ma da cosa è composto il prezzo dei prodotti? Qual è il prezzo all’origine ed il guadagno del produttore? Con il progetto “Sosteniamo l’agricoltura” Naturasì vuole fare chiarezza sulle etichette, rendendo trasparente la composizione del prezzo. È questo quanto dichiarato dal fondatore Brescacin, che sottolinea come il mondo agricolo versa in una crisi che ha fatto chiudere negli ultimi 15 anni oltre 5milioni di aziende agricole in Europa. (La Verità) (E’ torna in auge il progetto ambizioso di Veronelli di dichiarare il prezzo sorgente. Ndr) @ Guerra al menù nelle scuole di Pavia, che si vuole con meno carne e latticini. Si scaglia contro il vicepresidente del Senato Marco Centinaio, accusando l’iniziativa di sposare una tesi che l’attività zootecnica sia inquinante e che le esigenze nutritive dei bambini non sia tenute da conto. In risposta, Alessandra Fucillo, assessore della giunta di centrosinistra di Pavia, che accusa Centinaio di fake news in stile Trumpiano e sottolinea che i nutrizionisti che si curano dei menù scolastici prevedono un piano equilibrato e indicano l’integrazione di più proteine vegetali. (La Verità) @ Buon compleanno ad Angelo Gaja, che oggi compie 85 anni. Su IlGolosario.it potrete leggere l’articolo di Paolo Massobrio che gli dedicò in onore dei suoi 80 anni.
Da sempre fatto risalire all’età dei Maya, ora il cacao potrebbe risultare ancora più vecchio: uno studio condotto da Daniel Tineo, dell’Universidad Nacional Toribio Rodriguez de Mendoza de Amazonas, in Perù, avrebbe datato il genoma della pianta del cacao fra il Pliocene e il Miocene. Ovvero 7,5 milioni di anni fa. (IlGiornale)
Nella periferia di Francoforte, la pizzeria Papi, gestita dall’italiano Paolo Pizzuto, ha messo in carta la pizza Hawaii, proprio quella con l’ananas. Fonte di litigio con il figlio Umberto; il compromesso è stato di venderla ad un prezzo esorbitante: 99 euro. Ma c’è chi la ordina comunque e non fiata alla vista dello scontrino. (Lo hanno fatto per le chiacchiere di Iginio Massari, adesso ogni cosa che vale 100 funziona? Ndr) (ItaliaOggi)
Su Il Venerdì la storia di Alfie, l’esemplare di gufa salvata nel 2008 e cresciuta dal biologo americano Carl Safina. Una storia commovente, raccolta in un libro: ad oggi Alfie va a trovare Carl nel suo cortile, facendosi accarezzare e cullare ancora da lui. (IlVenerdì)
Su La Stampa Carlo Petrini dedica una lettera a Papa Francesco, rivolgendosi direttamente a lui ricordando il suo straordinario percorso, dal Piemonte al Sud America. “Il meticciato è da sempre considerato una risorsa, e io non posso non considerare cosa hanno significato per me quei movimenti migratori degli italiani in Argentina: quanta ricchezza sociale e culturale hanno portato” e poi continua Petrini “E questo mi fa subito pensare a Lei, giovane seminarista, che tornava a casa e si metteva a disposizione della Sua famiglia per fare a mano anche fino a 400 agnolotti al plin, ai quali seguiva l’asado argentino. Questa è una forma di meticciato alimentare".
È Locanda Regina a Orbassano (viale Regina Margherita, 32 - TO) guidato da Cristiano, in cucina, e Alessandra, in sala. La tradizione si fonde all’innovazione partendo da battuta di Fassona con sedano e grana e vitello tonnato, per proseguire con i tondelli ripieni di arrosto e nocciole alla piemontese. Tra i secondi la trippa di vitello con fagioli borlotti prima di concludere il bunet.
Oggi Angelo Gaja, classe 1940 compie 85 anni. E noi gli facciamo gli auguri con la degustazione del suo Langhe Darmagi 1996. Ha colore rubino con evidenti riflessi aranciati; al naso mandorla, note balsamiche, terriccio, che si mescolano a note vegetali (che ricorda la parte verde della pianta del pomodoro). È quindi fine, etereo, dove nel bouquet emerge anche frutta rossa sugosa accanto a peperone crusco e a grafite, che si combina a spezie fini. In bocca c’è ancora la sua impronta tannica, ma ciò che colpisce è la freschezza balsamica che lascia una nuance di arancia candita. Un vino fantastico che ha saputo sfidare il tempo, come Angelo Gaja, del resto.