La Notizia

Si avvia verso la chiusura un 2024 complesso per il vino italiano. Mentre in tutta la penisola la produzione dell’uva è stata condizionata dal clima impazzito, il mercato del vino tricolore fa i conti con alcune criticità come quella dei prezzi del vino, cresciuti negli ultimi due anni, e il calo dei consumi interni, con i vini fermi che nella gdo hanno segnato un -1,4%. A tenere è però l’export, che ha chiuso il primo semestre con un +2,4% a volume e un +3,20% a valore, trainato dagli spumanti (+11%). E se tra i vini fermi tengono solo storiche denominazioni come il Chianti classico e il Brunello di Montalcino, a convincere il mercato internazionale - in particolare Usa - sono i brand, ovvero i vini delle aziende vinicole conosciute che si posizionano a prezzi corretti. Anna Di Martino sul Corriere della Sera. @ L’agricoltura si fa sempre più giovane. La conferma arriva dalla Anagrafe Agricola del Piemonte, che segnala un aumento delle aziende agricole guidate da under 40, con 5.902 unità sulle 43.445 totali e una significativa incidenza passata negli ultimi anni da 12,1% a 13,8%. Tra le motivazioni alla base della scelta, a pesare di più sono l’intenzione di dare continuità ad attività di famiglia e l’interesse verso risvolti nell’attività di campagna non esclusivamente produttivi. Con particolare attenzione per l’agricoltura biologica e le attività collegate alla multifunzionalità, come ad esempio l’agriturismo. Nicolò Fagone La Zita sul Corriere della Sera. @ Una nuova uva per sopravvivere al riscaldamento globale. Questa la nuova sfida colta dal Consorzio Franciacorta che sabato, con l’inaugurazione del nuovo laboratorio di microvinificazione all’istituto Oeno Italia di Erbusco, ha espresso la volontà di distinguersi con un vitigno autoctono in grado di resistere al global warming. La soluzione: puntare sull’erbamat, antico vitigno lombardo a bacca bianca che, ibridato con lo chardonnay potrebbe costituire l’uva alla base del Metodo Classico franciacortino del futuro. (Corriere della Sera di Brescia) @ Salgono i prezzi del burro. Dopo i rincari di caffè e cacao, anche il prezzo del burro all’ingrosso è salito dell’82,8% raggiungendo gli 8,60 euro al chilo, e il numero rischia di salire. Ma più in generale, sono numerose le materie prime alimentari che si stanno surriscaldando. Tra queste, lo zucchero, con rialzi del +20% per il grezzo e del +12% per il bianco, e le lenticchie, il cui prezzo è schizzato a +14% nel mese di settembre. (Libero di domenica)

Disfida del kebab, rivincita della zucca e gli 80 anni del Carnaroli

Ankara versus Berlino nella disfida del kebab. Il celebre piatto finisce al centro di un contenzioso internazionale tra i due Stati che più di tutti  hanno fatto fortuna su questa specialità: la Turchia e la Germania, dove il kebab, a differenza della città Turca, viene servito come panino da asporto. Ma mentre per oltre mezzo secolo le due nazioni hanno convissuto pacificamente, adesso Ankara, in un rigurgito nazionalista, si è appellato all’Unione Europea per vedere riconosciuto il marchio di “specialità tradizionale garantita”. Ma Berlino non ci sta. Intanto, la Commissione UE ha dato 6 mesi alle due contendenti per mettersi d’accordo su quale sia il vero kebab. Altrimenti lo deciderà Bruxelles. (La Repubblica) @ Giancarlo Aneri Gentiluomo di Sua Santità. L’imprenditore vinicolo è stato insignito ieri, nel corso di un’udienza di Papa Francesco, del titolo che secondo il diritto canonico, è la più alta onorificenza concessa dalla Santa sede a un cattolico: il dignitario laico della famiglia pontificia. (La Verità) @ Si parla anche di zucca sulle pagine de La Stampa di sabato. Relegata al ruolo di “serva della tavola”, l’ortaggio appartenente alla famiglia delle cucurbitacee si è preso nel tempo la sua rivincita finendo anche nei menu che contano, rivalutata dai cuochi più importanti. L’approfondimento di Cetta Berardo su La Stampa di sabato. @ Si chiama Francesca Ale la 31enne creatrice di cocktail vincitrice del Campionato mondiale delle bartender, organizzato da Fabbri 1905 per promuovere il talento femminile in una professione in cui, ancora oggi, essere donna non è un fattore neutrale. Il cocktail che l’ha fatta trionfare è il B-Loved Martini, a base di gin, Marendry Bitter, liquore alla pesca, succo di limone e zucchero. (Italia Oggi) @ Un anno di iniziative per celebrare il riso Carnaroli e tutelarlo dai tentativi di imitazione. E’ quello presentato da Coldiretti Pavia in occasione degli 80 anni (sarà nel 2025) del re dei risi. “Organizzeremo show cooking al mercato coperto di Campagna Amica, e poi conferenze, convegni, concorsi culinari e attività ludiche per coinvolgere il pubblico. Il nostro obiettivo è dimostrare come la valorizzazione di un prodotto agroalimentare d’eccellenza possa avere ricadute positive sull’intero territorio”, spiega il presidente di Coldiretti Pavia, Silvano Garavaglia. (QN) @ Scarpe di lusso dagli scarti alimentari. E’ il fulcro dell’attività di Steve’s, la start-up torinese dei fratelli Giulia e Filippo Gandini che utilizza le eccedenze alimentari per dare nuova vita a vere e proprie collezioni di sneakers in edizione limitata. Ne parla Sofia Francioni sul Corriere Economia.

 

Ho capito bene?

Francia e UE salvano la carne vegetale. La Corte di Giustizia UE ha messo nero su bianco la possibilità utilizzare nomi comunemente associati alla carne per prodotti vegetali. I cibi a base di proteine vegetali potranno quindi continuare a chiamarsi  “salsicce”, “bistecche” o “hamburger” e nessuno Stato membro potrà impedirlo. (Libero)

L'assaggio

La nostra visita di oggi è da Vibes (via Montebello, 22 - tel. 011 2078067) a Torino, locale polifunzionale aperto da mattina a sera che, proprio sotto la Mole Antonelliana, offre proposte dal perfetto connubio fra tradizione e innovazione: dal gelato artigianale per una piacevole pausa pomeridiana all’originale Cauda Slow, una bagna cauda dove la nocciola del Piemonte sostituisce l’aglio e le verdure sono accompagnate da saporiti cubetti di carne di razza Piemontese. Su ilGolosario.it la sosta di Silvana Delfuoco.

 

Il vino

Il Rosso di Torgiano Rubesco 2019 prodotto dalla cantina Lungarotti (tel. 075 988661) di Torgiano (PG) con uve sangiovese e colorino. Ha colore rubino fitto e un naso fruttato pieno, ampio che anticipa un sorso dove il velluto e l’equilibrio sono perfetti; fantastica la morbidezza e la sua persistenza lunga.