Le anagrafiche
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Coldiretti compie 80 anni e su Avvenire si parla di Paolo Bonomi, il primo presidente di Coldiretti che impostò la sua attività sulle direttrici di autonomia politica, sviluppo e libertà. Partigiano bianco e poi deputato democristiano, il sindacalista agricolo è stato uno dei grandi padri dell’ “autoproduzione sociale” dell’Italia e fin dall’inizio del suo mandato ha scelto di porsi al di là degli schieramenti per fare leva soltanto sul potere autonomo dell’organizzazione. Il ritratto di Giuseppe De Rita in occasione dell'anniversario. @ Di Coldiretti si parla anche sul Corriere della Sera con l’intervento di Roberto Mazzei, esperto di innovazione dell’associazione agricola, che parla di agricoltura 5.0 e riporta i dati di un’analisi Smart Agrifood secondo cui nel 2024 il fatturato del settore crescerà del 19%, con oltre 2,5 miliardi di investimenti. “Con la tecnologia - spiega Mazzei - possiamo avere misurazioni molto più accurate e una molteplicità di parametri”. Mancano, però, le nuove figure professionali. @ Euricom, azienda leader mondiale nel settore del riso, punta sul basmati made in Pakistan e ufficializza la joint venture con Fatima Rice Mills Les., diventando una delle prime società straniere a stabilire una base per la produzione di riso per l’esportazione in Pakistan. Nell’ambito della transazione, Euricom acquisirà il 50% del capitale azionario di Fatima Euricom, la nuova società, mentre Fatima controllerà il restante 50%. “Questa partnership - ha commentato il presidente di Euricom, Bruno Sempio - servirà a rafforzare il nostro controllo sulla catena di approvvigionamento del basmati”. (QN) @ Dal riso alle castagne, con i primi dati sulla raccolta delle cuneesi che quest’anno vedranno un calo della produzione rispetto al 2023, anche di storiche varietà locali. Ma la qualità sarà molto buona, favorita dalle condizioni meteorologiche delle ultime settimane. Il tema sarà anche al centro del convegno “Castanicoltura: l’evoluzione tra mercato e valorizzazione” che Coldiretti Cuneo ha organizzato per mercoledì 16 ottobre (ore 14) nella sede provinciale di piazza Foro Boario, 18. (La Stampa) @ Sempre più negozi abbassano le serrande. A lanciare l’allarme è Assoesercenti Sicilia, che segnala, nel periodo compreso tra il 2013 e il 2023, un saldo negativo per oltre 31 mila attività, con chiusure che hanno riguardato 1.355 imprese, principalmente edicole e alimentari, solo nei primi sei mesi del 2024. Tra le cause della riduzione l’aumento costante delle vendite online, l’espansione della grande distribuzione e il cambiamento delle abitudini di consumo, con sempre più persone che preferiscono mangiare fuori casa. (Italia Oggi)
Anno d’oro per Signorvino. Il gruppo guidato dalla famiglia Veronesi, che conta già 40 enoteche, ha annunciato l’apertura di 10 nuovi locali e molti eventi entro il 2025. “Ci aspettiamo di arrivare a 50 locali entro l’anno prossimo e di raggiungere un fatturato di 85 milioni nel 2024 - ha preannunciato Federico Veronesi - Signorvino crede molto nelle potenzialità del mercato italiano: organizzeremo numerose iniziative per coinvolgere i clienti e mettere in luce i protagonisti che rendono unico il settore enogastronomico nel nostro Paese”. Nella foto: Federico e Sandro Veronesi (L’Arena) @ Crescono le quote rosa nell’agricoltura astigiana. Le aziende a guida femminile di Coldiretti sono oltre 1.500, quasi il 30% delle associate. Nell’ultima tornata congressuale Monica Monticone ha conquistato la presidenza e sono salite da 3 a 6 le presidenti di sezione. I numeri sulle imprese della provincia sono stati presentati all’evento del Mercato Contadino di Campagna Amica, nell’ambito della tre giorni di iniziative che hanno colorato di rosa l’annuale festa della vendemmia. “Il mondo del vino ha bisogno delle donne, della loro lungimiranza, della loro capacità di raccontare la passione e le emozioni racchiuse in un calice” ha spiegato all'evento Paola Arpione, alla guida di Coldiretti Donne. Proprio le donne del vino saranno protagoniste anche di altri appuntamenti, primo tra tutti il 19 ottobre con la camminata “Nastro Rosa” promossa dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori).
Non saremo tutti centenari. Si legge su Repubblica, che riprende i dati di una ricerca pubblicata su Nature Aging secondo cui la lunghezza della vita umana ha raggiunto un plateau. “La battaglia dell’umanità per ottenere una lunga vita sembra ampiamente conclusa”, scrivono, anche se la proporzione dei centenari potrebbe aumentare per effetto dei Baby Boomers, fino al 5,1% delle donne e all’1,8% degli uomini. Per il demografo Jay Olhansky: “È il segno che l’era dell’aumento rapido dell’aspettativa di vita degli esseri umani è finita. Si è esaurita la prima rivoluzione della longevità”. @ Il latte materno diventa un gioiello da indossare. L’idea è nata da Melissa Greco, designer cuneese laureata al Politecnico di Torino che su La Stampa si racconta e spiega: “I gioielli con il latte materno sono la mia evoluzione. Sono state fruttuose le conversazioni con mamma, infermiera nel reparto di Ostetricia all’ospedale di Cuneo: mi ha fatto riflettere sull’importanza del latte materno. A quel punto, è subentrata la mia formazione come designer”.
La sosta di oggi è da Baccicin Dü Carü (fra. Fado Basso via Fado, 115 - tel. 010 631804) di Mele (GE). Una sosta emozionante, in questa che è diventata la trattoria dell’anno del Golosario Ristoranti e che deve tutto alla passione di Gianni Bruzzone, oste pacato e premuroso, e della sorella Rosella. Da non perdere la galantina di vitella tra gli antipasti, ma anche il brandacujun del Baccinin. Quindi gli gnocchi al pesto, i taglierini di borragine, le trippe accomodate alla Genovese e la punta di vitella al forno con carote, sedano e cipolle. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio e Andrea Voltolini.
Il Gavi “Rovereto” 2023 della cantina Michele Chiarlo (tel. 0141 769030) di Calamandrana (AT). Ha colore oro, naso balsamico e pregnante di frutta matura con risvolti esotici. Notevole l’intensità minerale; in bocca è velluto, dominano la mineralità e la freschezza, con una chiusura sapida ampia, dove il retrogusto lascia le erbe officinali.