La notizia

Il Giglio di Lucca rinuncia alla stella: i tre giovani titolari del ristorante scrivono alla guida di voler rinunciare al riconoscimento per tornare a essere liberi senza doversi preoccupare degli standard altrui. La (non) notizia, visto che sono gli ultimi di una schiera, dove tra l'altro figura anche Gualtiero Marchesi, trova però ampio spazio sui giornali. E la risposta arriva dal direttore comunicazione della Michelin, Marco Do, che  sul palco di C’è Più’ Gusto a Bologna spiega "Le stelle non si restituiscono: sono un consiglio per i lettori" (dicesi anche diritto di critica. ndr)

Il pizzicotto

Oddio: Marco Do ci vuole dire che si riservano di scegliere se tenere la stella anche se uno non la vuole? E allora perché, ad altri che hanno rinunciato (che so Donatella a Oviglio, o la schiera di ristoranti torinesi) è stata tolta? La stella per alcuni diventa un premio, ma per altri può rappresentare un danno, a cominciare dalla perdita della clientela tradizionale. E poi la questione degli standard che impone una guida non è secondaria, con quel lato oscuro che riguarda le stelle, tolte invece dalla redazione della guida Rossa, che avrà certamente il diritto di critica, ma come si spiega che alla Fermata di Alessandria, al Cascinale nuovo di Asti, da Ma.Ri.Na. al Olgiate Olona, da Tano Passami l’Olio a Milano, si mangia meglio che nel passato? Oltre agli standard non c’è forse una volontà di mortificare il nerbo storico della ristorazione italiana?

Mondo obeso e l'origine dei confetti

Nel 2035 una persona su quattro nel mondo sarà obesa e questo costituirà una vera e propria emergenza sanitaria. Su La Stampa Giorgio Calabrese spiega questo problema di salute pubblica globale da affrontare sotto tanti punti di vista: medico, psicologico e politico. (qualcosa nei calcoli però non torna: "Il numero delle persone obese - scrive - raggiungerà i 9 miliardi"... quindi complessivamente quanti saremo: 36 miliardi? Quella sì, sarebbe una vera emergenza NDR). @ Su IlGiornale invece si parla dei mangiatori compulsivi: negli Stati Uniti fin dal 1960 è nata l'associazione "Overeaters anonymous" che conta più di 60 mila membri in tutto il mondo (Italia comprese). Qui propongono un percorso di recupero in 12 passi. @ Anche i confetti sono un'invenzione dei Romani. a scriverlo sulle pagine della Verità è Morello Pecchioli che spiega come le famiglie dei Fazi e degli Apicio fossero soliti confezionare mandorle avvolte da un impasto di farina e miele.

La pasta premiata alla UE, il peso economico del tartufo

La pasta della cooperativa Gino Girolomoni ha ricevuto il premio Eu Organic Awards nella categoria dedicata alle piccole e medie imprese in occasione della Giornata europea del biologico. La premiazione ha avuto luogo nella sede Ue di Bruxelles. Tra i motivi del riconoscimento sono annoverate anche le pratiche attuate per il risparmio energetico nella sede marchigiana e il packaging al 100% in carta. (QN) @ Il peso del tartufo si misura anche in giro d'affari: secondo uno studio di Formules srl commissionato da VisitPiemonte infatti il Tuber Magnatum Pico ha una ricaduta sul territorio piemontese di 250 milioni. Pesa la  Fiera internazionale di Alba con un impatto di 42 milioni. Secondo questi calcoli ogni euro di "Tuber" lamellato ne porta venti al territorio. (Corriere della Sera) @ Rush finale per la carne sostenibile certificata: l'Italia apripista e la Ue ha fissato i requisiti minimi per la certificazione che riguardano tanto l'alimentazione dei bovini quanto la gestione dell'allevamento. L'etichetta, promossa dal Consorzio Sigillo Italiano, le renderà facilmente individuabili. @ I vini "made in Abruzzo" puntano sulla sostenibilità in tutti i suoi aspetti. Lo scrive il Corriere della Sera a corredo di un'intervista rivolta a Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio di tutela dei vini d'Abruzzo. Tra i progetti in cantiere, un campo sperimentale dedicato ai vitigni resistenti (Piwi) @ Vinitaly Chicago punta a sostenere il rilancio del vino italiano negli Usa: nei primi mesi dell'anno infatti l'export è cresciuto dell'8% in controtendenza rispetto ad esempio al dato del comparto francese che registra perdite oltre il 5%. La manifestazione è in programma il 20 e 21 ottobre. @ Addio a Marcello Mutti, l'imprenditore del pomodoro che ha avuto la grande intuizione (poi imitato praticamente da tutti) di mettere la passata in vetro, rivoluzionando così il mercato. Aveva 83 anni.

Ho capito bene?

Noi italiani siamo sempre un passo avanti nell’ospitalità per il sorriso e la capacità di dialogo”. Così esordisce Simone Giorgi, il manager del Park Hyatt di Milano nominato ai Global Awards 2024 come miglior general manager del mondo che si racconta ad Andrea Cuomo e, tra le curiosità legate al suo lavoro ricorda: “Da ragazzo guardavo la sii-com (Love Boat ndr) ambientata sulla nave da crociera e mi appassionai al lusso”. E ancora “Misi un peluche alla tavola di un vip scaramantico: erano in tredici. Un altro servì il Dom Pérignon ai suoi bassotti”. (Il Giornale) @ In tema di ospitalità fa discutere anche una notizia che ha qualcosa di fantascientifico. Presto, all’interno di una stazione spaziale prodotta da Vast con SpaceX, sarà avviato “Heaven-1”, il primo hotel spaziale con spazi comuni, palestra e stanze vista terra. I primi ospiti si attendono nel 2026. (Libero)

Ho capito bene? /2

Si chiama CultMeat il progetto di ricerca dell’Università di Torino che punta a codificare un nuovo modo di produrre carne coltivata, sfidando paure e divieti. Ne parla sul Corriere della Sera di domenica Alessandro Bertero, il ricercatore a capo del progetto che negli ultimi giorni ha festeggiato con la sua squadra un piccolo traguardo: il progetto CultMeat, sulla piattaforma di crowdfundingIdeaginger.it, ha raggiunto il primo traguardo, raccogliendo in due settimane 10 mila euro di fondi, subito raddoppiati da Unito, per ottenere la linea cellulare suina da cui partire. @ E a proposito di “mangiamolo strano”, sulla stessa pagina Rosalba Graglia passa al setaccio i prodotti attenti all’ambiente e agli sprechi che costituiranno il cibo del futuro. Si va dalla carne in 3D proposta dallo chef Luca Andrè al ristorante Soul Kitchen di Torino, a pane e pasta con farina di grilli presentato al primo Salone del Pane da Cricket Nutry e Small Giants. Dalla pizza realizzata con farina che utilizza i fondi di caffè preparata dallo chef Domenico Volgare di Funzion alle bevande no alcol di Atipico e Affini, fino al vino alcol free prodotto da Massimo Lovisolo e Borello.

L'assaggio

E' al ristorante Arricciaburro di Cervia (Ra), dove lo chef Riccardo Giovannini combina una cucina contemporanea con l'ispirazione romagnola in piatti come strangolapreti alla marinara, polpo cotto a bassa temperatura, peperoni al forno e capperi e lovo, cremoso al cioccolato, crumble al cacao salato e lampone. Ne parla Elisabetta Modugno su IlGolosario.

Il vino

Il Veneto Passito Rosso Vigna Serè 2004 dell'azienda agricola Dal Forno Romano (tel. 0457834923) di Illasi (Vr), un gioiello dal colore rubino carminio, lucente, vivido. Al naso ha un bouquet di straordinaria ricchezza, con note di prugne, amarene, lamponi, cioccolato e caffè, mentre al palato è armonico ed elegantissimo, grazie a una bella acidità che va a sorreggere i raffinati tannini, con un sorso che muovendosi tra morbidezza e mineralità, conquista con la sua trama setosa e nobile. Ne parla Marco Gatti su IlGolosario.