La Notizia

Le vere epidemie sono obesità, cancro e diabete. Le patologie causate in larga parte da una scorretta alimentazione sono in vertiginoso aumento: tra questi i tumori che colpiscono il tratto gastrointestinale, in crescita tra gli under 50. Ne parla La Verità di domenica con un articolo di Mariano Bizzarri, professore Università La Sapienza che spiega come per 8 su 14 dei tumori per i quali è stato registrato il maggior aumento di incidenza riguardano il tratto gastro-intestinale. @ L'Italia sempre più distante dalla Spagna nella produzione di olio d'oliva: quest'anno dai produttori iberici sono attese 1,2 milioni di tonnellate, sei volte il dato della Penisola. Dietro questo declino spiccano le ragioni strutturali: in Italia ci sono circa 620 mila aziende da due ettari con costi produttivi enormi, mentre in Spagna ci sono impianti super intensivi che moltiplicano le rese anche grazie all'investimento in costosi macchinari. @ Babbi trasforma le cialde scartate in energia: l'azienda cesenate infatti negli ultimi anni ha messo in funzione un impianto capace di produrre 49 mila metri cubi di biometano l'anno. @ La transizione dell'Africa passa dalla cucina: con il programma Clean cooking Eni fornisce fornelli e sistemi di cottura nell'Africa sub sahariana così da favorire l'abbandono di tecniche inquinanti e pericolose per la salute. Il progetto è al centro di una mostra fotografica al MAXXI di Roma dove racconta anche la cucina tradizionale di questi Paesi, un tesoro ancora in larga parte da valorizzare.

 

Vendemmiatori in fuga e l'aria che tira tra i vigneti

Dopo la fuga dei cervelli, c'è quella dei vendemmiatori. Molti giovani pronti a spostarsi dal Veneto alla Francia per la raccolta dell'uva. Il motivo? "Ci danno duemila euro al mese e la casa" raccontano sul Corriere di Verona i giovani, per lo più studenti universitari. Inoltre al rientro in Italia sarebbe anche possibile riscuotere l'assegno di disoccupazione per qualche mese. @ "Sarà un'ottima annata". Nei vigneti delle Langhe si respira ottimismo nonostante le vendite in flessione e il clima non favorevole alla vendemmia. "Ci aspettiamo un'annata basata su eleganza e freschezza più che sulla potenza - spiega Paola Lanzavecchia, presidente sezione vini di Confindustria - la differenza quest'anno la farà la capacità di ogni viticoltore". @ E che non tiri proprio una bella aria nel mercato dei vini di pregio, lo dimostra anche il gruppo Lvmh: verso il licenziamento del manager Schaus perché Moet Hennessy è l'attività del gruppo con le performance più basse con vendite in calo dell'11% nei primi 9 mesi dell'anno. (Corriere della Sera) @ Montature degli occhiali dalle botti esauste. Sul Corriere della Sera l'idea di Lorenzo Del Tufo, designer albese, che ha unito così la tradizione di famiglia (il nonno viticoltore) con il proprio lavoro creando così la start up "Barriqule"

 

Ho capito bene?

Cinghiali ghiotti di marroni e castagne. L'Arena di Verona segnala la passione degli ungulati dedicandogli un titolo a tutta pagina. (In effetti eravamo tutti convinti che nei boschi portassero il pranzo al sacco da casa). @ Indicazione d'origine o denominazione protetta? E perché non tutti e due. La Regione Abruzzo annuncia la richiesta di doppia certificazione per la nota specialità. I Regolamenti europei però non lo consentono. (Ma va? NDR)

 

Il pensiero

"Alla performance gastronomica preferisco la soddisfazione del cliente. La cucina è impegnativa ma da un paio d'anni è più facile trovare personale". Così lo chef Stefano Terigi, fresco di rinuncia alla Stella Michelin, intervistato da Carlo Cambi su LaVerità.

 

L'assaggio

Nel locale I Cugini di Torino (via Gozzellini, 12 - tel. 346 3878839) di Nizza Monferrato (AT), con mescita al banco al piano inferiore e raccolto ristorante a quello superiore. Taglieri di salumi e formaggi d'autore, agnolotti arrostiti, rivisitazione dell’Hot Dog con patate al forno, acciughe del Cantabrico con burro d’Isigny da abbinare a 1200 etichette. Ne parla Paolo Massobrio su IlGolosario.

Il vino

Il Sicilia Bianco “Zurrica” 2022 dell’azienda Abbazia di Santa Anastasia (tel. 0921 672233) di Castelbuono (PA), che sarà anche protagonista a Golosaria Milano. Prodotto con uve sauvignon e chardonnay colpisce il colore oro e l’effluvio balsamico al naso con note di frutta esotica e un fondo vulcanico, minerale. In bocca è morbido, fine, filigranoso con un finale complesso fra l’amaricante e il sapido. Curiosa quella nota di rosmarino che torna anche in bocca. Un vino con una gran bella stoffa.