Le anagrafiche
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Sarà una Pasqua all’insegna delle uova di cioccolato di qualità. La previsione di Mariella Tanzarella che su Repubblica intervista i grandi nomi di Milano, da Knam a Cracco passando per Panzera e Clivati. “C’è molta attenzione - spiega Andrea Besuschio - come un bisogno di gratificarsi”. E aggiunge: “Ora i clienti vogliono conoscere più il tipo di cioccolato che non la sorpresa”. @ L’altra faccia della Pasqua è, però, quella che mette in evidenza il Corriere della Sera in prima pagina con “l’assalto” a Pane Quotidiano per avere un pasto caldo. E molti sono nuovi poveri creati da oltre un anno di pandemia. “Il ceto medio è in strada - scrive il quotidiano - attonito e spaurito di fronte alla normalità perduta e aspetta in lunghe e dignitose file il proprio turno. E’ la Milano di oggi ma sembra la Wall Street del ’29". @ Intanto da Parigi arriva la conferma di una tendenza in atto: l’addio alla città per tornare a ripopolare le campagne o comunque le piccole città di provincia. Lo scrive Specchio che spiega come questa inversione di tendenza sia dettata da una voglia di maggiore spazio ma anche della stanchezza dell’aggressività latente che si respira in città. Secondo un recente sondaggio sono il 31% i francesi che vogliono lasciare la metropoli. @ E sempre in Francia il fondatore di Iliad punta sull’agricoltura aprendo un campus dedicato agli agricoltori. Seicento ettari di terreno con tanto di allevamento e latteria con uno sguardo puntato verso le pratiche sostenibili. L’idea gli è nata quando il figlio sedicenne è diventato vegetariano. @ La strada per la ripresa passa anche per le filiere del riciclo e per l’economia circolare. Su Avvenire di sabato si torna a parlare del Manifesto di Assisi con le sue mille azioni per una nuova Italia, mentre il direttore generale di Comieco Carlo Montalbetti è stata intervistato al Tg1 sul tema.
Oggi 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992: la ricorrenza viene ripresa diffusamente sui giornali. @ Troppa acqua sprecata nelle condutture italiane: nel nostro Paese il 43% si smarrisce nel sistema degli acquedotti. E pensare che secondo un recente sondaggio di Ref Ricerche gli italiani sarebbero disposti a pagare fino a 44 euro l’anno in più per migliorare il sistema idrico. (Corriere della Sera) @ Ma l’Italia per fortuna è anche il paese dell’acqua minerale, un piacere da gustare e da abbinare come spiega su QN (da cui è tratta la foto) l’idrosommelier Tiziana Greta Tassinari che spiega: “Con un primo leggero bollicine piccole, con una carbonara invece grandi”. E ben lo sapeva anche il poeta Gabriele D’Annunzio che, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, beveva solo acqua come spiega su La Verità Morello Pecchioli che fa un affondo proprio sull’acqua minerale e ci ricorda come gli italiani siano i primi consumatori in Europa.
“Esselunga regala sconti” ma è una truffa che gira su Whatsapp e danneggia sia i consumatori sia la catena di supermercati. I messaggi che girano promettono infatti favolosi premi per il 70° dell’azienda (inventato) al fine di rubare i dati. La catena di Sant’Antonio la scorsa settimana aveva colpito anche Amazon. @ Via libera all’Igp per i “Pelati di Napoli” ma l’iniziativa si scontra con la Regione Puglia che annuncia il ricorso sostenendo che la provenienza è per il 90% dai campi del foggiano. (Libero) @ Del resto la pummarola ora spopola anche in Germania insieme a una rinnovata attenzione per la pasta. Successo per il marchio Mutti agevolato anche dalla traduzione del nome che in tedesco significa “mammina”. @ Per il crac della Popolare di Vicenza dopo 116 udienze arrivano le condanne: oltre sei anni a Gianni Zonin, presidente della Popolare, e un miliardo di risarcimento alle vittime. (La Stampa) @ Siamo prigionieri della stanchezza, eredità del lockdown. Ne parla Marco Belpoliti su Repubblica che spiega: “Non è l’ozio celebrato da Barthes e neppure la pigrizia contemplativa di Handke”. La stanchezza, scrive Belpoliti, si è tramutata in tristezza. @ E’ il momento di riscoprire gli antichi rimedi: la mela funziona anche come antivirale, la calendula come cicatrizzante e l’iperico per tirarci su il morale. Lo spiega Ciro Vestita su QN. @ Il “dinner cancelling” è la nuova tendenza nell’ambito del digiuno intermittente che privilegia il consumo calorico nella parte alta della giornata. Ne parla QN di domenica con un’intervista al medico nutrizionista Emanuela Bartolozzi.
I monaci, profondi conoscitori dell’animo e del corpo, hanno ideato la medicina naturale e le regole per una corretta nutrizione. Ma ci hanno lasciato anche molte specialità, dai latticini ai macaron. Ne parla Gemma Gaetani su La Verità. @ “La nostra amicizia tra uno stracotto e le gare di mnemonica”. Inizia così su Repubblica l’intervista a Angelo Bissolotti dell’Osteria del Treno dedicata al ricordo di Gianni Mura scomparso un anno fa. @ Scendono i prezzi per le catalogne, mentre sui balconi è arrivato il tempo di piantare le erbe aromatiche. I consigli di Carlo Bogliotti sulla Stampa. @ E su Specchio della Stampa è da leggere il pezzo di Sarah Scaparone dedicato alla panificazione che spopola anche in versione casalinga. @ La malattia che uccide i kiwi al centro di un tavolo ministeriale: l’allarme, arrivato dal cuneese ma che interessa anche Veneto e Lazio, è stato quindi raccolto dal Governo.
Il direttore delle cerimonie delle Olimpiadi di Tokyo propone di far cantare alla cerimonia di apertura la star “curvy” Naomi Watanabe vestita da porcellino. Resosi conto dell’enorme sciocchezza, ha deciso di dimettersi. (La Verità)
E’ per le colombe firmate da Massimiliano Prete, il pizzaiolo-pasticcere di Saluzzo (To) con la passione dei lievitati. L’assaggio è per Colomba Classica Arancia, con arancia candita di Mauro Morandin, e la Colomba Golosa Gianduja, con gianduja di Guido Gobino. Ne parla Silvana Delfuoco sul Golosario.
Il brindisi di oggi è con una birra, la Opera, ultima nata in casa Teo Musso alias Baladin, che nasce come evoluzione della Elixir con l’incontro dell’aceto di birra dell’Acetaia San Giacomo di Novellara. Il risultato è una birra dall’inteso colore ramato, con schiuma ridotta e molto evanescente, ma dal perlage piuttosto fine. Al naso è fitta, con un’intensa sensazione di fragoline di bosco seguita dalle note maltate di una pasticceria opulenta e, infine, da una parte speziata. In bocca la sciabolata acida è temperata da un sorso dolce, con sentori di zenzero candito e note amare pressoché assenti. Ne parla Alessandro Ricci su ilGolosario.it