La notizia

Il ritorno delle gastronomie è protagonista dell’articolo di Andrea Cuomo sulle pagine del Giornale di oggi che evidenzia come a Milano sopravvivano (e godano di buona salute) quelle botteghe che già proponevano piatti gourmet prima dei rider. Tra i citati Rossi&Grassi, Rosticceria Galli, Modus, CreDa, Stadera, Gastronomia Civelli e Giannasi. @ Aosta è la città più cara d’Italia, Napoli la più economica secondo l’indagine sul costo della vita per alimentari e servizi elaborata dal Codacons. Esaminando solo il carrello, conviene fare la spesa a Catanzaro mentre Bolzano è la più costosa (seguita da Trieste e Milano) (La Stampa). @ Niente più denominazione per chi sfrutta il caporalato nelle vigne. Il Consorzio di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani annuncia anche che si costituirà parte civile nei prossimi processi. @ Il vino italiano all’estero nei primi quattro mesi dell’anno torna a viaggiare (+5,4% nei volumi e +7% nei valori) ma la ripresa potrebbe essere instabile, avverte l’Osservatorio UIV - Vinitaly. Ne scrive Andrea Zaghi su Avvenire. @ Da cibo della fame (e della disperazione) ad alimento gourmet. Su LaVerità è da leggere la storia del grano arso raccontata da Gemma Gaetani che spiega come questo nell’Ottocento fosse quel che rimaneva dopo gli incendi sul campo mentre oggi viene appositamente tostato per dargli il gusto affumicato. @ Adriatico sempre più bollente: l’acqua tocca i 30 gradi. Per colpa delle temperature tropicali e del poco ossigeno torna l’incubo delle mucillagini. Ma il sindaco di Rimini avverte: “Se qualcuno dice che l’acqua è sporca, lo querelo”. (Repubblica di oggi) @  Per restare sani sono essenziali il buon cibo e la meditazione. Il consiglio arriva da Franco Berrino che intervistato su QN di domenica spiega: “Il processo infiammatorio dipende dal cibo spazzatura” e attacca i prodotti industriali e il riso raffinato, ma anche il pane bianco, il mais, lo zucchero. Oltre a vita sedentaria, stress e inquinamento. E consiglia - come Ippocrate - l’orzata che lui stesso si prepara “facendo pre germogliare l’orzo tenendolo a bagno 48 ore e poi cuocendolo per un’ora".

Ho capito bene?

Si moltiplicano i truffatori seriali di hotel e ristoranti. A Como uno è stato beccato mentre tentava la fuga dall’albergo senza saldare il conto: un celebre truffatore che ha già collezionato ben 32 fogli di allontanamento dal altrettanti Comuni di Bolzano e nel comasco ed ha già all’attivo un maxi conto non pagato a Dongo (1.440 euro, pensava di saldare con l’oro del Duce? NDR). Lo ha riconosciuto il direttore dell’hotel dopo averlo visto in televisione (Quando si dice che la troppa fama fa male. NDR). @ Anche il milanese però ha il suo re dello scrocco: sarebbero già una ventina i “colpi” che seguono tutti lo stesso copione. Cena, carta non funzionante e allontanamento per andare al bancomat a ritirare. Bancomat da cui non farà mai ritorno. L’uomo, però già identificato, sarebbe un “trasfertista” residente in Brianza e pendolare per il pranzo a scrocco anche 4 o 5 giorni la settimana.

Ho capito bene? / 2

Esclusa dai giochi di Parigi la capitana della nazionale di ginnastica giapponese Shoko Miyata beccata a bere e fumare, contravvenendo alle leggi del suo paese che lo vietano fino a vent’anni mentre lei ne ha ancora diciannove. (QN)

L'assaggio

E’ al Ristorante Porto Vecchio di Crotone casa dello chef Claudio Villella bravo a proporre piatti creativi e territoriali allo stesso tempo, tra cui spiccano la seppia marinata con caviale e torroncino di Reggio Calabria e scampo crudo nocciola di cardinale, limone di Rocca Imperiale e liquirizia, lo scialatello in salsa di gambero bianco con crumble di mandorle e burrata e la cernia alla griglia su crosta di sale, melanzana grigliata all’arancia, marmellata di limone.La recensione completa su ilgolosario.

Il vino

E’ il San Colombano Riserva 2018 Vigna Belfuggito di Panizzari di San Colombano al Lambro (Mi). Frutto di uve barbera, croatina e uva rara, ha colore porpora, naso con una particolare intensità di frutta fresca con scia aromatica e cenni minerali. La persistenza olfattiva è ficcante: ciliegia, prugna, ma anche pesca, tutto maturo, tutto di stagione. In bocca ha un ingresso morbido e una verticalità favorita dai tannini integrati e presenti: il sorso ha nerbo, sostenuto da acidità e alcolicità, oltreché tannini setosi. Chiude sapido. Grandissimo vino con le sue note vinose, nonostante i 6 anni, che si avvertono sia in bocca e sia al naso. Gran bella sorpresa!!!