Le anagrafiche
Nessuna location trovata
Via (quasi) libera della UE alla carne finta. L’Efsa, Agenzia per la Sicurezza Alimentare, vara le nuove linee guida che facilitano la messa in commercio del cibo creato in laboratorio, latte compreso. Una possibile minaccia per i tanti agricoltori e allevatori italiani oggi tutelati dalla legge di Lollobrigida. Intanto, le principali organizzazioni agricole europee e consorzi di prodotti alimentari di qualità, tra cui Coldiretti e Filiera Italia, hanno indirizzato una lettera al direttore esecutivo dell’efua, Bernhard Url, esprimendo preoccupazione riguardo l’aggiornamento delle Linee Guida. Secondo i firmatari, infatti, l’aggiornamento non risponde alle aspettative espresse nella nota sostenuta da 17 ministri dell’Unione Europea. Per le diverse sigle, inoltre, “la richiesta specifica dei ministri di allineare alcuni aspetti della valutazione degli alimenti prodotti in laboratorio alle procedure di valutazione dei medicinali è stata completamente ignorata”. (La Verità e Il Giornale) @ Fiera Cavalli si rifà il look. L’edizione 126 della rassegna in programma a Verona dal 7 al 10 novembre, si presenta rinnovata, con un intenso palinsesto di competizioni sportive e spettacoli. All’evento sono attesi più di 140 mila visitatori, con oltre 2.200 cavalli di 60 razze, 35 associazioni allevatoriali, 700 aziende espositrici di 25 Paesi, oltre 200 eventi in programma, 12 padiglioni e 6 aree esterne per oltre 182 mila metri quadrati espositivi netti. (L’Arena di Verona) @ Importante riconoscimento per la Franciacorta, eletta International Wine Region of The Year 2024 ai Wine Star Awards di Wine Enthusiast. Il riconoscimento sarà ufficialmente celebrato il 27 gennaio 2025 al Westin St. Francis di San francisco, durante il Black Die Gala. “Un riconoscimento che ci riempie di orgoglio e motiva a continuare sulla strada che abbiamo intrapreso, con ancora più determinazione”, il commento del Presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini. (Corriere della Sera) @ Mondo del vino in lutto per la morte di Etile Carpenè. Il padre del Prosecco è morto mercoledì a Conegliano, all’età di 80 anni. Per decenni è stato il rappresentante della prima casa vinicola a produrre lo spumante delle colline di Conegliano e Valdobbiadene. Alla sua figura oggi è dedicato un ricordo sia sulle pagine del Giornale, sia sul Corriere di Verona, L’Arena e altri quotidiani.
Dopo il vino, in Trentino prende il via una seconda “vendemmia”: quella delle olive, che in questi giorni di massima maturazione vengono raccolte intorno alle sponde del lago di Garda ed entro poche ore portate in frantoio per la spremitura. Una zona particolarmente vocata per l’olivicoltura, anche grazie a condizioni ambientali e climatiche favorevoli, come dimostrano le decine di cultivar di olive che qui trovano massima espressione accanto alla Casaliva, la varietà autoctona più pregiata. Proprio l’olio Trentino sarà al centro di un ricco palinsesto di eventi organizzati nell’ambito di Frantoi Aperti, kermesse estesa a livello nazionale che il 2 e 3 novembre inaugurerà la stagione dell’olio nuovo anche tra Arco e dintorni. (Repubblica) @ Il confetto non conosce crisi. Nato ai tempi dei Romani, continua la sua corsa sulla cresta dell’onda grazie a un continuo rinnovamento e all’introduzione di nuovi ingredienti. Secondo i dati di Unione Italiana Food, solo nel 2023 il valore del comparto ha raggiunto i 1.542 milioni di euro, con una crescita del 13,5% sul 2022. L’approfondimento di Livia Ermini sul Venerdì di Repubblica. @ C’è invece l’oca al centro della rubrica “Pentole e Parole”, dove Tommaso Melilli ripercorre le tappe del suo utilizzo in cucina, da Apicio ai giorni nostri. E scrive “Difficile trovarla nei menu, se non in foie gras. Eppure da noi si mangia fin dai tempi dell’antica Roma. Soprattutto al nord”.
Il tapiro sarà pur d’oro, ma anche la sua cacca non scherza. Il re della foresta ha lo stesso aspetto da 50 milioni di anni, nuota benissimo e depone le feci sempre negli stessi luoghi, che diventano fonte di sostentamento per tante altre specie che, proprio lì, cercano semi, insetti e socialità. (Il Venerdì di Repubblica) @ I cibi “low fat” non allungano la vita. E ci sono le prove. Si legge su Sette, dove il biochimico Valter Longo smonta l’ipotesi errata sostenuta dal movimento low-fat secondo cui la limitazione di tutti i tipi di grasso sarebbe stata responsabile per la riduzione della mortalità dovuta a malattie cardiovascolari. E incrociando una serie di recenti studi che, di fatto, smentiscono questa teoria, Longo scrive: “I grassi di origine vegetale e soprattutto quelli nell’olio di oliva e frutta a guscio, ma anche quelli contenuti nel pesce, sembrano essere consistentemente importanti per una longevità sana, mentre quelli di origine animale sono spesso associati a malattie e morte prematura".
Quello di oggi è espresso da Massimo Fini, che sul Fatto Quotidiano si lega alla notizia delle iniziezioni proposte dal governo inglese a contrasto dell’obesità per parlare di bulimia, intesa non solo come bulimia di cibo, ma di cose. “La bulimia di cibo - scrive - è un prodotto della prosperità. In qualsiasi campo noi vogliamo di più, sempre di più, sempre di più. Eppure il lockdown avrebbe potuto insegnarci che di molti bisogni, e quindi di prodotti, potremmo fare tranquillamente a meno. Ma l’attuale sistema vuole che si produca il più possibile per consumare il più possibile. Anzi, siamo arrivati al paradosso che non consumiamo per consumare, ma consumiamo per poter produrre”.
All’Osteriasantafranca (via Santa Franca, 52 - tel. 3341450261) di Piacenza. Un locale luminoso e moderno, con un tocco retrò, una cucina che valorizza le specialità piacentine accanto a piatti contemporanei, tra cui spiccano gli gnocchi di patate rosse e castagne, sugo alla lepre e castagne; il risotto Carnaroli, funghi porcini, zucca e mousse al parmigiano; il caprino alla piastra, miele, radicchio al balsamico e nocciole; il pesce spada con cavolo viola e olive taggiasche e, tra i dolci, un delizioso zabaione e sbrisolona. Su ilGolosario.it la sosta di Goar7.
L' Etna Rosso “Akraton” 2018 dell'azienda Giovi (tel. 090 9942256) di Valdina (ME) . Ha colore rubino e al naso spicca subito una mora fresca che accompagna un effluvio vino con altri piccoli frutti; poi emergono in sottofondo le note minerali che si combinano con la frutta: In bocca è decisamente elegante, setolo, amaricante. L'autore è Giovanni La Fauci , noto distillatore siciliano, che quest'anno ci onora della sua presenza a Golosaria nell'area Mixo (imperdibili la sua Vodka e il suo Gin assaggiati ieri sera).