Golosaria scalda i motori

È stata presentata ieri, al grattacielo Pirelli di Regione Lombardia, la 19^ edizione di Golosaria Milano, che quest’anno cambia location con una tre giorni in programma dal 2 al 4 novembre al padiglione 5 di Fiera Milano Rho. E oggi sono diversi i giornali che rilanciano l’appuntamento più goloso dell’anno: dal Corriere della Sera a Italia a Tavola; da Il Giorno a Mi-Tomorrow, che dedica a Golosaria la copertina oltre a due pagine di approfondimento. E poi Mela Verde e Leggo, insieme a diversi quotidiani locali che declinano le presenze delle province all’interno della manifestazione: Ticinonotizie, La Voce di Mantova e La Provincia Pavese. Per scoprire l’elenco degli espositori e tutti gli eventi da non perdere www.golosaria.it.

La notizia

Alta cucina, guide gastronomiche e turismo: il legame è sempre più stretto. Lo dimostra il caso della Michelin, riportato  sulle pagine di Luxury in un articolo firmato da Elisa Tonussi secondo la quale molti paesi non solo in Europa avrebbero finanziato edizioni della Rossa dedicate ai loro territori. Tra i casi citati la Corea, la Thailandia e la Repubblica Ceca che hanno visto l’intervento degli enti del turismo convinti della capacità della Rossa di attirare turisti gourmet. @ Il cioccolato di Guido Gobino diventa arte con “GugArt3” con una mostra d’arte collettiva che sarà inaugurata domani nei locali della Fabbrica di Cioccolato. (La Stampa) @ Il salumificio modenese Gran Terre, società a controllo cooperativo, ha stretto un accordo di aggregazione con il salumificio Parmacotto: nascerà così il più grande polo dei salumi italiano che punta a 1,5 miliardi di ricavi. (Libero) @ Richard Geoffroy ex chef de cave di Dom Perignon arriva tra i vigneti del Franciacorta e firma tre vini con Francesca Moretti che usciranno per Bellavista: “Non copiate dallo Champagne - il consiglio che dà alla Franciacorta - i vostri vini sono identitari e mai noiosi”.

L'assaggio

All’hotel ristorante Celestino (c.so Italia, 10 - tel. 0119650343) di Piobesi Torinese (TO). In un antico palazzo del 1400 che ospita anche 12 accoglienti camere, va in scena la cucina rassicurante e tradizionale di Sergio Leggero, bis nipote del fondatore, rappresentata da piatti come l’antipasto misto piemontese, accanto alle ottime acciughe al verde; quindi i tajarin ai 30 tuorli e funghi porcini; i plin pizzicati a mano ripieni di tinca Gobba del Pianalto ed erbette o la frittura di filetti di acciughe ripiene di seirass del fen e patate. Su ilGolosario.it la sosta di Silvana Delfuoco. 

Il vino

Il vino di oggi è il Lugana Riserva “Sermana” prodotto a Peschiera sul Garda (VR) da Corte Sermana (tel. 045 7550903). La quasi totalità delle uve affina in acciaio per tre anni, mentre il 10% delle stesse in rovere francese. Infine, almeno 8 mesi di riposo finale in bottiglia. E qui il bicchiere accoglie un vino dal colore oro pieno, che mostra la vivezza della sua stoffa, fra frutta esotica e idrocarburi. In bocca il sorso è da crostacei, equilibrato, pieno, ottimo e sapido su un finale molto persistente. Questo e altri campioni della cantina (da conoscere a Golosaria nello spazio wine) sono al centro dell’articolo di Paolo Massobrio pubblicato stamane su IlGusto.it.