Le anagrafiche
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Una trattoria da sogno quella che troverete a Pietrasanta. È l’Osteria dalla Brocca (via Pescarella 27, Vallecchia Pietrasanta - LI) dove il menù è un inno al territorio. Si parte con muscoli ripieni e mousse di cernia per passare alla trabaccolara, piatto tradizionale di pasta con pesce e pomodoro. Tra i secondi il coniglio alla Brocca; si chiude con una ormai rara zuppa inglese. Ne parlano Paolo Massobrio e Marco Gatti su IlGolosario.it
È il ristorante Il Ponte (via San Nicodemo, Mammola - RC) una cucina che propone il buon sapore delle specialità calabresi a base di stocco. Si parte, appunto, con un antipasto misto di stocco e un carpaccio e tra i primi i bucatini con sugo e stocco. E quindi tra i secondi lo stocco alla mammolese e nella versione arrosto con i funghi porcini.
È nella bottega Spegis di Torino, dove Alessandro Spegis e sua moglie Francesca producono golosità a base di cioccolato a partire dal gianduiotto tagliato al coltello e “scartato” ma anche cioccolatini, tavolette e praline di forme e dimensioni differenti. Ne parla Silvana Delfuoco su IlGolosario.
È l’Enoteca Legnani a Cogliate (via dei Caduti, 7), che a una cantina con oltre 1200 etichette ha affiancato anche una cucina di eccellenza. Si può fare un aperitivo oppure prenotare una cena riservata al piano inferiore del locale, dove provare il plin piemontese burro alle erbe Parmigiano & fondo bruno oppure la cotoletta alla milanese con mayo al Worchester e patate fondant e finire con una nota del dolce scegliendo lo strudel alle mele e salsa di Malaga.
È l’osteria Lagrandissima (via Ponte Nuovo, 25 Milano) nata da una amicizia di lunga data e con il comune denominatore della passione per il gusto. Dopo aver visitato la cantina con centinaia di bottiglie, e qualche chicca, al tavolo verrete accolti da una cucina tradizionale e stagionale. Agli antipasti insalata russa alla piemontese, di primo i plin al tovagliolo (servizio tipico piemontese) e di secondo la trippa in bianco, fagioli e parmigiano. Un dolce saluto con la panna cotta.
È Osteria Social di Ciriè (via Vittorio Emanuele 58 - Torino) dove ci si approccia a una cucina contemporanea con un menù che segue la stagionalità. Tra gli antipasti risalta il caprino in crosta per poi passare al primo con i plin ripieni di Castlemagno e ragout di porcini. Ai secondi ecco il maiale cotto a bassa temperatura con purè di patate affumicate. Chiuderete in bellezza con il tiramisù dello chef.
È la Brasa Osteria di Caravaggio (via Roma 44 - BG) che mette in tavola sia specialità tradizionali della bergamasca sia la carne, accompagnate da una selezione di vini invitante. Si parte con la classica tartare o con il carpaccio di manzo affumicato al rosmarino con maionese ai capperi e chips di topinambur. Tra i primi spicca il risotto ai funghi con fonduta di alpeggio prima di arrivare al punto forte del locale per cui si può scegliere il taglio di carne preferito dalle vetrine di conservazione. Si chiude con una torta di mele con crema pasticcera alla cannella.
È la Trattoria Frena a Cirò Marina (KR), aperta dalla colazione fino al servizio della cena. Tra gli antipasti è notevole la focaccia provola mortadella e sardella e stupisce il primo di maccheroni al ferretto con ragù napoletano con ricotta affumicata. Ai secondi la spalla di maiale ‘ncantarata per chiudere con l’originale pitta ’chiusa cotta nel forno a legna.
È il panettone “Il Dolce di Violetta”, nato da una idea innovativa di Francesco Saliceti, già patron della Degusteria Magnatum a Longobardi (CS) Il connubio di gusti è armonioso: la melanzana candita, rigorosamente Violetta di Longobardi De.Co si unisce nel morbido impasto a gocce di cioccolato fondente e cedro candito.
È Abba, a Milano (via Varesina, 177) un ristorante che centra il concetto di fine dining. Guidato dallo chef Fabio Abbattista, il locale si apre su un luminoso open space con cucina a vista. Poche ma ricercate etichette nella carta dei vini e subito si parte con pastinaca laccata fava di tonta e crema cotta di zucca e vongole per proseguire con risotto al cardo gobbo pera e polenta affumicata. Di secondo la proposta, vegana, è quella di una scaloppina di patate e zucca ma anche il lavarello lenticchie nere e curcuma. Si chiude con uno strepitoso soufflé al cioccolato e gelato all’arancia bruciata.
È Massimiliano Prete Lab di Saluzzo (CN), dove si producono lievitati artigianali sia quotidiani che stagionali, con l’uso delle farine Petra. Massimiliano Prete, ideatore del laboratorio, già noto per la sua pizzeria gastronomica Gusto Divino e la pasticceria Piazzaffari, ha investito nell’arte dei lievitati creando anche un luogo di ricerca e formazione.
Tutti a Cocconato d’Asti per scoprire il regno di Alberto Marchetti, il gelatiere che ha creato un piccolo polo turistico con tanto di bottega, bistrot e presepe. E si affittano anche le bici a pedalata assistita per scoprire il Monferrato. Ne parla Davide Banfo su IlGolosario.it