Le anagrafiche
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Il vino è l’ Amarone della Valpolicella 2019 di Lavagnoli di Pigozzo (Vr), perfetto esempio dell’eleganza che questo vino riesce a raggiungere. Al naso emerge immediata la grafite che accompagna i profumi più classici di cioccolato e ciliegia sotto spirito. Si tratta però di un corredo olfattivo ampio che dopo qualche minuto lascia emergere le note balsamiche e, netta, la liquirizia. In bocca il sorso è pieno, caldo, elegante, con un tannino setoso, ma sul finale c’è la sorpresa di una speziatura che vira quasi sul piccante.
È il Franciacorta Brut Millesimato Saten 2018 di Corte Aura di Adro (BS). Di colore oro con riflessi verdognoli, ha naso fragrante di erba limonina e leggera crosta di pane, mentre in bocca l’innata finezza crea un piacevole contrasto con l’ acidità esplosiva.
È il Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry “Molera” 2023 firmato da Bisol 1542, un calice che rende onore alle potenzialità del Prosecco. Di colore paglierino, ha naso di mela verde, delicato e minerale con cenni balsamici. In bocca è rotondo, elegante, diretto con un finale sapido che invoglia all’assaggio.
È l’Hermes Diactoros II di Omina Romana di Velletri (RM). Ha colore oro, al naso è evidente la nota di polpa di frutta esotica, con freschezza minerale. In bocca è pieno, verticale, leggermente fume’, pulito e sapido sul finale. Acidità sempre in crescendo.
È l’Alta Langa Metodo Classico Brut 2019 di Pelissero di Treiso (CN) un’azienda che conosciamo e apprezziamo da tempo, con un legame storico con il Barbaresco (eccellente il suo 2021). Il naso è elegante con profumi immediatamente agrumati, di cedro, che lasciano poi spazio al gesso e alle erbe officinali. In bocca è tutto giocato sulla freschezza che prolunga un sorso di piacevole finezza.
È il Rosso Colli Aprutini “Iskra” 2003 firmato dalla cantina Marina Cvetic e opera di un grande maestro del vino italiano Gianni Masciarelli, scomparso cinque anni dopo quella fortunata vendemmia. Si tratta di un vino da uve montepulciano in purezza che ha nel naso tutta la forza e la potenza di questo vitigno. C’è una speziatura profonda di alloro, chiodi di garofano, ginepro ad accompagnare l’anima animale, di pelliccia, che solo certi Montepulciano di razza riescono ad avere. In bocca è tutto quello che si può desiderare: pieno, caldo, tannino, perfettamente equilibrato. Un vino che a 21 anni dalla vendemmia si dimostra all’apice della sua vita.
Siamo nel Monferrato, per concederci un calice di vino a cui siamo affezionati, da quando alla vigilia del Natale 1983 conoscemmo don Giacomo Cauda, il parroco del Ruché. In questo caso abbiamo assaggiato, nell’ottimo ristorante La Braja di Montemagno della famiglia Palermino, Il Ruchè di Castagnole Monferrato “Bricco della Rosa" di Cascina Terra Felice, cantina di Felix e Monica Bingelli. Il vino ha colore rubino trasparente; al naso le classiche note franche di rosa, con una matrice ferrosa e minerale. In bocca ha una bella spalla acida, che prolunga un sorso di piacevole equilibrio.
È il Valpolicella Ripasso “San Rocco” 2020 di Tedeschi azienda storica di Pedemonte di Valpolicella (Vr). Un grande campione di questa tipologia di vino: di colore rubino dalla trama fitta, ha naso di cioccolato e menta, in bocca è pieno, tannico, con un’acidità composta. Sontuoso.
Il Pigato "Ma René" Riviera Ligure di Ponente 2023 di BioVio è straordinario. Ha colore giallo dorato, e al naso spiccano sentori di pesca, pompelmo e una mineralità dolce che avvolge il palato. Un bianco immediato, il migliore di sempre di questa cantina della nostra predilezione che presto racconteremo con la sua Ortosteria René.
È lo Spumante MC Brut "Alma Maria" dell’azienda agricola San Bernardo di Poncarale (Bs). Di colore paglierino brillante, il naso è complesso, evoluto, con note ematiche e di erba bagnata. In bocca le bollicine sono fini, il sorso è sapido con una pregnante acidità e un retrogusto piacevole di mela.
Il vino è il Lazio Aleatico brut “Anita" dell’azienda Falesco di Montecchio (Tr) nelle vigne di Montefiascone (Vt). Si tratta di un vino dal bellissimo colore rosa acceso, brillante. Al naso c’è la rosa in tutta la sua delicatezza. In bocca la bolla è decisamente fine, il sorso cremoso acceso da una bella acidità.
È il Lazio Passito “Passirò” 2022 di Cotarella (Montecchio - TR). Il colore è oro, al naso note di frutta esotica matura, mango, scorza di agrumi e una nota di miele. In bocca è morbido ed avvolgente con quella nota di miele millefiori che esplode sul finale.