Le anagrafiche
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Annus Horribilis per il mais italiano. Nel 2017 la maiscoltura ha registrato un -6,7% di resa rispetto agli ultimi 5 anni e un -15% rispetto al 2016. Una criticità di cui l’intera filiera discuterà oggi, alla Camera di Commercio di Bergamo, in occasione della “Giornata del Mais 2018”. @ 4 milioni di consumatori raggiunti in maniera diretta, 2290 settimane di promozione nei reparti ortofrutta e una massiccia presenza sulle emittenti radiofoniche, televisive e nelle sale cinematografiche. Sono i dati della campagna di sensibilizzazione al consumo di frutta e verdura “Nutritevi dei colori della Vita” promossa da Unaproa, presentati ieri pomeriggio all’Istituto Superiore Giulio Natta di Bergamo. Per il presidente Unaproa, Antonio Schiavelli: “Sono risultati importanti che testimoniano la valenza del lavoro svolto e che ci auguriamo di ripetere in futuro con nuovi progetti di educazione alimentare dei consumatori e di valorizzazione dell’ortofrutta”. @ “I maiali forniranno le cellule del pancreas agli esseri umani”. Cesare Galli, il massimo esperto italiano in clonazione, spiega come in futuro gli organismi fotocopia potrebbero essere utilizzati anche in ambito medico. “Vogliamo utilizzare dagli animali anche organi salvavita come il rene e il cuore, ma ci sono ancora problemi da superare. Tra un anno i primi test”. (La Stampa)
Cambiano i tempi, si modifica il galateo. Tra incontri di lavoro, brunch, cene e aperitivi, le occasioni sociali si moltiplicano e tornano in auge le buone maniere, ma rivisitate. Per Silvia Columbano, autrice di “Galateo & Bon ton moderno ma non troppo”: “Spesso si tralascia la forma in favore della sincerità a tutti i costi, ma le buone maniere sono fondamentali”. E allora come districarsi tra mise en place e buone pratiche di comportamento? A tavola meglio semplificare utilizzando posate e bicchieri in quantità ridotte, ma adatti alle singole occasioni. Cucinare rispettando i gusti (e scelte etiche) di tutti e preferendo cibi “semplici” da gestire, sia dolci sia salati. Infine, il temutissimo cellulare; concesso solo uno scatto all’impiattamento o un selfie, ma solo in occasioni informali. (Corriere della Sera) @ Altro giro di valzer nel mondo della ristorazione; protagonista lo chef Niko Romito, che domani aprirà al quartiere Pinciano Parioli di Roma il suo terzo ristorante, lo Spazio Niko Romito. All’interno non solo il ristorante, gestito dalla chef Gaia Storti (già allo Spazio Milano), ma anche uno Spazio Pane Caffè, con tavola calda e rosticceria in cui il pane la farà da padrone. E non finisce qui, perché ad attendere Romito c'è anche un'altra sfida a Milano, dove a giugno vedrà la luce il “Ristorante Romito” all'Hotel Bulgari (Corriere della Sera) @ Piccole ma bellissime. E super visitate. L’Italia non è solo quella delle città d’arte frequentate da milioni di turisti, ma anche - e oggi più che mai - quella dei centri minori, modelli di successo “acchiappa-visitatori” che trovano la loro forza nella vicinanza alle grandi bellezze, ma anche nell’organizzazione. A fotografarne il successo è l’Istat, che ha individuato alcune località italiane che, nonostante le piccole dimensioni, attirano 2 milioni di turisti ogni anno; da Comacchio a Bellaria, da Peschiera del Garda a Bardolino. (Corriere della Sera)
“Attenzione a potare gli alberi; scelte drastiche possono minare le radici”. Paolo Pejrone su La Stampa spiega come trovare il giusto equilibrio fra integralisti ecologici e fautori di tagli brutali. @ Quante anime ha il Sangiovese? Luciano Ferraro sul Corriere della Sera racconta “Sangiovese Purosangue”, il viaggio in 15 bottiglie (dall’annata 1983 al 2007) organizzato a Roma da Davide Bonucci (Enoclub di Siena) per svelare le caratterische di un vino che prende forma negli opposti; dal Chianti nei fiaschi ai cru di Brunello di Montalcino. @ E in tema di iniziative “a gradazione alcolica”, sul Venerdì di Repubblica è da leggere anche il servizio di Silvia Bencivelli sulla storia dell’ubriachezza, dai riti dionisiaci a oggi. Un tema caro al linguista inglese Mark Forsyth, che nel libro “The short story of drunkenness” (lett: La Breve storia dell’ubriachezza) parla dell’ebrezza e di come viene vista. E tra i paradossi si scopre che mentre gli italiani non hanno una parola che identifichi i postumi della sbornia (nessuno li ammetterebbe), i danni sociali e sanitari causati dall’alcool in Italia arrivano a toccare i 25 miliardi di euro. (Il Venerdì d Repubblica) @ Trasferta brianzola per Roberto Perrone, che sul Giornale racconta il suo itinerario nel regno di Teodolinda tra tesori, affreschi e…sorprese per i buongustai. @ Sosta golosa anche per Gianni e Paola Mura, che sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti dell’Osteria del Vinacciolo di Alessandria (presenza storica del GattiMassobrio) e da bere consigliano il Brut Terzavia 2014 prodotto a Marsala (Trapani) da Marco De Bartoli.
Tutti pazzi per la Nutella, è il caso di dirlo. Ne sanno qualcosa i Francesi della regione della Loira, che ieri si sono accapigliati davanti ad alcuni punti vendita della catena Intermarché per fare scorta dei vasetti da 950 grammi della crema spalmabile. Il motivo? Uno sconto speciale del 70% che permetteva di portarsi a casa il prodotto a 1 euro e 41 centesimi. Inutile dire che, in alcuni casi, le scorte sono terminate in meno di un quarto d’ora… (Libero)
Al ristorante Sasseo (loc. Sasseo, 3 - tel. 0385278563) di Santa Maria della Versa (PV). All’interno di un casolare del Settecento posizionato su una collina affacciata sui vigneti, Michael Carmagnola e Mariarosa Lucchini da tre mesi dirigono questo ristorante ricco di fascino e con una cucina che guarda alla terra ma anche al mare. Tra i piatti di punta la zuppetta di ceci biologici con gamberi marinati all’arancia, il vitello tonnato rivisitato, il Carnaroli mantecato alla zucca con praline di caprino, gli gnocchi di patate fatti in casa con burro e lime o il maialino da latte morbido e croccante con mele e tosti di patate. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.
L’Exenthia prodotto dall’azienda agricola Biava (tel. 035 655581) a Scanzorosciate (BG). Conosciuto come “il vino del vescovo”, ha colore ambrato, naso di emozionante complessità con note di cedro candito, albicocca, mandorle, uva sultanina e datteri, e spezie, mentre al palato è dolce ma non stucchevole, equilibrato e di persistenza infinita.