Gin 43. Bitter 34. Vermut 25.
Non giochiamo al lotto, ma sono il numero di botaniche utilizzate per ciascun prodotto, raccolte personalmente da Federico Cremasco tra le colline del Friuli.
Federico – ovvero Fred, mentre Jerbis in friulano vuol dire "erbe" – si definisce un alchimista che dialoga con la natura, un ricercatore che sperimenta nuovi abbinamenti, un erborista che coltiva le piante che, nella zona collinare delle Prealpi Friulane, hanno trovato un luogo di elezione per crescere rigogliose, senza contaminazioni. Ma Federico è anche un valente barman e un docente di mixology.
Ispirandosi ad antiche ricette risalenti al 1946 ma riadattate ai giorni nostri, Fred produce artigianalmente distillati e liquori naturali, il tutto con una filiera cortissima. Il primo prodotto a essere messo in commercio è Gin43, così chiamato perché fa 43 gradi alcolici ed è composto da 43 botaniche tra cui ginepro, angelica, limone, arancia, mandarino, timo, lavanda, menta, anice, finocchio, pino mugo, melissa, iris, imperatoria e santoreggia. Un gin complesso e persistente (merito anche dei cinque metodi estrattivi), di colore giallo paglierino (dettato dall'infusione a freddo dei fiori di arancio e dello zafferano), erbaceo e speziato, ma anche agrumato.
Il Vermut25 nasce da 25 botaniche e vino Verduzzo del Collio, un vino autoctono invecchiato quasi un anno al quale sono aggiunti tre diversi tipi di assenzio. Di colore bruno intenso, il gusto è una sinfonia di sapori: erbaceo, agrumato e amaricante.
Il Bitter34, da 34 botaniche, è molto equilibrato e quindi facile da bere, molto profumato. L'Amaro16 è realizzato con una sola infusione alcolica di 16 botaniche raccolte nelle terre friulane.
Fred realizza altre due tipologie di Gin: il Gin7 che invecchia in botti di acacia, dove acquisisce un sapore rotondo che ammorbidisce l'aroma del ginepro; e il Gin7 Camomilla, in edizione limitata, con infusione a freddo di fiori di camomilla, che fa di questo un distillato unico nel suo genere.
Il Fernet25, che vuole essere un omaggio alla tradizione italiana, invecchia in botti di castagno e ha una spiccata personalità: il rabarbaro dona la nota amara, la menta quella fresca.
Tutti distillati che Paolo Massobrio ha assaggiato nella sua Polcenigo (Pn), settimana scorsa, rimanendo colpito dalla purezza degli aromi e dall’equilibro. L’assaggio è avvenuto nel bar di fronte al laboratorio (via S. Giovanni, 18 - tel. 3280078768), all’ingresso di questo paese dove sta nascendo una bella grande storia della distillazione italiana, che ha recuperato antiche ricette del primo Dopoguerra.
Una curiosità: Federico considera il 7 il suo numero fortunato, per questo se si sommano le cifre delle botaniche di ciascun prodotto si ottiene sempre 7!