Prodotti di carattere e bellissime etichette sono alla base di questo progetto voluto da Ezio Primatesta e Luca Garofalo

L'incontro di due amici, una passione per i prodotti artigianali vintage, la scommessa di trovare la propria formula per un vermouth, un Bitter e un Amaro. È la storia che si cela dietro al marchio GLEP Beverages, e alle sue bellissime etichette, sospese tra sogno e realtà, nel segno del mondo istintivo degli animali.

Ezio Primatesta, leva 1981, è un imprenditore nel settore alberghiero. Luca Garofalo, classe 1979, un bravissimo grafico. Assieme decidono di buttarsi in questa avventura. Fanno prove, contattano Bordiga – fuoriclasse per liquori e distillati – e ad inizio anno escono con i loro prodotti frutto di “alchimia, natura, un alambicco del ‘700 in rame, tenacia e bestie rarissime” come amano dire.

Il Bitter Rosso Spinto, ottenuto da un infuso di radici ed erbe di montagna, sorprende per il suo taglio amaricante possente e persistente, che accompagna una ricchezza gustativa inusuale. Il Vermouth Vandalo, realizzato con vino Cortese 100%, è piuttosto classico, non eccessivo nei suoi sentori vanigliati, e con un insieme di note che virano verso l'esotico.

L'Amaro Grinta, invece, è ottenuto dall'assemblaggio delle diverse botaniche (radici, piante, erbe e fiori di montagna) infuse separatamente. Il colore verde ricorda i classici centerbe, e anche all'assaggio quest'impressione non svanisce: è balsamico, ricco quasi come una chartreuse, anche se il tenore alcolico è ovviamente ridotto. C'è una nota che tesse una trama comune tra i tre prodotti, ed è quella piacevolmente amara del rabarbaro.

Abbiamo voluto realizzare dei prodotti che fossero ideali per la miscelazione, ma anche ottimi da degustare in purezza”. È così, soprattutto per il vermouth e l'amaro (il bitter è per chi ama davvero i gusti amari). Provati in miscelazione, lasciano il segno. Dal semplice Americano “Vandalo”, al Negroni “Spinto”, dove il gin può essere tagliato anche con una parte di amaro Grinta, per allargare la balsamicità del drink. Fino al Messico e Grinta, dove l'amaro Grinta incontra il tequila e la tonica. 

Ma a colpire è anche la grafica, d'impatto, d'avanguardia, che richiama forme e movenze di tre animali, tra realtà e immaginazione. “Rapiti dal mondo animale, abbiamo lasciato che fosse questo a guidare l’immagine delle nostre etichette. Per il vermouth abbiamo scelto la pantera lacustre, fluida e sinuosa, disposta a rivelarsi in cambio di vibrazioni sincere. Per l'amaro, il lupo della Tasmania, ormai estinto, simbolo di tenacia e forza. Per il bitter, infine, la lepre volante: che alla velocità rapida e tagliente della semplice lepre aggiunge la capacità di saper volare, e così non si ferma mai, ti spettina, tagliente come il gusto del nostro bitter”.

Sono 5000 le bottiglie prodotte al primo giro (prezzo medio in enoteca, 20-22 euro per tutte e tre le referenze). Scommettiamo: non resteranno le uniche.

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