Dieci chef del GattiMassobrio con ricette sorprendenti

Sono simbolo di vita e rinascita, legate indissolubilmente alla festività cristiana della Pasqua. Sono le uova. Un ingrediente imprescindibile in cucina ma che, come quei bravi attori di spalla che si notano poco eppure sono essenziali per la riuscita di un film, spesso è relegato nelle retrovie. Le troviamo infatti nei ripieni, nelle frittate, nella pasta all'uovo, ovvero in ogni occasione serva qualcosa che faccia da legame.

L'uovo poi rappresenta l'icona del piatto veloce, a prova di dummies. L'uovo sodo, l'uovo al tegamino, l'uovo alla coque. Basta un uovo per salvare una cena frugale. Ma l'uovo sa anche recitare ruoli da primattore. Se la carbonara è un banco di prova importante - quel guanciale però prova sempre a rubargli la scena - scopriamo in questa galleria alcune interpretazioni assaggiate nei ristoranti del GattiMassobrio. Alcune sono geniali, altre storiche, tutte buonissime. 

Uovo di Re Vittorio - Le Petit Bellevue (Cogne - AO)

Regale fin dal nome, e un cult di questo ristorante di montagna dallo charme sconfinato. Il re in questione è Vittorio Emanuele II, che avrebbe apprezzato questo piatto succulento. In una cocotte si cela una fonduta di toma impreziosita da un uovo alla coque ricoperto da una grattata di tartufo. Tre gusti che ben si intonano, per una delle più classiche combinazioni.

 

Uovo in piedi - Pinocchio (Borgomanero - NO)

Piero Bertinotti è uno dei più grandi cuochi d'Italia, inossidabile corona della nostra guida. E se questo chef è tanto orgoglioso di questo piatto – un uovo in piedi con mandorle in bagna caoda delicata – avrà i suoi perché. In effetti, basta assaggiarlo. L'uovo si sposa alla bagna caoda, le papille festeggiano.




Cyber Egg - Combal.Zero (Rivoli – TO)

L'uovo assume una nuova forma, si proietta nel futuro. Eppure ha più di venti anni questo piatto simbolo di Davide Scabin. Caviale, scalogno, tuorlo d'uovo, vodka e pepe. Nato per dare all'uovo un nuovo guscio, si mangia con il bisturi, per un'esplosione di sapori. Ancora attuale.



L'uovo ripieno di ricci di mare - Nove (Alassio, SV)

È uno dei ristoranti più affascinanti della Liguria, per spazio e cucina. Giorgio Servetto, lo chef, ci ha fatto scoprire questo uovo nero ripieno di ricci di mare in occasione del Festival dei Cuochi che si è tenuto lo scorso anno a Sanremo. Buonissimo, così come l'uovo e aglio (uovo, patate, peperoncino dell’orto, scorzone estivo e aglio di Vessalico) assaggiato nel suo ristorante.

 

L'uovo alla Cracco - Ristorante Carlo Cracco (Milano)

Carlo Cracco ha fatto dell'uovo uno dei soggetti delle sue sperimentazioni. Il tuorlo d'uovo marinato con fonduta di Parmigiano, così come il tuorlo fritto croccante sono celebri piatti di questo chef. Eccellente anche l'ultima interpretazione assaggiata, ossia il tuorlo d’uovo fritto asparagi viola e bianchi morchelle e tartufo nero.

 

Uovo Degusto - Degusto (San Bonifacio - VR)

Un trionfo di piacere. L'uovo che si fa croccante e nasconde un cuore barzotto. L'incontro con la verdura (nel nostro caso spinaci, ma dipende dalla stagionalità), il tarfufo e il Parmigiano di vacca rossa. L'interpretazione di Matteo Grandi è clamorosa, e quest'uovo è un simbolo della sua cucina.



L'uovo in raviolo - San Domenico (Imola - BO)

Classicissimo piatto di un ristorante che da 50 anni fa grande la cucina italiana. È l'uovo in raviolo con parmigiano dolce, tartufo di stagione e burro di malga alla nocciola. Il San Domenico di Imola ha costruito la sua leggenda sulle ricette di Nino Bergese, la cucina dei Mercattilii, e su piatti come questo, che non ci si stuferebbe mai di mangiare.



Uovo alla carbonara - La Parolina (Acquapendente - VT)

Gli ingredienti protagonisti della carbonara – eccetto la pasta – ci sono tutti. Uovo, pecorino, guanciale, pepe. È l'uovo alla carbonara nato dalla creatività di Iside De Cesare. Impossibile dire di essere stati alla Parolina senza averlo assaggiato.

 

Uovo in salsa di pomodoro - Locanda Don Serafino (Ragusa)

Chi non ha mai preparato un uovo con un po' di salsa di pomodoro, per concedersi alla fine il lusso di fare scarpetta? È l'idea che sta alla base di questo piatto ideato da Vincenzo Candiano. Il suo uovo in salsa di pomodoro, spuma di Ragusano e basilico è un ricordo d’infanzia da gustare.



Uovo di seppia - La Madia (Licata)

Chiudiamo con un uovo che non è un uovo, ma un gioco di Pino Cuttaia, uno cuochi più geniali che abbiamo in Italia. Perché se la forma e l'aspetto è quello tradizionale, il contenuto invece è una seppia, ridotta a una sorta di pomata e modellata dentro un guscio d'uovo. Piatto fantastico.

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