Il compleanno è stato festeggiato ieri a Limone Piemonte (Cn) con la presentazione del nuovo packaging dell'Amaro Sant’Hubertus
Compleanno per Bordiga: 135° anno del brand. E per festeggiarlo ieri siamo stati a Limone Piemonte (Cn), nell’elegante contesto del Fiocco Di Neve Relais & Spa - 5 Star Luxury Hotel, dove è stato svelato il nuovo packaging dell'Amaro Sant’Hubertus della Distilleria Bordiga, un Amaro Riserva che nasce da un’antica ricetta rivisitata dagli attuali proprietari Claudio Arneodo e Riccardo Molinero che in origine fu data in regalo alla fine dell’800 da un amico cacciatore alpino al Cavalier Pietro Bordiga - appassionato erborista, profondo conoscitore soprattutto delle botaniche alpine e delle spezie orientali.
Claudio ArneodoLa nuova elegante bottiglia è nel formato da 70 cl, e può essere acquistata anche in un’elegante scatola di rappresentanza che richiama il libro delle antiche ricette del Cavalier Bordiga che ancora oggi custodiscono, chiuso in cassaforte, nella distilleria. Il vetro è certificato riciclato al 100% (quello che si raccoglie nelle tradizionali campane di vetro), nel segno di un new deal aziendale all’insegna della sostenibilità. E la nuova etichetta riporta l’effigie di un camoscio, animale alpino e selvatico per eccellenza, che vive sopra i 2.500 metri d'altitudine cibandosi proprio di quelle essenze che ritroviamo nel St. Hubertus.
Un lavoro attento e innovativo, frutto dell’ingegno di Manuela Mattalia e del suo team. L'Amaro Sant’Hubertus - “dichiarazione d’amore per la montagna, ed in particolare per l’Alta Valle Maira dove nasce” - è realizzato ancora oggi dai mastri distillatori Bordiga con erbe officinali alpine raccolte a mano dai montanari in un contesto pressoché unico di rara biodiversità, così come l'acqua alpina; il lichene - che troviamo soltanto nella Scandinavia glaciale e sulle Alpi Marittime a ricordare che qui milioni di anni fa c'era il fondale marino dell'Oceano del Tetide, che separava la placca europea da quella africana - è uno degli ingredienti caratterizzanti. Tra le altre botaniche che si possono rivelare, risaltano componenti balsamiche come il mentastro (menta selvatica di montagna), i licheni e il genepy.
“Le componenti amare, invece, sono dettate da due tipi di genziane spontanee montane. La prima è la lutea, che viene raccolta in autunno e di cui si utilizza la radice. La seconda è la gentiana acaulis, ovvero la classica genzianella dai fiorellini blu, che si raccoglie in primavera e di cui si utilizzano proprio i fiori”.
Un insieme armonico, intenso ma anche fine ed elegante, che di fatto cela la potenza alcolica dei suoi 38 gradi, dall'equilibrio perfetto tra la parte balsamica e le componenti amare, che si rimbalzano in un finale di lunghissima persistenza.
Perfetto come fine pasto, audace come aperitivo – magari ammorbidito da un cubo di ghiaccio cristallino – ma che può regalare sorprese inaspettate anche in miscelazione. Ne sono prova tangibile e godibilissima, il St. Hubertus & Tonic - 4,5 cl Amaro St. Hubertus, 10-12 cl acqua tonica, bicchiere: tumbler alto; il Fernardito St. Hubertus - 4,5 cl Amaro St. Hubertus, 10-12 cl Coca Cola, bicchiere: tumbler alto o mug; il Bloody Mary Reload - ricetta di Lucia Lanza, 3 cl Amaro St Hubertus, 1,5 cl vodka Occitan, 1,5 cl succo di limone, 0,75 cl soia, 4,5 cl succo di pomodoro, 2 dash Worcester sauce, bicchiere: tumbler alto; e Alexander va in montagna - ricetta di Lucia Lanza, 3 cl Amaro Sant Hubertus, 3 cl liquore al cacao bianco, 3 cl panna liquida, 1 spoon Ramasin Bordiga, bicchiere: coppetta Martini.
Ma le sorprese non finiscono qui perché questo Amaro straordinario - e non per dire - sarà presente in maniera importante a Golosaria Milano, tra il 4-6 novembre prossimi.