Salto in avanti all’Extro, meta radiosa sulla Torino-Savona
Non saprei dire se è la stagione che rende tutto più bello, secondo il detto di Giacomo Bologna, che ripeteva in dialetto: “È cosi bella l’Estate ma a me piace l’Inverno”, ma la sosta dell’ultima domenica di gennaio in questo locale di Lesegno ce la ricorderemo a lungo.
Intanto il luogo, Lesegno, nell’areale Monregalese: si esce a Niella Tanaro sulla Torino-Savona e il paese è a pochi chilometri. Oggi appare più accogliente di quando ci venni la prima volta, 30 anni fa: case ristrutturate e un centro storico carino con la chiesa che domina.
Ma, prima di entrare con l’auto nella via principale, stretta e lastricata di bella pietra, girate a destra verso una piccola discesa che vi posiziona esattamente dietro la chiesa. E qui, sempre a destra noterete un arioso parco-giardino, che in fondo ha una costruzione che si estende in orizzontale.
Ecco, qui abitano Marzia e Massimiliano Lembo, ma sempre qui hanno creato il loro ristorante con tre camere, che d’estate si trasferisce di fuori, nel dehors antistante l’ingresso o addirittura nel parco. E se lo immagini, tutto appare molto bello.
Marzia e Max sono piemontesi, ma si sono formati per oltre 10 anni a Shangai, dove hanno fatto fortuna, finché Max, come i maschi medievali di un tempo, ha deciso che al 40° anno di età avrebbe dovuto fare la scelta della sua vita, ossia realizzare il sogno. E, se qualche millennio fa i quarantenni tornavano per costruire le cattedrali, lui ha mandato Marzia con le due piccole figlie in avanscoperta. Ci hanno messo due anni e mezzo a ristrutturare questo cascinale, che a entrambi è sembrato ideale, che oggi rappresenta un piccolo gioiello e la loro sfida d’amore.
Eh sì, perché l’accoglienza di Marzia è speciale e la cucina di Max si presenta a tratti eccezionale. Non hanno carta dei vini, ma nel locale dove abbiamo cenato, quello più piccolo con quattro tavoli e luci confidenziali, sono esposte tutte le bottiglie con il prezzo al collo, per una scelta ben calibrata. E qui torna Giacomo Bologna, perché Il Bricco dell’Uccellone e la Monella imperano, accanto ai vini di Oddero e di altri bravi produttori.
La cucina ha un menu esemplare, che rappresenta un viaggio, anzi il viaggio, fra Piemonte e Liguria, con ovvie contaminazioni orientali. L’amuse bouche è infatti indicativo: una cialda di riso con un assaggio di salmone marinato e una focaccetta con ricotta e jambon iberico. Pane, focaccia e grissini sono fatti in casa.
Si parte con gli antipasti con la miglior interpretazione mai assaggiata di capesante: in crosta di pancetta e gratinate con crema di sedano rapa. Fantastiche!
Questo accanto a battuta di fassona, fondo bruno, nocciole e tuorlo fritto; vitello tonnato con salsa tonnata all’antica, salsa teriyaki e giardiniera di verdure. Ghiotta la brandade di baccalà gratinata con crostini.
Ai primi ecco la calamarata con ragù di polpo, olive taggiasche e mandorle tostate
ma anche i plin al ragù di coniglio o gli gnocchi ripieni di tartufo nero con salsa al burro, salvia e speck. Un applauso alla presenza in carta della bagna caoda nel fujot con le verdure crude e i cubetti di vitello (rarissimo trovare in carta il piatto più amato dai piemontesi).
Ai secondi, lo stinco di agnello brasato al timo con patate al rosmarino era di una tenerezza pazzesca e di una succulenza esemplare.
Altri carni: mignon di vitello al burro, carré di maialino morbido, guancia di vitello brasata. Nel capitolo pesce ecco il polpo in doppia cottura su crema di sedano rapa o il tataki di tonno fresco in crosta di sesamo su ristretto di crostacei, anche se la scelta è andata sulla miglior gran frittura degli ultimi 12 mesi, composta da calamaretti, suprema di merluzzo, gambero e verdurine croccanti, di una leggerezza da manuale.
Si chiude coi dolci, buonissimi anche questi: il tortino di frolla con mele e zenzero e gelato
il tortino di castagne con zabaione espresso e il tiramisù alla nocciola.
Siamo stati in un posto dove vorremmo tornare subito, dove abbiamo trovato una cucina dalla mano leggera. Insomma un punto di riferimento per la nostra Guida che sale al rango del faccino radioso seduta stante, con la prospettiva di crescere ancora di più. Bravo Max. Grande Marzia!
Extro Ristopark
Via Viaris, 3/C
Lesegno (Cn)
Tel. 3703086119