Una delle aziende agrituristiche radiose della nostra guida prosegue a dispensare gioia

Quello che colpisce appena arrivi in località Capuccina di Cureggio è la bellezza di questa azienda agrituristica che sembra aver accumulato nel tempo quel senso di famigliarità desiderabile.
capuccina-piscina.jpgPrima di arrivarci siamo andati a Boca, nel Santuario dove c’è il crocifisso miracoloso e lì abbiamo pregato per Gianluca Zanetta, che ci ha lasciato un anno fa.
santuario.jpgÈ lui che con la moglie Raffaella Fortina aveva fondato questo complesso di accoglienza; lui nipote di Piero Bertinotti del Pinocchio di Borgomanero, che gli ha trasmesso la passione per la cucina, anche se Gianluca tifava anche per la coltivazione delle mitica cipolla di Cureggio, la cui frittura, ancora oggi, è l’entrée di benvenuto.
capuccina-entre.jpgOra, tornarci dopo un anno che lui non c’è più, salutare i suoi genitori, uno dei suoi figli, sua moglie Raffaella che mantiene vivo questo posto “Come se lui fosse qui” ci ha detto (e sembrava proprio così) mi ha reso felice in un misto di commozione. Ancor più quando Raffaella mi ha servito la Vespolina di annata, che considero il miglior esemplare che si possa conoscere. Eccellente anche il rosato da uve nebbiolo e poi gli altri due rossi: il Colline Novaresi Nebbiolo “Faren” 2018 e “l’Opera 32” 2016 che premiammo fra i Top Hundred.
capuccina-titolare.jpgQuesto luogo è magico all’interno, ma soprattutto all’esterno, coi vasti prati intorno, i tavoli apparecchiati come se fosse una festa.
capuccina-esterno.jpgHa sempre avuto il faccino radioso e questo sosta lo conferma. Ma il segreto è il cuoco, che era con Gianluca fin dagli inizi e ora prosegue in maniera esemplare. C’è soprattutto un piatto, pazzesco, che sono gli agnolotti fatti a mano agli arrosti dove è impossibile non fare il bis.
capuccina-agnolotti.jpgMa che buona la trota iridea in marinatura con i frutti rossi e la fassona battuta al coltello accanto a un pezzo di reale con la salsa verde. Fra i primi è geniale il riso Carnaroli (di Rapio di Vespolate) con erbe spontanee e pangrattato all’acciuga.
Come secondo ecco il manzo piemontese arrosto con le verdure dell’orto e poi il loro gelato al fior di latte con zabaione caldo che è come un abbraccio. Una sosta rilassante, davvero straordinaria. Bravi, bravi!

La Capuccina

Strada Capuccina 7
Cureggio (NO)
tel. 0322 839930
https://lacapuccina.it

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