L'amaro più amato dagli italiani è protagonista di un nuovo spot che vede anche la musica di N.A.I.P.
La bellezza struggente della Calabria, una tarantella in chiave moderna firmata da N.A.I.P., l'inconfondibile sagoma dell'Amaro del Capo. Il nuovo video pubblicitario del Gruppo Caffo 1915, la storica azienda calabrese che firma l'amaro più bevuto in Italia, è diventato un vero tormentone.
“È un autentico ritorno alle origini, uno spot che preparavamo da tempo – racconta Sebastiano "Nuccio" Caffo, amministratore del Gruppo Caffo 1915 -. Lo abbiamo girato tra Capo Vaticano, il cui profilo è disegnato sulla bottiglia e Tropea, primo sbocco commerciale di questo amaro quando venne lanciato alla metà degli Anni '60 del secolo scorso. Lì infatti i turisti lo compravano e lo portavano a casa come ricordo della Calabria”.
Nuccio Caffo e il regista Davide Mastrangelo Lo spot, realizzato dall'agenzia Publione e che ha visto all'opera una troupe di 50 persone e 150 comparse, parte proprio dal promontorio di Capo Vaticano per arrivare fino al Belvedere di Tropea, in un crescendo di festa, di musica e di gente. È proprio il brano scritto da N.A.I.P., alias Michelangelo Mercuri – il musicista calabrese (di Lamezia Terme) divenuto famoso grazie a X Factor – a dare ritmo allo spot, che si chiude con il nuovo claim “L’amaro più amato. Capolavoro ghiacciato”.
L'amaro più amato dagli italiani
L'Amaro del Capo è l'amaro più amato dagli italiani. Non lo diciamo noi, ma i numeri. Lo scorso anno l'azienda nella categoria degli amari nel canale moderno ha raggiunto il 40% di quota di mercato (per volumi). Percentuali importanti che garantiscono a Caffo un giro d'affari di oltre 92 milioni di euro (dati 2021), di cui l’80% garantito proprio da Amaro del Capo. “Un prodotto amato in tutta Italia e che identifica la Calabria assieme a tanti prodotti eccellenti di questa regione – continua Sebastiano Caffo – e che è davvero figlio della sua terra. Per garantirci le materie prime con costanza, abbiamo creato un'azienda agricola, nella quale coltiviamo vari ingredienti, usati esclusivamente in azienda per la produzione dell'amaro e di altri prodotti”.
Ventinove le botaniche utilizzate nella ricetta segreta, tra erbe, fiori, frutti e radici della splendida terra calabrese. Dal gusto dolceamaro delle arance, alla delicatezza del fiore d’arancio e della camomilla, fino l’intensità di liquirizia, menta piperita e semi d’anice. Il tutto in un sorso da bersi rigorosamente ghiacciato, a -20°C.
Ma alla versione originale, con l'aggiunta del trentesimo ingrediente – il peperoncino calabrese – si è affiancata la Red Hot Edition. “Un prodotto che in due anni ha bruciato le tappe registrando un successo clamoroso, con crescita a tre zeri”. Mentre la versione Riserva, lanciata nel 2015 in occasione del Centenario della Distilleria, è prodotta in quantità limitata utilizzando pregiate partite di acquaviti di vino invecchiate lungamente in botti di rovere di Slavonia custodite per decenni in magazzini di invecchiamento sotto il controllo dello Stato Italiano. Un amaro da meditazione, per veri appassionati.
Versatilità in miscelazione
E Caffo è anche una delle aziende più attive nel campo della mixology, dove i suoi prodotti offrono ampia versatilità “anche se in Italia gli amari in miscelazioni sono ancora usati con molta parsimonia, pesando al massimo per l'1% dei consumi. Noi però abbiamo lanciato diversi cocktail, di sicura soddisfazione”.
Come il Capo Tonic, twist del Gin Tonic da preparare con Amaro del Capo, Miracle 1638 tonica al bergamotto (sempre di produzione Caffo) e succo di lime. Oppure l'Aperitivo Calabro, con Amaro del Capo Red Hot, prosecco e Miracle 1638 Tonica al Bergamotto. Tra le novità in arrivo, invece, un nuovo liquore a base di clementine, già lanciato in Germania e presto in Italia, prodotto con le clementine dell'azienda agricola Caffo.