Presentati i dati della denominazione che segna un + 8,3% nel primo semestre, con il Consorzio che non prevede tagli alle rese per la prossima vendemmia

L’Asolo Prosecco batte la crisi!
C’è un vino che può essere preso a simbolo della ripartenza. È l’Asolo Prosecco, orgoglio di un territorio e d’Italia, che come il Veneto di cui è figlio, è più forte del Covid. Dello stato della “sua salute” parlano i numeri.
Da inizio gennaio a fine giugno 2020 la produzione certificata della nobile “bolla” veneta, è stata pari a 7,8 milioni di bottiglie, che equivale a una crescita dell’8,3% rispetto al primo semestre del 2019. A dire di una dinamica di sviluppo che assume una luce di particolare significato se si guardano i dati del solo secondo trimestre, ossia dei tre mesi nei quali la pandemia di Covid-19 ha prodotto le ricadute più gravi sull’economia italiana e internazionale: fra aprile e giugno del 2020 l’Asolo Prosecco è cresciuto del 7,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, dimostrandosi in netta controtendenza rispetto all’ampia maggioranza del settore vinicolo italiano ed estero.
3_asolo-prosecco-vigne.jpgIl favorevole andamento della denominazione è stato illustrato dal presidente del Consorzio Asolo Prosecco nel corso dell’Assemblea dei Soci svoltasi martedì 30 giugno.
“In un contesto di crisi globale che ha visto il settore del vino subire un forte ridimensionamento – ha detto il presidente Ugo Zamperonil’Asolo Prosecco può tirare un respiro di sollievo e guardare con fiducia al futuro. Ci conforta anche la situazione delle scorte, che ci permettono di gestire la domanda virtualmente senza tensioni fino alla prossima vendemmia”.
4_asolo-prosecco2.jpgAlla luce delle dinamiche di mercato, l’Assemblea del Consorzio Asolo Prosecco non ha discusso alcuna misura di contenimento della resa di uva per ettaro in vista della vendemmia. “Credo che la nostra filiera – ha sottolineato Zamperoni – possa guardare con fiducia ai mesi a venire, perché ad ora per fortuna non abbiamo alcuna pesantezza dell’offerta, né rallentamento della domanda da calmierare con misure cautelative”.

Per quanto ci riguarda brindiamo al successo di questa bandiera del Veneto enoico con l’Asolo Prosecco Superiore Extra Brut della cantina Conti Riccati di Castelfranco Veneto (Tv), di proprietà della famiglia degli Azzoni. Un’azienda che si estende su una superficie totale di 200 ettari, tutti coltivati, di cui 20 con vigneti, in buona parte in conversione a biologico, frutto degli importanti investimenti nell’ottica di un’agricoltura sempre più sostenibile che tuteli l’ambiente. Nel bicchiere si presenta di un bel colore giallo paglierino brillante. Al naso ha profumi di mela, sentori floreali che ricordano il glicine è il tiglio, nota fine di mandorla, mentre in bocca è secco ed elegante, con un finale di buona lunghezza. 

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