A Bormio la piacevola sorpresa di questo locale dalla doppia offerta: il ristorante e il bistrot più informale
Situato in una traversa della centralissima via Roma in Bormio, questo locale rappresenta una piacevole sorpresa sia per l’ambiente, dall’aria molto fresca e pulita, sia per i gestori.
C'è Mary, con salde radici bormine, sommelier qualificata che, oltre a essere un prezioso aiuto nella scelta del vino, saprà illustrarvi i piatti partendo dalla selezione delle materie prime; unica sua presenza in cucina riguarda la produzione del pane, che per lei è una tradizione di famiglia.
C'è poi Marco (per gli amici il Co), di natali brianzoli trasferito a Bormio, che è il re della cucina, prediligendo quella tradizionale lombarda.
Ad unirli la ricerca delle migliori materie prime: non solo locali, poiché una continua attenzione li porta a girovagare per l’Italia per scovare nuovi prodotti da proporre nel loro locale.
Questa realtà che potremmo definire “osteria di lusso” include due tipologie di proposte: il ristorante con piatti importanti e il bistrot, con un angolo più informale appositamente dedicato, con piatti differenti e un servizio più veloce, segno di una particolare attenzione alle esigenze di tutti i fruitori.
Ho assaggiato il Violino di Capra disossato con cicoria della Reit, per la prima volta mi viene servito il violino di capra tagliato a fette sottilissime e scopro che era stato disossato completamente per poterlo realizzare in tal modo. Per tutta la vita l’abbiamo degustato nella classica maniera: tagliato a mano a fetta spessa, con la “roncola”, il tipico coltello valtellinese a lama ricurva, tenendo una zampa con le mani e appoggiando la coscia del violino sulla spalla, da qui il tagliatore poteva sembrare un suonatore di violino. La semplicità è la forza della cicoria coltivata ai piedi della “Reit” (montagne di granito che formano una conca e pare abbraccino Bormio), in cui spicca il sapore della terra di montagna, tagliata ben fine e condita con Olio Evo dei Papi e aceto di Siri d’Uva di Cormons, degno accompagnamento per il nobile salume oggi prodotto soprattutto in Valchiavenna.
A seguire le tagliatelle al ragù di coniglio, realizzate da loro con farina del Mulino Marino macinata a pietra e 20 “uova di Selva” dell’azienda agricola di Morbegno e ragù di coniglio di Cerea razza Carmagnola cotto in strutto d’oca.
Ottimo il castrato al forno all’antica: agnellone di pecora Bergamasca cotto lentamente nel forno del pane con funghi porcini su un letto di polenta di farina di Mais servita in “Lavec”. Colpisce la grande morbidezza e delicatezza della carne in cui spicca più il blando sapore del fungo porcino e degli aromi che il sapore della pecora; ottima anche la polenta di mais in accompagnamento.
In chiusura il fresco sorbetto nord-esud, con fiori di sambuco in infusione e scorza di limoni bio dellaCostiera Amalfitana.
Un plus? Il pane e i grissini fatti in casa da Mary grazie all’uso delle farine Molino Marino.
Mary + Co
Via Massimo Longa, 5
Bormio (So)
tel. 0342 910864
www.maryandco.it