Il krumiro da grani antichi che torna a essere un liquore

Lo trovate a Casale Monferrato presso l'antica drogheria Corino 1764

Nel centro storico di Casale Monferrato, all’angolo tra via Roma e piazza Mazzini, fa capolino un’antica drogheria risalente al 1774, che è un vero e proprio elegante “salotto esperienziale” per conoscere a 360° e assaggiare il più iconico biscotto locale, il krumiro, qui declinato in ben 25 tipologie differenti (dolce, salato, vegan, gluten free e sugar free).
corino-negozio bella.jpg Chicca da non perdere, la possibilità di abbinare i krumiri, seduti comodamente in poltrona, a due “bevande” altrettanto iconiche. Allo zabaione “Zabà” del sommo mastro gelatiere Alberto Marchetti,
oppure alla rivisitazione dello storico liquore di origine tunisina (oggi denominato “Krumì”), inserito dai francesi nel mercato piemontese all’inizio del XIX secolo, e realizzato con una distillazione separata di mandarini e di datteri.
Il nome del biscotto deriva infatti dal termine khoumir o kroumir, che identificava il distillato originale di una tribù berbera che ai tempi imperversava nel nord dell’Africa.
La gamma che troverete esposta sul banco e sugli eleganti scaffali del locale è il frutto della trentennale attività di Augusto Racca e di sua moglie Paola Patrucco, supportati da Sergio e Giovanni, due giovani e validi pasticceri di Campo Ligure (Ge), dove ha sede il loro laboratorio artigianale.

Come si ottiene il delizioso krumiro “Corino”?
Gli ingredienti fondamentali sono 5: farina integrale di grano antico di tipo 2 e 3 macinata a pietra del Molino Riggi di Caltanissetta e della Bio Agricola Valcrosa di Lequio Berria (Cn), burro di alta qualità, zucchero di barbabietola italiano, uova nostrane biologiche da allevamento a terra e infine l’estratto naturale di vaniglia.
La tradizionale zigrinatura si deve, una volta ottenuto l’impasto, al processo di trafilatura tramite estrusione; la successiva cottura del Krumiro richiede esperienza e tempi lenti. Le teglie con i Krumiri opportunamente distanziati ogni tanto vengono rigirate all’interno del forno così da ottenere una cottura assolutamente uniforme. Ma non è tutto perché i Krumiri una volta sfornati dovranno riposare 12 ore così da ritornare naturalmente alla temperatura ambiente.
Abbiamo citato 25 tipologie differenti di gusti, disponibili anche vegan, gluten free e sugar free. Ci sono quelli classici monograno antico San Pastore, poi nocciola e cioccolato, alla castagna, limone e menta, caffè Giamaica, quindi con arance di Ribera. Quelli salati vengono denominati “Aperikrumì” e li troviamo, tra le varie tipologie, al pepe rosa, barbabietola e gorgonzola, curcuma e pepe, pomodoro e origano, acciughe di Sicilia, Parmigiano Reggiano, olive e capperi, cipolle caramellate…
Sono disponibili negli astucci da 200g, 500g e da 1 kg, o nelle eleganti latte con l’effigie della statua di Giuseppe Mazzini a cavallo.