All'Archigusto dei fratelli Bruera si possono acquistare vini e prodotti di food da un'accurata selezione e gustare piatti piacevolissimi, senza sbavature
Che bella sensazione percorrere le lunghe e silenziose strade che conducono a questa località del Vercellese dalla geo localizzazione assai originale, perchè posta alla confluenza dei fiumi Po e Dora Baltea, ma anche ai piedi delle colline del Monferrato e immersa nelle risaie, con un paesaggio in continuo mutamento. E nel centro storico del paese, a pochi metri dalla imponente Torre Civica, ultimo baluardo del Palazzo dei Marchesi Tizzoni andato distrutto nella rivolta del 1529, ecco fare capolino il Ristorante Archigusto gestito dai fratelli Gianmarco ed Enrico Bruera.
Varcato l’uscio, merita subito la sosta attenta nella prima sala di passaggio che conduce alle due principali; qui, allineate ordinatamente sugli scaffali, fanno capolino centinaia di bottiglie di vino (la selezione è a dir poco straordinaria) che potrete acquistare da degustare a casa o a tavola in loco - con un leggero sovrapprezzo rispetto al prezzo indicato nelle belle fascette colorate appese al collo di ogni singola bottiglia -.
Percorrendo questo locale, vi accorgerete che non è soltanto uno spazio “enoteca”, ma molto di più. Accanto alla proposta enoica - ci sono anche liquori, distillati, grappe, whisky, gin, birre artigianali - c’è infatti l’angolo dedicato al food, che registriamo fin da subito frutto di un accurato lavoro di selezione. Oltre alla competenza, qui c’è anche tanta passione e si vede. Ecco, tra le tante eccellenze (anche del Golosario), il riso Rosa Verelè e quello di Ambrogio Andreone; quindi Pasta Felicetti, gli oli Evo o aromatizzati degli umbri Terre Francescane e Frantoio Gradassi.
Ma veniamo alla cucina. Piacevolissima l’entrée, una gustosa giardiniera servita in una tazzina di vetro, preambolo di una cena assai ispirata per la quasi totalità delle portate.
Abbiamo iniziato con L'uovo biologico dell’azienda Verdella in camicia con crema di zucca al caffè, ricotta mista e tartufo nero pregiato (€ 13,50), saporito ed equilibrato, e con l’Antica tartrà al rosmarino con crema di Parmigiano Reggiano Dop (€ 7), corretta.
Tra gli antipasti, ci sono anche la carne all’albese, olio Evo, limone e Parmigiano Reggiano Dop (€ 12) - ordinabile anche nella mezza porzione -, così come il vitello tonnato al rosa (€ 10). A chiudere la proposta, insalatina di baccalà tiepido con patate, pesto e olive taggiasche (€ 12).
Tra i primi, ottimo il Riso Carnaroli Andreone con gorgonzola Dop del sommo Caseificio Palzola e rape rosse (€ 12), al pari degli agnolotti (€ 13); in alternativa, tagliatelle trafilate al bronzo al ragù d’anatra (€ 13) e linguine di Gragnano, aglio, olio, peperoncino e colatura di alici (€ 10).
Molto buono, tra i secondi, il cosciotto di coniglio alle erbe aromatiche (€ 16); potrete ordinare anche la lingua di vitellone brasata alla Barbera (€ 15) e la tagliata di sottofiletto di vitellone alla griglia (€ 19). E c’è anche la Bagna Cauda (€ 22).
Abbiamo concluso con tiramisù (coi pavesini al posto dei savoiardi) e foie gras di nocciola (€ 5).
Professionale e cortese il servizio in sala. Si starà davvero bene; nessuna sbavatura in cucina, anche se qualche piatto meriterebbe uno slancio in più. Della stessa proprietà è anche la gastronomia Mamma Rita, a una manciata di metri dal ristorante, aperta dalla madre dei Bruera.
ARCHIGUSTO
Crescentino (Vc)
via Mazzini, 41
tel. 3515649370
riposo settimanale: domenica a cena e lunedì