Con due convegni dedicati organizzati da Uiv in collaborazione con la fiera veronese
Verona si prepara ad accogliere un dibattito acceso sul futuro dei vini dealcolati, un settore in rapida espansione nel panorama enologico italiano.
Secondo le recenti rilevazioni dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly, la produzione nazionale di questi vini è destinata a crescere vertiginosamente, con un incremento stimato del 60% nel 2025 rispetto all'anno precedente.
A guidare questa crescita saranno soprattutto i vini "zero alcohol" e gli spumanti, che si confermano come le categorie più richieste dal mercato.
Paolo Castelletti, segretario generale di Unione italiana vini, sottolinea come il recente decreto legislativo, che disciplina la produzione di questa categoria di vini, abbia dato un forte impulso al settore. Le aziende italiane, infatti, dimostrano un crescente interesse nel trasferire la produzione di vini dealcolati sul territorio nazionale, segno di una maggiore fiducia nel potenziale di questo mercato.
Vinitaly 2025 sarà l'occasione per approfondire le dinamiche di questo settore in evoluzione, con due convegni organizzati da Uiv in collaborazione con la fiera veronese. Il primo, intitolato "Zero alcol e le attese del mercato", esplorerà le tendenze del consumo e le prospettive di sviluppo, con un'analisi approfondita dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly e le testimonianze dei principali attori del settore.
Il secondo convegno, "Tecnologia 0.0: produzione e innovazione a confronto", sarà invece dedicato alle tecnologie di produzione dei vini dealcolati, con un focus sulle innovazioni e le sfide che le aziende italiane devono affrontare.
I produttori italiani di vini dealcolati guardano con interesse ai mercati internazionali, con particolare attenzione al Nord America, alla Germania, ai Paesi Nordici e all'Est Europa.