Magica degustazione dei vini della Doc Terre di Cosenza
Una sera speciale, al ristorante panoramico del dodicesimo piano “A’ Riccione terrazza 12” di via Durini. È qui che si è svolta una serata memorabile dove la Terra di Cosenza è stata più vicina che mai a Milano.
Complice il fatto che sotto di noi, proprio ieri, nella centralissima Piazza San Babila, è stata inaugurata la nuova linea Metropolitana M4 che congiunge direttamente il centro città con l’aeroporto di Linate, dandoci la sensazione assai forte e reale di poter raggiungere velocemente la Calabria. Per l’occasione il Comune di Milano ha esposto un divertente gonfiabile a forma di aeromobile in sospensione su san Babila che amplificava la voglia di prendere il primo volo disponibile!
Perciò, una volta attraversata la piazza e una volta saliti al dodicesimo piano, eccoci con un interessante aperitivo/banco d’assaggio che in qualche modo ha colmato la voglia di viaggiare concretizzandosi nel bicchiere e poi successivamente a tavola.
L’aperitivo, volutamente impostato con vini bianchi e rosati (che riprendono la tradizione del sud) è stato pensato con la precisa volontà di far conoscere i vitigni situati in territori con altitudini elevate - concetto che Gennaro Convertini, funzionario della Regione - sottolinea con fermezza al momento del benvenuto a Terrazza 12.
Fino a 30 anni fa, prosegue Gennaro, i bianchi (ossia il greco, mantonico, pecorello, guarnaccia e malvasia) erano addirittura mischiati ai rossi. E così facendo il territorio non era valorizzato. Ma ad assaggiarli in purezza, si capisce – come sostengono da tempo Paolo Massobrio e Marco Gatti autori di una memorabile degustazione a Vinitaly and the city di quest’anno - che sono già grandi.
Il vitigno più importante e presente già dal 1855 (grazie alla testimonianza presa dal bollettino ampelografico depositato a Conegliano Veneto) è tuttavia il magliocco che dà un’uva importantissima (è parente del cabernet).
Detto questo ecco gli ottimi Bianchi e Rosè assaggiati: il Terre di Cosenza Bianco Pecorello 2021 di Colacino Wines, il Terre di Cosenza Aglianico Pollino Rosato 2022 di Ferrocinto, il Calabria Bianco (mantonico e guarnaccia) Margherita 2019 di Cantine Viola, il Calabria Bianco (greco bianco e chardonnay) Arintha 2022 di Giraldi&Giraldi e infine il Metodo Classico Dovì Rosè (aglianico) 2019 di Ferrocinto.
Ottimi Rossi. Quelli dell’azienda Serragiumenta oggetto di un articolo proprio oggi su IlGolosario.it (link), il Calabria Rosso Magliocco Monaci 2021 di Giraldi&Giraldi e lo straordinario Terre di Cosenza Rosso (magliocco, cabernet) Terraccia 2020 di Serracavallo.
Tutti vini e cantine che già sono state all’attenzione della redazione del Golosario: curiosamente tutti Top Hundred. Se non è straordinaria la Calabria diteci voi!