Visite a Bevagna alla Fattoria ColSanto, alla cantina Briziarelli e all'azienda Mevante

Siamo ripartiti ma per un viaggio brevissimo, con destinazione Fattoria ColSanto (Bevagna - via Montarone, 4 - www.colsanto.it), un'oasi di pace e tranquillità immersa nella splendida cornice della campagna umbra. Un viale alberato, che funge da guida verso la cima di un colle definito "santo" per la sua vista privilegiata su Assisi, distante 15 km in linea d’aria, accoglie i visitatori al loro arrivo.
ingresso colsanto copia.jpgOltre alla cantina, vero cuore pulsante dell'azienda, la tenuta, con i suoi 20 ettari di terreno, ospita una struttura ricettiva con piscina e 12 camere e accoglie gli ospiti con degustazioni, aperitivi e pranzi su prenotazione, accompagnati da una vista sulla vallata. Un luogo ideale per chi cerca relax, buon cibo e un contatto autentico con la natura.
terrazza colsanto copia.jpgI vigneti, baciati dal sole che sorge ad est e tramonta ad ovest, affondano le loro radici in un terreno ricco di argilla, eredità di un antico lago pliocenico che raggiungeva la profondità di 1.000 metri. Da questo connubio tra natura e sapienza umana nascono vini di grande pregio, tra cui spicca il Sagrantino Montarone, un cru pregiato prodotto solo in annate eccezionali.
I vini di ColSanto si distinguono per la loro finezza e personalità, frutto di lunghi affinamenti che esaltano le caratteristiche di ogni vitigno. Un esempio è il Cantaluce, ottenuto da uve 100% trebbiano spoletino, che affina per 4 anni (8 mesi in barrique e 3 anni in bottiglia) prima di essere commercializzato, e che abbiamo avuto modo di assaggiare durante il pranzo che ci è stato offerto in cantina: una vera delizia ed è stato emozionante poter confrontare i campioni di diverse annate.
Lo stesso discorso per una bottiglia di Sagrantino del 2007 ancora vivo e perfettamente integro.
cantina colsanto copia.jpgSubito dopo è stato il turno della cantina Briziarelli (Bevagna - via Colle Allodole, 10 - www.cantinebriziarelli.it), costruita con i tipici mattoni rossi di argilla che rispecchiano l'identità della famiglia proprietaria, storica produttrice di materiali edili, che all'inizio degli anni 2000 ha deciso di diversificare le proprie attività, investendo nel mondo del vino. Sotto la guida esperta dell'amministratore delegato Alessandro Giannoni, la cantina ha conosciuto un'evoluzione costante. La prima vendemmia risale al 2008, mentre la vinificazione in loco è iniziata nel 2015. Briziarelli vanta 300 ettari di proprietà, di cui 25 dedicati a vigneti e 30 a oliveti. La produzione annuale si aggira intorno alle 200.000 bottiglie, frutto di una meticolosa selezione di uve pregiate.
Alessandro Giannoni, AD Briziarelli copia.jpgAlessandro Giannoni, amministratore delegato di cantina BriziarelliNei vigneti, situati in zone vocate come Bevagna e Montefalco, trovano dimora vitigni autoctoni e internazionali. Tra i rossi, spiccano sangiovese, sagrantino, merlot, cabernet sauvignon e cabernet franc, mentre per i bianchi si prediligono viognier e trebbiano. Tutti i vini vengono filtrati con un sistema tangenziale che elimina le particelle sospese, preservando la purezza e la freschezza del prodotto. Fiore all'occhiello della cantina è la suggestiva barrel room interrata, dove riposano barrique e tonneaux francesi e botti grandi provenienti dall'Austria. Temperatura e umidità sono costantemente monitorate per garantire un ambiente ideale all'affinamento dei vini. L'impegno verso la sostenibilità è un valore fondamentale per Briziarelli. Da due anni, la cantina è in conversione biologica, un percorso che testimonia la volontà di rispettare l'ambiente e di offrire ai propri clienti prodotti genuini e di alta qualità.
bottaia briziarelli copia.jpgLa bottaia di cantina BriziarelliMa Briziarelli non è solo produzione: al termine di una visita guidata, i visitatori possono immergersi nell'atmosfera accogliente del wine bar, come abbiamo fatto noi, dove gustare i vini della cantina in abbinamento a prodotti tipici locali, salumi e formaggi.
Serate a tema, organizzate con passione da Alessandro Giannoni, offrono l'occasione di approfondire la conoscenza del territorio e dei suoi sapori.

Infine l’azienda Mevante (Bevagna - loc. Sasso - vocabolo Piscinale - via Madonna della Neve, 1 - www.agricolamevante.com), il cui nome deriva dalla crasi di Mevania, antico nome di Bevagna, e levante, a simboleggiare l'esposizione delle vigne al sorgere del sole.
Mevante esterno copia.jpgAgricola Mevante, dal 2013 di proprietà dei fratelli Presciutti Antonella, Paolo (con la moglie Patrizia) e Luca (chef), produce vini pregiati da 20 ettari di vigneti.
Mevante - Antonella Presciutti insieme alla cognata Patrizia copia.jpgAntonella Presciutti con la cognata PatriziaIl bistrò aziendale, aperto dal giovedì sera alla domenica a pranzo, offre un'occasione unica per gustare i vini in abbinamento a piatti tipici del territorio. Abbiamo avuto anche qui la possibilità di degustare i loro vini e ci ha colpito una personale interpretazione del vitigno Sagrantino in purezza: Elettra del millesimo 2021. Un rosso rubino vivo, con una nota minerale al naso, che poi lascia spazio alla ciliegia matura, agrumi e a rimandi balsamici, seguiti dalla tostatura, lascito dei 18 mesi in legno. Il tannino è soft e non travolge anche se si fa sentire. Un sorso lungo che invita alla bevuta, per un vino a tutto pasto che da disciplinare non può chiamarsi Sagrantino, ma rappresenta un’interessantissima versione, più contemporanea.
PhMevante interno bistrò copia.jpg

Ph Matteo Cutini

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