Figli di Bottarga: il nuovo wine bar dove gustare pescato locale e verdure bio degli orti sannicolesi

Nel centro storico di San Nicola Arcella, questo locale aperto a giugno da 4 amici dove accoglienza calorosa e passione sono di casa

Nel centro storico della località balneare di San Nicola Arcella (Cosenza - ripetutamente Bandiera Blu, anche quest’anno), che sorge a strapiombo sul mare, giù nella baia acqua, spiaggia e rocce fantastiche con il bellissimo “Arcomagno”, a fine giugno 2023 ha aperto Figli di Bottarga un Wine Bar con cucina di pesce dove, seduti a tavoli ben disposti, si trascorrono ore liete per un’esperienza culinaria di livello.
figlidibottarga-tavoli 1.jpg Il menu si basa sul pescato locale, su verdure biologiche degli orti sannicolesi e su ottimi prodotti della Calabria e del Sud Italia.
È Veronica che cura gli approvvigionamenti dei prodotti [nda tra cui chicche presenti su ilGolosario 2023] e dei vini. Per quest’ultimi la carta è in linea con i piatti proposti, risultano presenti eccellenti vignaioli calabresi nonché bottiglie (bollicine e vini) di Francia e Italia.

Il locale è stato fondato da Veronica De Luca, Noemi Lirangi, Luca Clemente, Stefano de Santis, l’idea dei quattro amici è nata per mettere in pratica il loro modo di intendere il mangiare e il bere, il nome prende spunto da un vecchio blog di Clemente (mai nato, che doveva recensire locali e cercargli il pelo nell'uovo, insomma da figlio di Bottarga), così ci hanno detto. Questi ragazzi, con esperienze diverse in Umbria, Napoli, Londra, hanno deciso di tuffarsi in questa avventura ritornando nel paese e creando un format che quest’estate è risultato vincente.
figlidibottarga-tavoli1 .jpg Nello staff hanno tutti un ruolo importante, la suddivisione in base alle proprie competenze è la seguente: in sala Veronica e Noemi che danno il meglio nell’accoglienza e nella gestione, mentre Stefano (cuoco) e Luca (aiuto) si esprimono ai fornelli con pietanze gustose, tradizionali e innovative.

Noi ci siamo stati in un venerdì di metà agosto, c’era tanta gente, e siamo stati meravigliosamente bene, abbiamo cenato apprezzando le portate e il vino Ansonica 2022 di Cataldo Calabretta (€ 21) [nda cantina memorabile a Golosaria 2018], oltre Calabretta altre etichette calabresi: ‘A vita e Casa Comerci.

Tra i piatti ricordiamo la tartara di tonno ed ananas (€ 18), tris di fritto di mare (montanarina alla Luciana, crocchè di gamberi rossi e patate della Sila, Rosso di Cetraro € 17),
figlidibottarga-Tris fritto di mare.jpg tagliatella di calamaro servita con sale affumicato e crema d'aglio nero (€ 13)
- spaghetto (Pastificio Graziano) con la colatura di alici di Cetara riserva 2018 (Armatore) (€ 17), mantecato meravigliosamente ed equilibrato negli ingredienti - insalata di pomodori e cipolla (€ 5)
e per dessert Stortini burrosi di Panestorto (CS) (€ 5) [nda panetteria premiata a Golosaria 2022, tra le 13 migliori d’Italia].
Infine, da segnalare: per chi non mangia pesce,” La norma” (primo a € 16) e “la costata di manzo” (€ 25), tra i dolci le Crostatine senza glutine (€ 3,5) dell’azienda CeliArt - San Marco Argentano CS) e dopo le 23 spazio a i nostri sfizi: la cucina chiude, ma è possibile degustare le mezze frese di Panestorto, affettati e crudi di pesce, selezione di formaggi.

Io mi innamoro e scrivo di “luoghi gradevoli” che oltre al mangiare e bere bene offrono ospitalità accogliente e di persone che svolgono la loro attività con passione: tornerò senz'altro, ho avuto sensazioni stupende!