Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio descrive i Lambrusco unici prodotti dalla cantina Francesco Vezzelli

Qual è il vino dell’estate? Per gli amanti del rosso il Lambrusco è sicuramente un buon partito, anche se questo vino simbolo dell’Emilia Romagna stenta a decollare, un po’ per politiche di promozione insufficienti, un po’ perché i produttori stessi spesso arrivano a considerarlo un prodotto di serie B. Ne è convinto Paolo Massobrio, che su La Stampa di oggi introduce la storia di una famiglia, i Vezzelli, che da quasi 60 anni, sulle sponde del fiume Secchia, è attiva nella produzione di Lambrusco dalle caratteristiche uniche. Tra i "gioielli" di casa, da provare sono il Lambrusco di Sorbara Vino Spumante Brut “Il Selezione” 2015, ma anche il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro “Rive dei Ciliegi”, mentre una gloria locale è il Lambrusco di Modena “Il Bricco di Checco”. Ognuno di questi vini ha caratteristiche che lo differenziano dagli altri, ma tutti vivono nel segno di una “ricercata fragranza estiva”.

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