A Gangi, nelle Madonie, l'azienda agricola moderna di Nicola Dongarrà

“Il richiamo della terra o ce l'hai o non ce l'hai perché è qualcosa che nasce con te. Non lo puoi imparare, né tantomeno potrai non sentirlo. Lo puoi ignorare ma quella voce è sempre lì che martellante ti dice di ritornare. A dispetto di tutte le difficoltà perché alla fine sai che per essere felice, è lì il tuo posto”.

Nicolò, per tutti Nicola, Dongarrà, ha 34 anni all'anagrafe e una saggezza antica che gli fa mettere le mani nella terra con quel rispetto che gli è stato insegnato dalla sua famiglia ma che lo accompagna nell' innovazione 2.0. Perché se da una parte oggi i giovani, soprattutto in Sicilia, sono ritornati a occuparsi di agricoltura, dall'altra “scendono in campo”, ed è proprio il caso di dirlo, utilizzando le risorse economiche dei Piani di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia e anche le tecnologie all'avanguardia. E la storia di Nicola e dei suoi fratelli, Angelo e Riccardo, rispettivamente di 39 e 29 anni, è emblematica.

Si trova a Gangi, alla porte di Palermo, nelle Madonie, uno dei “Borghi più belli d'Italia”, ma “per me è il più bello senza alcun dubbio” sottolinea Nicola, l'azienda agricola Dongarrà dove in circa sei ettari si coltivano ortaggi e, in un fazzoletto di terra di appena due, erbe spontanee del territorio madonita, scrigno di biodiversità. Un'attività che segna una svolta nella vita dei Dongarrà, da generazioni allevatori di vacche, pecore e coltivatori di grano. Un nuovo inizio dopo la morte di papà Salvatore.

“Ci siamo resi conto che mentre questo settore correva noi eravamo rimasti indietro - racconta Nicola, tecnico agrario - con i miei fratelli avevamo svolto altri lavori ma la madre terra ci chiamava. Decidemmo di coltivare ortaggi e nessuno dei nostri conterranei credeva che questa potesse essere, la nostra rinascita”.
coltivazioni.jpgIniziano nel 2011 grazie anche a mamma Giuseppina. “Lei è il pilastro della nostra vita e delle nostre scelte lavorative perché ci ha sempre sostenuto ed incoraggiato”.
Piantano pomodori, melanzane, insalate e tutto ciò che la terrà dà, al ritmo delle stagioni. Aderiscono ai mercati di “Campagna Amica” della Coldiretti dove i consumatori possono acquistare in modo responsabile e sostenibile, i prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, e sempre freschi e con origine italiana controllata e garantita. Ma per i fratelli Dongarrà, è un percorso tutto in salita.
“Ci rendevamo conto che noi lì con il nostro banco di ortaggi eravamo gli ultimi arrivati e che le persone non ci prendevano molto in considerazione – racconta – perché non ci conoscevano”.
Ma la fortuna, come dice un antico adagio, aiuta gli audaci. “Un giorno mentre eravamo in campagna, in modo del tutto casuale abbiamo raccolto della cicoria selvatica e l'abbiamo portata al mercato. Fu un vero e proprio successo. Le persone ce la chiedevano di volta in volta e così anche tutte le altre erbe tipiche come la borragine, la bietola. Avevamo scoperto che quello che per noi era il cibo della nostra quotidianità, per chi invece vive in città, è unico e straordinario soprattutto se fresco e genuino”.
Nel 2020, la misura 6.1 del PSR Sicilia che prevede l'inserimento di giovani agricoltori, dà l'input per spostare lo sguardo più in là. Un finanziamento di 226mila euro di cui il 70% a fondo perduto, è l'occasione per investire.
“Apriamo il laboratorio di trasformazione - racconta Nicola - dove il prodotto una volta raccolto nei nostri campi, viene lavato accuratamente, sanificato, confezionato in atmosfera controllata così, in base alla tipologia di prodotto che può anche essere conservato per 30 giorni in frigo, lo portiamo direttamente, già pronto, sulle tavole di chi magari non ha tempo per pulire le verdure”.

Con il loro lavoro, valorizzano quelle erbe ormai dimenticate e che un tempo erano parte integrante delle abitudini alimentari dei nostri nonni e che oggi rappresentano il plusvalore della nostra cultura gastronomica soprattutto se genuine.
Prodotti di quarta gamma, pronti all'uso portando a tavola il buono e il sano.
busta.jpgPer acquistare i prodotti dell'azienda agricola Dongarrà Nicolò si può andare direttamente in azienda o anche telefonare ed avere direttamente consegnato al proprio domicilio. Un sistema ad hoc nato durante la pandemia e che continua ancora ad essere valido.

“Intanto stiamo anche cercando nuovi canali di commercializzazione - spiega il giovane Dongarrà - e appena amplieremo il ventaglio delle nostre proposte vogliamo fare un sito per presentare le nostre offerte”. Nicola ha capito che se sogni, puoi. “Sono sempre di più i viaggiatori che preferiscono soggiornare in campagna – spiega con entusiasmo Nicola – a stretto contatto con la natura dove magari imparare a raccogliere direttamente gli ortaggi o a riconoscere le erbe spontanee e le loro proprietà. Abbiamo anche un fabbricato e chissà che non si possa immaginare di offrire, un giorno, ospitalità agli appassionati di turismo rurale. Magari utilizzando un altro finanziamento che ci permetta di essere anche volano di sviluppo di questo territorio”.
Molti i giovani che vanno via. “Certo la nostra non è una vita facile - dice a bassa voce - lavoriamo molte ore al giorno e in campagna c'è sempre da fare. Non è una vita per tutti, facciamo molto sacrifici ed è solo di chi non può fare a meno di stare lontano dalla terra”. L'azienda agricola Dongarrà è una start up e come tale non sono ancora molte le soddisfazioni in termini economici.
“Ci vuole tempo - dice Nicola con orgoglio - Ma far nascere un'azienda moderna nelle Madonie è già una grande soddisfazione. Non crede?”.

Azienda Agricola Nicola Dongarrà

contrada Montelavano snc
Gangi (PA)
tel. 3755285759

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