Dall'Artemisia Mutellina coltivata in Alta Val Maira nasce il Genepy di Bordiga. Storia di un prodotto di alta montagna.

In questi giorni la neve è caduta ammantando il borgo di Elva, ricordandoci, anche fosse per un solo sprazzo, che siamo in inverno. Oltre 1600 metri d'altezza, in Alta Val Maira, Elva è famoso anche per la tradizione antica dei caviè, ossia il mestiere dei raccoglitori dei capelli – per produrne parrucche – la cui storia rivive nel locale Museo dei Pels. In questo paradiso che guarda ai 3064 metri del Pelvo d'Elva, l'azienda agricola Regina delle Alpi coltiva in alta montagna. 

Tra le botaniche coltivate, c'è anche l’Artemisia Mutellina, i cui fiori gialli sono alla base dell'omonimo liquore. Una volta essiccata con cura, il suo percorso finisce qualche km più in basso, alle porte di Cuneo, dove la distilleria Bordiga la utilizzerà per produrre il suo famoso Genepy, uno dei prodotti più iconici della sua produzione, tradizionale liquore delle Alpi occidentali ottenuto proprio dall’infusione dei fiori dell’Artemisia Mutellina.
genepy bordiga.jpgÈ proprio il terroir, il territorio delle valli Cuneesi in cui opera l’Azienda Agricola Regina delle Alpi, a essere oggetto di grande attenzione da parte di quest’ultima, perché è ciò che conferisce particolari tratti ai suoi prodotti. Qui, infatti, il ritmo delle stagioni, con le sue estati calde e secche e gli inverni gelidi e nevosi, e i suoi terreni aspri, talvolta appena sufficienti a far mettere piccole radici, permettono la nascita di fiori ed erbe spontanee che sviluppano caratteristiche uniche per profumi e colori: l’influenza del vicino Mar Mediterraneo rende queste piante un vero e proprio prezioso concentrato di olii essenziali.

Ogni produzione, proprio come una volta, è totalmente condizionata dal susseguirsi delle stagioni e dalle variazioni del clima. Una volta raccolte, le erbe vengono minuziosamente controllate dai Mastri distillatori che consegnano alla lavorazione solo le migliori. 
genepy-elva.jpgNascono così quattro varietà di liquori Genepy, tra cui il Genepy Elva, che utilizza solo il Genepy proveniente da questo borgo. Un liquore dal colore giallo paglierino tendente al verde pallido, che colpisce al naso e all'assaggio per la sua balsamicità evidente: come schiacciare tra le dita un fiore di genepy e portarselo al naso per apprezzarne ogni essenza. È perfetto per essere consumato in molteplici occasioni: dopo pasto come digestivo, come dissetante con l’aggiunta di ghiaccio, gradevole corroborante bevuto caldo con una scorza d’arancio. Da provare anche il Genepy Bianco, unico nel suo genere, sapientemente realizzato secondo la procedura tradizionale da fiori di Genepy e altri fiori di montagna.

Sia l’azienda agricola che la distilleria, hanno affrontato l’iter per la certificazione dei propri prodotti e presto verranno riconosciuti come “Genepì delle Alpi” e “Genepì del Piemonte”, ossia le due massime certificazioni legate a prodotto. I prodotti sono acquistabili anche sul sito di Bordiga.

Come nasce il Genepì Bordiga

L’estrazione aromatica avviene per macerazione di piante in una soluzione idroalcolica per un periodo compreso tra i 30 e i 60 giorni. Torchiato e addizionato a una miscela di acqua e zucchero, l'infuso viene lasciato riposare per ottenere la spontanea sedimentazione delle parti insolubili, poi separate per filtrazione, fino a ottenere un prodotto trasparente o brillante. Segue un periodo di sospensione e filtrazione che dura circa 90 giorni. Il liquore finito necessita inoltre di 100 – 150 giorni di affinamento in bottiglia prima di passare alla sua commercializzazione. In nessuna fase di lavorazione vi è aggiunta di coloranti artificiali e di aromi.

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