La Robiola di Roccaverano chiama i suoi sostenitori per acquisti on line. Ci SIAMO!
Raccogliamo e rilanciamo l'appello lanciato dal Consorzio dei Produttori della Robiola di Roccaverano D.O.P. per salvare l'attività dei piccoli casari dediti alla produzione di questo formaggio che appartiene alla storia e alla cultura del territorio astigiano.
L’emergenza, come si può immaginare, ha interrotto l'attività dei ristoranti, di numerose piccole realtà commerciali di paese e dei mercati rionali, bloccando di fatto la vendita delle mitiche formaggette che Giacomo Bologna contribuì a far entrare nella leggenda.
Inoltre, la forzata immobilità dei consumatori che hanno sempre apprezzato questa chicca casearia unica al mondo, fa sì che sia impossibile per loro raggiungere direttamente i produttori e i caseifici tra le colline dell’Alta Langa astigiana. Una situazione, di stallo pericoloso, ancor più paradossale se pensiamo che il PICCO della qualità assoluta della Robiola è proprio in questa stagione e gli appassionati ben lo sanno.
Tuttavia in questi giorni aumentano soltanto le giacenze nei magazzini, di giorno in giorno. Persino nell’anno - e sembra una beffa del destino - in cui il Consorzio ha festeggiato i primi 40 anni di attività. Ora, poichè dietro la produzione e la commercializzazione - è bene ricordarlo - c'è un lavoro serio e accurato di filiera corta garantita e controllata, nonché l'osservanza di un rigido disciplinare, questo che rimane uno dei rari caprini d’Italia, rischia la paralisi.
C'è anche da evidenziare che i casari del Consorzio che non stanno con le mani in mano, stanno cercando contatti con la GDO per porre le basi di una distribuzione anche in questo canale, ma contemporaneamente si dedicano con sacrificio alla vendita porta a porta in un territorio ovviamente limitato, nonché alla produzione di robiole con più lunga stagionatura nel tentativo di superare il periodo di emergenza (chi scrive, da sempre, usa stagionare un paio di Robiole per utilizzare come cacio da grattugia su risotti e paste).
MA TUTTO CIO' NON BASTA, almeno nei tempi stretti. Cosa può fare allora il consumatore? Innanzitutto può richiedere la Robiola di Roccaverano Dop al proprio negozio di fiducia, così da stimolarlo a rifornirsi se non la possiede nel banco dei formaggi. Oppure consultare il portale www.robioladiroccaverano.com e leggere le modalità per poterla acquistare. Con questo semplice gesto non si salva solo un formaggio straordinario, ma l'economia e la sopravvivenza di quei paesi isolati, talvolta eroici, che sono da sempre la nostra passione.
Andrea Voltolini, nel frattempo, ha raggiunto al telefono il presidente del Consorzio di Tutela, Fabrizio Garbarino per ulteriori informazioni: il prezzo della robiola al kg dal produttore si attesta sui 16 euro, mentre in negozio è di circa 20 euro. Nel periodo pasquale, inoltre, è possibile acquistare i capretti. Per avere maggiori informazioni occorre consultare il sito www.robioladiroccaverano.com; in questo caso, il prezzo dal produttore si attesta tra i 9 e gli 11 euro al kg, a peso vivo, mentre in macelleria è di circa 25 euro al kg.
"Le produzioni agricole artigianali non si sono mai fermate anche se stanno vivendo un periodo drammatico - ribadisce Fabrizio Garbarino - è necessario, ora, sensibilizzare consumatori e operatori, perchè se vogliono anche in futuro acquistare questa eccellenza, devono farne richiesta e questi giorni sono cruciali. E’ il momento di agire per salvare un’intera economia territoriale".
Possiamo contare su di voi?
P.S. Tra i 17 produttori citati sul portale non contattate:
Abrile Giuseppe
Blengio Giuliano
Azienda Agricola Casa Grossa
Traversa Wilma
che NON sono attualmente in produzione.
Per quanto concerne le consegne ai privati queste sono possibili nelle province di Alessandria, Asti Cuneo e To.