Concludiamo l’alfabeto della Calabria, per arrivare preparati all’appuntamento di lunedì 17 giugno al prestigioso hotel Melià Milano (via Masaccio 19) dove si svolgerà la giornata di Golosaria Wine & Food Calabria Straordinaria
Uno spazio espositivo con 31 produttori presenti, per conoscere da vicino le eccellenze regionali. Il vino sarà ovviamente protagonista, mentre in campo agroalimentare sarà davvero ampia la ricchezza di una regione che eccelle in molti ambiti, tra salumi, formaggi, ortaggi e sfiziosità, nel segno di una biodiversità unica.
Attiva poi l'Enoteca di Calabria, con 35 etichette in degustazione, tra Bianchi, Rosati, Rossi e Passiti.
Spazio poi all'approfondimento, con due Masterclass Wine (ore 11.30 e ore 14.30) e due lab food (ore 16 e ore 17.30) che metteranno a tema le peculiarità della Calabria.
Infine, ci sarà anche l'Area Lounge con piatti simbolo della regione, a cura di Bar Elyxir Melià, che rimarrà attiva per il pranzo. Non potete mancare!
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M come MOSCATO di Saracena, paesino di origine araba alle pendici dei Monti di Orsomarso, nel cuore del Pollino, dove il terriccio unito al particolare microclima e alla mano sapiente dell'uomo ha dato vita a uno dei passiti liquorosi più amati, da abbinare ai dessert a fine pasto o da degustare in relax come "vino da meditazione”.
N come ‘NDUJA di Spilinga, il più celebre salume calabrese conosciuto in tutto il mondo, creato dalla perfetta unione di peperoncini calabresi selezionati e carne di maiale. Particolarmente apprezzato per la consistenza morbida e spalmabile ideale da gustare su crostini appena tostati o per impreziosite piatti a tavola.
O come OLIO Igp di Calabria, marchio certificato secondo i dettami del rigido disciplinare al quale aderiscono le principali aziende, i frantoi e i produttori storici della regione, parte integrante del Consorzio Olio Calabria IGP, garanzia di qualità e tracciabilità. Un alimento che è un concentrato di elevate proprietà nutritive e organolettiche, ottimo sia come ingrediente delle ricette tipiche calabresi e nazionali, che a crudo, irresistibile condimento di pane casereccio, bruschette e insalate.
P come PITAGORA. Attorno al 530 a.C. il filosofo Pitagora si trasferì nell’allora Kroton (Crotone) per fondare una delle scuole sapienziali più importanti dell’epoca. La Scuola Pitagorica (o Scuola Italica) fu un centro di sapere scientifico, matematico, filosofico e politico con un’attenzione particolare all’arte della musica. Presso questa scuola misterica, Pitagora e i suoi discepoli fecero di Crotone uno dei più eminenti luoghi dei riti orfico-dionisiaci.
Q come QUADRILATERO, ovvero la forma del chiostro della Chiesa di San Francesco di Paola, edificata all’inizio del XVI secolo. Ancora oggi, la città di Paola, una delle località più importanti della Riviera dei Cedri, è il faro della cristianità calabrese e si registra ogni anno un numero crescente di pellegrini che fanno visita al Santuario situato sulle pendici della montagna che sovrasta l'abitato.
R come ROCCA IMPERIALE, la porta d’ingresso della Calabria. Un borgo medievale tra i più pittoreschi dell’intera regione. Non a caso nel 2018 è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia. Le bellezze naturali del paesaggio e del mare, unite al patrimonio architettonico e storico, al clima, alla posizione geografica tra il Parco Nazionale del Pollino, la Piana di Sibari e l’area del Metapontino, costituiscono un richiamo turistico affascinante fra gli itinerari della Calabria.
S come SETA. La tradizione tessile in Calabria è uno dei fiori all’occhiello dell’artigianato e dell’impresa, diffusa su tutto il territorio e diversificata per materie prime, maestranze e soluzioni innovative. Vero e proprio vanto regionale, con Catanzaro come “Capitale", pare arrivata sul territorio in epoca bizantina, assieme alla coltivazione del gelso necessario a sfamare i bachi da seta d’Oriente che i monaci in fuga dalle persecuzioni iconoclaste portarono con sè riparando sulle coste ioniche e tirreniche della Calabria.
T come TERRE di COSENZA Doc, la denominazione vitivinicola che comprende la provincia di Cosenza nella sua interezza, dai litorali delle coste Ionica e Tirrenica e relativo entroterra collinare fino alle pendici della Sila, caratterizzate dalla produzione di vini pregiati. Il disciplinare riconosce la crescente importanza dei vini varietali nel panorama vitivinicolo: 15 distinte varietà di uva, sia locali che Italiane o internazionali.
U come UMBRIATICO, il paese della Podolica, razza bovina progenitrice delle altre razze italiane, e splendido borgo che sorge su un complesso granitico, nell'entroterra crotonese, a circa 30 Km dal litorale ionico. Vi si accede per mezzo di un unico e suggestivo ponte. Il paese è circondato da profonde gole che fanno da letto a fiumi di portata variabile. Il territorio circostante, presenta caratteri di straordinaria bellezza paesaggistica, ed è da tempo immemorabile che viene usufruito per l'allevamento caprino e bovino.
V come VIBO VALENTIA, la colonia greca cara agli dei che abbraccia un territorio che comprende la costa tirrenica, la catena appenninica delle Serre e il vasto comprensorio agricolo dell'altopiano del Poro. Le radici della città sono antichissime e custodiscono uno scrigno di storia e cultura che alla bellezza selvaggia dei luoghi unisce la profonda consapevolezza culturale del passato più antico.
Z come ZAFFERANO, l’Oro Rosso della Calabria che deriva da una tradizione secolare, giunta sul territorio da Oriente, quando le popolazioni arabe, saracene e bizantine di stanza in Calabria commerciavano la preziosa spezia in tutto il Mediterraneo. Che sia in pistilli o in polvere, lo zafferano in Calabria tinge di giallo le migliori ricette, che assaggiate direttamente nei territori di produzione come Rende, Corigliano Calabro e Motta San Giovanni, assumono un sapore e un profumo ancora più veraci.