A Lonigo, continua l’epopea del locale della famiglia Portinari fra piatti di terra e di mare e una felice creatività
Quante volte mi sono detto, ora vado a La Peca. Ma poi ti trattiene quell’imbarazzo della prima volta, che è capitato poche volte, per cui in un locale così vorresti ordinare tutto. E non è stato facile dal menu, scegliere una serie di piatti, anche perché con il loro pane fragrante fatto con le farine Petra, bastava la soppressa che avevano in casa, spettacolare.
L’ambiente è elegante e rassicurante, così come la squadra che ruota intorno ai fratelli Portinari: Nicola in cucina, Pierluigi in sala, con la moglie Cinzia Boggian ma anche i giovani collaboratori sono affiatati e partecipi di un’avventura di successo come questa.
Inutile dire della carta dei vini spaziale, le proposte per chi non conosce la Peca possono essere la Vegetale (180 euro), Tracce (195 euro), Impronte (235 euro) e Giorno per giorno (130 euro). Altrimenti si va alla carta, iniziando con il benvenuto dalla cucina: la tartelletta al mascarpone di aringa, mela verde e caviale di aringa; la crema bruciata alla bottarga di tonno olio di alloro e granita di cren (incredibile!); la rapa rossa marinata, con crema di rapa bruciata e kefir di capra. Un tocco per dire il livello di creatività che ci aspetta.
Fra gli antipasti ecco allora una proposta stagionale, con Asparagi, sambuco e levistico (45 euro),
ma il Boom di calamaretto, ripieno di ricotta fermentata e finocchietto marino (45 euro) sarà uno dei bocconi indimenticabili della serata.
E che dire del colombaccio in saor di alici e artemisia (48 euro) accanto a ombrina, carciofi calamondin e zenzero (50 euro).
Fra i primi si sceglie fra il minestrone (40 euro) oppure i bigoli integrali alle acciughe, gelato alle cipolle rosse alici marinate e crostini alle acciughe (45 euro) o ancora il risotto al peperone chipotle, crudità di gamberi, marasche e aspro di curry (50 euro).
E ora tenetevi forte per assaggiare un grandioso capretto dei monti Lessini con asparagi verdi e zabaione di erbe di mare (55 euro).
Ma se la scelta ricade sul pesce, ecco il morone, fragole affumicate e aglio orsino (60 euro).
Si chiude con un Vezzena di malga 48 mesi di stagionatura giusto per terminare il bicchiere di rosso, prima di un superbo soufflé al cioccolato fondente, gelato al caffè albicocca e whisky torbato (30 euro) che è come dev’esser nelle grandi cucine: un crescendo con l’ultimo assaggio, che farà ricordare la Peca per tanto tempo.
P.s Per una sosta così fate come me: a pochi chilometri, c’è un ottimo albergo, che porta il nome di Hotel Alle Acque. Prenotate lì e sarete felici. E poi quando scendete, passate dalla pasticceria Il Chiosco (viale Vittoria, 4), come ho fatto io, per la miglior brioche della vostra vita.
La Peca
via Giovanelli 2
Lonigo (VI)
tel. 0444830214