Ad Alessandria, in un’atmosfera gioiosa, una cucina e una cantina che parlano piemontese in modo convincente
Roma, Napoli, Firenze, Milano, insomma i capoluoghi delle diverse regioni, vivono questi giorni con grande apprensione, trovandosi alle prese con i titolari di ristoranti e trattorie che rivivono l’incubo dei tavoli vuoti a pranzo e cena. Nelle città, anche importanti, di provincia, al contrario, la ristorazione, pur in difficoltà, per fortuna è meno in sofferenza. È stata comunque una piacevole sorpresa, aver trovato un locale del nostro privilegio, La Piola di Alessandria, a mezzogiorno, con un buon numero di presenze. Un successo che viene da lontano, però. Perché se questo locale sta vincendo la sfida di questi tempi difficili, lo sta facendo grazie a un percorso di crescita che, negli ultimi anni, lo ha visto fare grandi passi.
L’ambiente è caldo, accogliente, di una certa eleganza, con l’unica sala con i tavoli ben apparecchiati e la parete in fondo con le scaffalature in legno su cui fanno bella mostra di sé innumerevoli bottiglie, di una bella cantina, che custodisce decine di interessanti etichette piemontesi, con Barbera e Grignolino cui è, a ragione, riservato il ruolo di protagonisti. In sala il servizio è cordiale e attento, e non vi farà mancare nulla, a partire da quei grissini golosi che saranno biglietto da visita da cui avrete idea di come stare bene, piuttosto che dai vini a bicchiere, che vi saranno proposti con competenza.
A stupire, sarà tuttavia la cucina, che si esprime con piatti che sono celebrazione golosa della tradizione piemontese, seppur impreziositi da buona dose di ben calibrato estro creativo.
Tra le proposte migliori, tra gli antipasti (10 – 13 euro), con quella gloria della regione che è la carne cruda di pura fassona, da provare anche i calamari ripieni di patate di Garbagna profumate allo scalogno grigliati e serviti su di una delicata passata di broccoli all’acciuga del Cantabrico, ed il cestino di polenta gialla ripassato in forno riempito di fonduta d’Aosta e scaglie di tartufo.
Con i primi (10 – 13) ecco i “mitici” agnolotti alessandrini della “Piola” allo stufato, ma da leccarsi i baffi, i ben presentati ravioloni di mais artigianali ripieni di baccalà mantecato al porro spadellati in casseruola e serviti su gustosa crema di pomodorini secchi San Marzano.
Di secondo (10 – 15)? È bomba golosa, la trippa stufata nei suoi diversi tagli e servita in “ordine scomposto” con i borlotti al rosmarino, ridotto al pomodoro e crostoni di pane casereccio. Da provare anche “il nostro arrosto di polpo mediterraneo”, cotto con i porri e la barbera superiore su morbida e profumata polenta bramata.
Come dessert (6 euro), bonet o coppa di crema al mascarpone con le lingue di gatto, che saranno il dolce arrivederci di una sosta di piena soddisfazione. Da provare!
Trattoria La Piola
Via Poligonia 86
Alessandria
Tel. 0131226779