Il gianduiotto punta all’Igp come “Gianduiotto di Torino” e per farlo Camera di Commercio di Torino, Università di Torino e il comitato per l'Igp, presieduto da Guido Castagna, hanno individuato le caratteristiche peculiari che dovrà avere: forma “a givò” (cioè mozzicone di sigaro), pasta di nocciole in purezza dal 30 al 45%, nessun edulcorante (ammessi sono zucchero  semolato di barbabietola e di canna), no al latte in polvere e agli aromi, potranno esserci al massimo sale e vaniglia. (Repubblica) @ Il Po è anche terra di ostriche. Sul Giornale di sabato il reportage sulle Ostriche rosa Tambouriech Perle del Delta coltivate tra le cavane sospese sulle acque. Un prodotto che da tre anni viene recensito sul nostro Golosario e che è stato protagonista nel 2019 a Golosaria Milano @ Le noci italiane, anche al campo, costano meno di due euro al chilo, ma rimangono invendute nei magazzini nonostante sugli scaffali il loro valore sfiori i 9 euro al chilo. Colpa, spiega Attilio Barbieri su Libero, della concorrenza delle californiane che essendo sovvenzionate dal governo americano, costano ancora meno.  @ Leggera flessione per le quotazioni dei terreni agricoli: per il 2019 segno meno soprattutto in pianura, che i primi dati del 2020 sembrano confermare. A volare alto i vigneti (e i meleti) più blasonati: 1,5 milioni di euro a ettaro per i vigneti di Barolo Docg, 700mila per il Brunello. Stupiscono anche i meleti che tra Bolzano e Merano arrivano a 500/600 mila euro a ettaro per arrivare ai 750mila in Val Venosta

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