Si chiama Lou Rosé ed è un piccolo gioiello, solo su prenotazione
In principio, ovvero il seme, è quello della Cascina Mamy, conosciuta al Golosario fin dagli esordi per i prodotti dolci della tradizione valdostana sotto il marchio Bonne Vallée. Si può dire che questo ristorantino di campagna sia una “costola” di questo eroico forno con negozio della famiglia Chappoz dove, con il raccolto dei loro campi, producono eccellenti grissini, biscotti, torcetti e favolose torte (e non per dire) oltre a quel pane artigianale da cereali coltivati in loco, che il figlio Jean subito ti porta in tavola con qualche pezzo di Fontina.
Donnas è un avamposto della Vallée, ma bisogna cercare il borgo di Vert, per questa piacevole sosta condotta da un affiatato team "under 30".
Facilmente raggiungibile – è a una manciata di minuti dal casello autostradale di Pont-Saint-Martin – appena posteggiata l’auto sembra accoglierti con le luci accese che illuminano il legno e la pietra della casa.
All’interno un’unica sala raccolta, calda, frutto di un’amorevole ristrutturazione dell’agriturismo di famiglia (hanno anche 4 appartamenti per 10 posti letto), per una ventina di coperti. Gli arredi sono essenziali, le luci interne invitanti per passare una serata dove non solo i prodotti della Vallée parleranno dentro ai piatti, ma anche i vini, selezionati con una ricerca rara dei bravissimi, piccoli produttori della Vallée, fra cui spicca il “nostro” Pianta Grossa di Donnas che scoprimmo già nel 2018 quando divenne Top Hundred con il suo Vallée d'Aoste Nebbiolo "396" 2016.
Ora, il menu lo leggerete su una lavagna messa su una sedia di fronte ai tavoli: “parla” di stagionalità e di territorio valdostano in modo assolutamente non banale e con piacevoli contaminazioni, magari giapponesi.
Detto questo a Lou Rosè, a far gli onori di casa troviamo il ventinovenne Jean Chappoz, abile nel selezionare le materie prime ricercate.
Tra i fornelli, un trio sprint: Federica Berguet (30 anni), sua amica fin dalla tenera d’età (commovente la foto che li ritrae bambini) che vanta già un ricco bagaglio di esperienze;
al suo fianco, Andrea Barletti (28 anni) e Francesco Reolon (26 anni).
D’obbligo aprire le danze, accompagnate dagli straordinari grissini e dal pane di casa Chappoz (mamma mia quanto è buono!), con un assaggio dell’ottima Fontina Dop dell’unico produttore di Donnas, il Caseificio Vallet Pietro, che dispone anche di uno spaccio (via la Balme, 36).
Si prosegue poi con due piatti originali: il tramezzino fatto in casa (€15) con magatello di fassona affumicato, maionese alla cipolla caramellata, cavolo verza e nocciole (geniale);
e a seguire lo zabaione salato con verdure in diverse consistenze (€ 13).
Ottima alternativa, la trota salmonata affumicata di un altro produttore del Golosario, Trota Altura di Verrès, presentata da Federica con ricotta di zucca, zucca marinata al pepe del Sichuan (€ 17).
Tra i primi, piacevole sorpresa per l’originale equilibrio di aromi e sapori del risotto rafano e polline di castagno (€ 20),
al pari del medaglione – un raviolone consistente - ripieno di fassona e cavolo nero su crema di pecorino (€ 17).
E ci sono anche le tagliatelle all’uovo con crema di castagne, guanciale croccante e porri fritti (€ 17),
e la polenta concia (€ 10), che non ci faremo sfuggire la prossima volta.
Buone le polpette di cinghiale all’origano (€ 20),
in alternativa a tagliata di fassone con contorno (€ 22), oppure finissima di fassone, coste all’orientale e limoni lactofermentati (€ 20).
I dolci fatti in casa sono tutti da provare (€ 7): a partire dagli ottimi gelati al mango e zenzero oppure al the macha e zenzero;
quindi, bavarese con lingua di gatto alle castagne, cheesecake al limone e cioccolato bianco, torta soffice con glassa al cioccolato bianco e fiori di basilico e infine semifreddo al tiramisù.
Plauso alla carta dei vini, che ci ha fatto scoprire un vecchio amore, come la cantina Le Grain di Saint Pierre, che è cresciuta parecchio (suo il Fumin 2022) e poi il Vino Bianco di Luciano Zoppo Renzero dell’azienda Pianta Grossa, che rivela una vinificazione di erbaluce, anche se non dichiarata, ed è davvero intrigante (ma perché Luciano non ci dice mai niente? NDR).
In sintesi qui starete veramente bene. Noi, viste le ghiottonerie e la comodità, ci torneremo, ma già da subito questa segnalazione la troverete sull’app IlGolosario Ristoranti: è preziosa oltreché curiosa.
P.s Ma la prossima volta vogliamo trovare il biscotto Dezenon e la Flantze, l’antica torta valdostana che la famiglia Chappoz ha messo in vendita fin dal 1990, anno di inizio della loro bella avventura.
Ristorante Lou Rosé
Donnas
Via Clapey, 203
Tel. 379 1894071
Riposo settimanale: mai