Locanda Bel sit, la â€œcasa del gustoâ€ che mancava

A Paderno d’Adda, davanti al celebre Ponte San Michele, con vista sul suggestivo canyon formato dal fiume, la “regia” più bella di Popi Bonnici che ha creato un luogo dove vanno in scena ospitalità e piatti d’autore da “Champions League”!

Dal genio di un grande regista, la “casa del gusto” che non c’era. Con i suoi occhi da artista ci ha fatto vivere eventi sportivi come le finali di Champions League, piuttosto che i combattimenti di Mike Tyson o le imprese dei campioni del ciclismo al Giro d’Italia. Trovandosi di frequente all’estero, ha dormito in hotel di tutto il mondo e provato le cucine dei cinque continenti. Da anni aveva un sogno. Creare un luogo che fosse l’approdo da lui inseguito in ogni trasferta. Ora quel progetto è realtà. Ė la Locanda Bel Sit di Paderno d’Adda.
È la sua “regia” più bella, perché Popi Bonnici, talento unico nel dare emozioni attraverso la televisione, con i suoi figli Tommaso e Valerio, ha dato vita a una locanda che è una delle nostre scoperte più entusiasmanti dell’anno. Clamorosa la sua attenzione ai particolari. Non c'è dettaglio che non sia stato pensato, e non per modo di dire, perché l’attività è iniziata, solo quando, tutto, ma proprio tutto, era come doveva essere. Con eleganza, design, distribuzione degli spazi, gusto, accoglienza, che contribuiscono a fare del “Bel sit” quella “casa” che ciascuno vorrebbe fosse anche un indirizzo di classe, dove è bandita quell'atmosfera un po' gelida che, non di rado, si respira in certi locali di tono.

Per venire qui, a due passi dal Santuario della Madonna del Bosco e del traghetto di Leonardo, cercate il celeberrimo Ponte San Michele, capolavoro di archeologia industriale formato da un'unica campata in ferro, a traffico misto ferroviario - stradale, aperto nel 1889 e dal 2017 candidato ad essere inserito nella lista Unesco dei Patrimoni dell'umanità. Proprio di fronte - con vista che, dall'alto, regala colpo d'occhio suggestivo sulle gole disegnate dall'Adda, con l'alternarsi, sul grande canyon, dei colori di acqua e boschi - la Locanda.
Lasciata l'auto nell'ampio, comodo parcheggio, accomodatevi nella sala luminosa, con i tavoli ben distanziati, che guardano tutti verso la grande cucina, che grazie a un sipario elettronico, in alcuni momenti, si aprirà alla vostra vista.

Locale con "un cuore" e più anime, con "in regia" - e non potrebbe che essere così - Popi Bonnici e suo figlio Tommaso, vede a dividersi i compiti di servizio e cucina due squadre di valore, quella di sala, con Giovanni Corazza, Stefano Panzeri e Valerio Bonnici, trio affiatato cui potrete affidarvi anche per la scelta di vini (della bella cantina) e dei cocktail, qui studiati anche per felici abbinamenti. E quella che opera ai fornelli, con chef Bruno Manganaro che è affiancato da due bravissimi giovani talenti, Tommaso Lupo, già al fianco di Stefano Riva nei suoi anni all'Osteria dello Strecciolo e Deborah Mauri, rientrata in Italia dopo quattro anni da Alain Ducasse a Parigi.

Da un menu che viene realizzato con materie prime di grandissima qualità, frutto di una ricerca appassionata di Popi, nel segno della stagionalità.
Come antipasto (12 - 15 euro) potrete gustare "Sono tutti cavoli vostri...!" o battuta di manzo al coltello insalata indivia e tuorlo marinato.
Tra i primi (15 - 17 euro), di una invitante proposta, due i piatti imperdibili, ossia, per chi ama la pasta, lo spaghettone vegetariano monogano Felicetti mantecato con crema di cime di rapa colatura di scamorza affumicata e castagne arrostite.
Per chi ama il riso, quel risotto ai pistilli di zafferano con animelle burro e Marsala, in interpretazione magistrale, e che vi verrà servito accompagnato da un pentolino con lo stesso contenuto per chiudere "ritornando bambini" godendovi qualche boccone mantecato a vostro piacimento.
Come secondo (15 - 23 euro), mare con filetto di ricciola cime di rapa leggermente piccanti e topinambur, o terra, con piccione arrosto con coscia confit cavolfiore lamponi accompagnato da un fondo di Marsala.
Dopo "Per noi è il Montenero", bomba golosa che sfida, come si intuisce, il “Montebianco”, chiusura con coccole finali e un “signor caffè” (la cura dei particolari....), che con un conto che lascia il sorriso, vi faranno uscire pensando a quando tornare!
È “paradiso” di cui ci si innamora! È locale della nostra filosofia! È indirizzo che troverete a giocarsi la “Champions League” del gusto. Faranno strada!