In vista di Vinitaly, 11 soste tratte da ilGolosario Ristoranti 2024
Bisogna prenotare subito, visto che quella che si apre è la settimana che porta a Vinitaly, ma prima ancora a Vinitaly and the City. Così dalla nostra guida IlGolosario Ristoranti 2024 abbiamo scelto una squadra di 11 campioni, sapendo che sono molti di più se scaricate l’App IlGolosario ristoranti.
Al Bersagliere
Nel cuore dell’antico borgo dei Filippini, a pochi passi dall’Arena, questo indirizzo dalla storia centenaria (gli esordi nel 1928, come locanda, dal 1990 trattoria ed enoteca con l’attuale proprietà) che celebra la tradizione veneta in chiave fantasiosa e ben fatta. Il merito è tutto della famiglia che lo conduce con Leo (sempre con il papillon!), la moglie Marina e il figlio Alessandro che, accanto a una cucina radiosa, sfoderano selezione di vini e distillati da standing ovation. In tavola prosciutto crudo di Cormons o insalata di baccalà, poi di primo bigoli con anitra o risotto all’Amarone (minimo per 2 persone), quindi pastissada de caval o salmerino in crosta di mandorle, prima di chiudere con il “Diplomatico” (dolce storico a base di caramello e pandoro).
via dietro Pallone - tel. 0458004824
Al pompiere
Questo ristorante storico è in assoluto uno degli indirizzi della nostra predilezione. In un’atmosfera familiare dominata dal calore del legno, con un bancone ricolmo di salumi e formaggi e un menu tradizionale di grande sostanza, i piatti dello chef Marco Dandrea che ha mano felice e grandissima tecnica. La cantina ampia e personale assicura abbinamenti emozionanti. Per voi seppie nere alla veneziana e baccalà mantecato con polenta bianca o lingua e cotechino bolliti con salsa pearà e mostarda piccante per iniziare. Di primo pasta e fagioli “Giovanni Gabrielli” o gnocchi di patate con ragù di cinghiale dei monti Lessini. Di secondo fegato di vitello alla veneziana con polenta abbrustolita o frittata di uova di gallina “grisa” con broccola fiolaro e ricotta di malga. Torta meringata al mandorlato di Cologna Veneta con zabaione al Vin Santo a chiudere.
Della stessa proprietà, sempre a Verona, la Locanda del Pompiere, (piazzetta Tirabosco, 4 - tel. 045591059) con un menu che predilige i piatti della cucina marinara.
vicolo Regina D'Ungheria, 5 - tel. 0458030537
Antonio e Rita
Il mare a Verona? Lo trovate qui, ai tavoli di Antonio e Rita, dal 2004 sinonimo di qualità e freschezza. Il menu varia a seconda della disponibilità del pescato e tutti gli ingredienti sono lavorati con abilità e tecnica. Il vostro viaggio avrà il gusto di tartare di tonno, gratinato misto, linguine di grano duro all’orzo ai frutti di mare, trancio di pesce spada panato con caponata di melanzane, pesce del giorno al forno o alla griglia, e si concluderà con uno dei dolci della casa. La cantina non é ampia, ma è ragionata, e c’è buona selezione di distillati per il dopocena. Starete bene!
via G. Belluzzo, 17 - tel. 0458921407
Darì
All’interno di Ca’ Rezzonico, meraviglioso palazzo gotico a due passi dall’Arena di Verona, Giuliano e Corinna Darì hanno ambientato un ristorante che è sintesi di storia, eleganza, arte e glamour, con una cucina che parla veneto (e veneziano) firmata dal bravo Davide Maoloni e abbinata a una cantina ampia, con diverse referenze naturali. In tavola carpaccio di salmerino, crema di burrata, gazpacho di piselli di Colognola, menta e polline fresco o luccio del Garda mantecato, latte, prezzemolo e polenta soffiata per iniziare. Quindi agnolini di cappone mantecati al foie gras o tagliatelle “Fracasso”, ragù di cortile, pepe bianco e vaniglia di primo. Tra i secondi baccalà alla vicentina, o seppioline in nero alla veneziana e polenta mais Biancoperla, piuttosto che carciofo alla Giudia, chips di topinambur, cacio e pepe. Dolce finale con rochè di pistacchio e lampone.
vicino cieco S. Pietro Incarnario 5 - tel. 045595022
Filia
È stata la nostra scoperta da nuova Corona l’anno scorso, questo ristorante che vi aspetta nel quartiere residenziale di Borgo Trento, vicino al centro ma lontano dal caos cittadino. Qui va in scena il talento di Michael Silhavì, chef patron autore di una cucina che è un mix ben riuscito di gusto e creatività, frutto delle sue esperienze professionali e dei suoi viaggi all’estero. A occuparsi di sala e cantina c’è Riccardo Migotto, vero fuoriclasse che unisce le due anime di oste e sommelier. All’interno l’ambiente è minimalista, con il nero che domina e le luci a incorniciare i cinque tavoli, per un totale di soli 20 coperti.
La vostra sosta avrà il gusto di alici “quasi” in saor o “sushi” di scarola arrostita (scarola, spuma di riso sushi, pesto di alga nori, chips croccanti di riso e alghe). Poi del risotto all’aglio nero ginepro e ibisco o dei ravioli di latte cagliato foie gras e tè affumicato. Quindi delle lumache con alloro e zafferano o della faraona con taccole barbabietole e rapanelli marinati. L’arrivederci sarà con cioccolato, menta e mezcal. Geniali!
via Francesco Anzani 19 - tel. 3887249430
Iris
Subito fuori dalle mura romane di Verona, nei pressi dello storico Ponte Navi sul fiume Adige, in un edificio quattrocentesco, questo ristorante che vede protagonista lo chef Giacomo Sacchetto con la sua cucina concreta e territoriale con l’occhio sempre attento alla sostenibilità. La vostra sosta avrà il gusto di uovo del Lago di Garda, de L’orto di Matteo e Liliana e di “Ovi e sparasi”. Poi del risotto ai bruscandoli, maiale, stracchino della Lessinia e ortiche o del gnocco di patate e pepe, lingua e pane. A seguire agnello di pecora brogna, sedano di Verona al miele e sesamo, scalogno e rucola. Per finire con il bacio di Giulietta, polenta, fragole, durello e gelato al Recioto.
via Leoni, 10 - tel. 0454158021
La Canonica
Questo indirizzo della nostra predilezione deve il suo successo all’intuizione geniale del titolare Lorenzo Donadel. Vi aspetta nel cuore della città scaligera con i piatti di Vincenzo Petrucci, che firma un cucina dove i sapori del territorio si contaminano felicemente con suggestioni internazionali. L’accoglienza in sala è affidata al maître Luca Peretti, bravissimo nel consigliare i diversi abbinamenti pescando da una cantina che dà molta attenzione anche ai piccoli produttori, non solo nostrani. In tavola creazioni come uovo nuvola, mozzarella affumicata, soffice di patate e animella di vitello, cicoria, zucca, liquirizia. Di primo tortello di coda, melograno, sedano rapa oppure risotto, salsa verde, rafano, mela, cappello del prete. Di secondi pancia di maialino, teriyaki, cippollotti bbq o baccalà, sedano rapa, perlage di tartufo. Tiramisù alla ciliegia per chiudere una sosta da ricordare.
vicolo San Matteo, 3 - tel. 0454732625
L’Oste scuro
Tra le eccellenze veronesi che premiamo da più anni, questo indirizzo che ha il suo punto di riferimento in chef Simone Lugoboni, grande nell’interpretare con mano felice una cucina di mare ispirata e personale, forte di materie prime di qualità eccellente. La cantina procede di pari passo, valorizzata da un’ottima proposta di amari e vermouth per il dopocena. Sarete felici con antipasti come scampi crudi e gamberi viola crudi o cernia di fondale con estratto di carote, piselli e tè al limone. Tra i primi spaghettoni con ricci di mare e burrata o tagliatella di kamut con triglia, burro allo zafferano, cardamomo verde e acqua di rose. Di secondo orata dorata, crema di topinambur, carciofo di Menfi fritto, fondo bruno e tartufo nero o sampietro con burro all’aglio orsino, bruscandoli e spugnole. Il dolce finale avrà il gusto della mousse al cioccolato bianco, biscotto alla nocciola, passion fruit e namelaka (cremoso di cioccolato al latte).
vicolo San Silvestro, 10 - tel. 045592650
Vescovo Moro
Tra le nostre scoperte radiose delle ultime settimane, questo ristorante che trovate a pochi minuti dal centro della città, non distante dalla chiesa di San Zeno. Vi accoglie con una bella sala di eleganza moderna, con grandi vetrate e i tavoli apparecchiati con cura. A occuparsi di voi Stefano Valetti, vero professionista dell’ospitalità dalla competenza rara sui vini (da applausi la carta, che contempla anche la proposta a bicchiere e la possibilità di acquistare le bottiglie, visto che il locale è anche enoteca). Ai fornelli Michele Motta la cui cucina racconta territorio e tradizione, muovendosi tra terra e mare. Tra i piatti, provate il luccio in salsa con chips di polenta o il polpo alla piastra con lenticchie all’amatriciana e burrata per iniziare. Di primo i bigoli con gamberi gobbetti crudi, crema al prezzemolo, pane arrostito o il risotto con mazzancolle marinate burro vanigliato e whisky. Tra i secondi pastissada de caval con polenta o ricciola al forno su guazzetto di zafferano gamberi scottati. La scelta per finire sarà tra mousse al cioccolato, mirtilli canditi, gel di grappa o cremoso alla lavanda gelato ai lamponi e mandorle. Sosta del cuore!
via Pontida, 3 - tel. 0458035084
Stilla - Colognola ai Colli
All’ombra del monte Bisson sorge questa nostra autentica scoperta! È il locale elegante e luminoso di Silvia e Tommaso, che vi accoglie con una sala con una quarantina di posti a sedere e 5 camere. Il menu è in costante evoluzione, guidato dalla disponibilità delle materie prime e dalla creatività di Silvia, mentre in sala l’accoglienza di Tommaso è un plus. La carta dei vini parla “naturale” e molto francese. Il vostro viaggio goloso sarà con creazioni come petto d’anatra dry-aged con maionese all’elicriso, prugne essiccate, insalata di finocchio e radicchio rosa al bergamotto, poi risotto con estratto di spinacini, burro alle acciughe o mezze maniche, sedano rapa e mandarini in composta. E ancora con salmerino scottato beurre blanc ai funghi, broccolo fiolaro e mele cotogne o pancia di maiale con radicchio pan di zucchero, mele in agro e crumble di mele e scalogno. Gelato all’aglio nero, ribes pan di spagna e duche de leche a concludere un’esperienza che non vedrete l’ora di ripetere!
località Casette al numero 1 - tel. 0454826046
Al Callianino - Montecchio di Crosara
Questo è uno dei locali della nostra filosofia! C’è tanto del territorio veronese nei piatti di questo ristorante radioso che mette in tavola gli ingredienti simbolo della zona: dalle ciliegie di Montecchia al tartufo nero dei monti Lessini, interpretati in modo magistrale dal bravo Alberto Mori, autore di piatti gustosissimi e leggeri allo stesso tempo. Provate battuta di Neanderthal (tartare di Fassona servita sul proprio osso col midollo, senape in grani, maionese, nocciole), poi il tortello ripieno di formaggi di pecora, ragù con le cosce di agnello, fave e Parmigiano, e il piccione in 2 cotture, abbinato con verdure di stagione, per concludere con la ciliegia della val d’Alpone (mousse al cioccolato bianco con cuore di ciliegia sotto spirito, crumble al cacao alla base). In sala si è seguiti dalla moglie Ivana, bravissima nel consigliare il migliore abbinamento con i vini della cantina, composta da circa 80 referenze.
via Adige, 46 - 0456175906
(altre nostre soste raccomandabili: a Verona, Al Capital della Cittadella, Enoteca Zero7, Hostaria la Vecchia Fontanina, Ponte Pietra; a Trevenzuolo, La Pergola; a Sant’Ambrogio di Valpolicella, Dalla Rosa Alda; a San Giovanni in Lupatoto, Donatelli 30 11; a San Martino Buon Albergo, Renato Bosco, Saporè; a San Bonifacio, I Tigli, Locanda Grandi; a Pescantina, Settimo Cielo; a Mezzane di Sotto, La Torre, I Tamasotti; A Marano, Antica Osteria della Valpolicella; a Lavagno, Osteria dei Tomasi; a Grezzana, Cà del Moro; a Fumane Osterianumerouno, (e tanti altri sulle località del lago).
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