Mauro un locale sulla passeggiata di Savona

Una sosta valida per gustare la schietta cucina ligure nella sua essenziale sapidità

Mauro Rivera del Ristorantino di Mauro a Savona è cuoco da sempre, ha fatto una gavetta notevole, e già giovanissimo ha ottenuto il premio in memoria dello storico chef Ferrer Manuelli, grande figura savonese che ha onorato la cucina ligure e l’ha promossa a livello nazionale.

Il suo locale si trova direttamente sulla passeggiata di Savona, ospitato all’interno di uno stabilimento balneare, sul bel lungomare della spiaggia delle Fornaci e quindi gode di una posizione privilegiata. Le sue belle vetrate s’affacciano direttamente sull’arenile e sul mare aperto, punteggiato qua e là da navi in rada in attesa dell’ingresso nel porto. D’estate c’è anche una bella terrazza che rende ancora più piacevole la sosta.

La nostra è stata in occasione della Pasqua, dove fra i vari piatti sono da segnalare in particolare l’eccellenza del salmone in salsa burrata, freschissimo, affumicato in casa, squisito e accompagnato da una delicatissima riduzione al basilico.
E poi lo sformatino di asparagi con gamberi rosa nostrani.
Altra portata particolarmente riuscita gli gnocchetti di patate e castagne, con un ragù mare-monti di grande equilibrio sensoriale.
Golosi e riusciti anche i dessert con bavarese alle fragole, torta di nocciole su crema di mascarpone allo zabaione.
Al di là del menu pasquale, decisamente più ricercato e laborioso, Mauro durante l’anno propone piatti della cucina più strettamente ligure con mano felice, con grande attenzione alla materia prima, ai sapori, all’uso delle erbe aromatiche dosando il tutto con un mix di delicatezza e decisione, esaltando il gusto nella sua essenzialità e sapidità.

Da provare il suo bagnun (zuppa di acciughe tradizionale di Riva Trigoso) e i suoi spaghetti al ragù di acciughe fresche.
Altro motivo di plauso la sua presenza in sala, carica di simpatia e di un motto di spirito per tutti, sempre pronto a svelare qualche piccolo segreto della sua cucina.

La carta dei vini predilige, anche con qualche chicca di piccoli produttori, la produzione ligure. Il conto è più che corretto.