Da Vinitaly e da Young to Young, il bicchiere di Mongioia da accompagnare alla colomba!

È stata una grande edizione di Vinitaly quella che si è chiusa mercoledì, registrando 128mila presenze da 142 nazioni. In crescita l’internazionalità del salone che quest’anno ha visto aumentare i top buyer stranieri accreditati che hanno toccato quota 30.200 (+8% sul 2016), sul totale dei 48mila visitatori esteri. «Vinitaly 2017, che abbiamo simbolicamente battezzato come edizione "50+1" – ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Daneserappresenta il primo e concreto passo del nuovo percorso di sviluppo che guarda al futuro dei prossimi 50 anni. I risultati premiamo la spinta verso una sempre più netta separazione tra il momento riservato al business in fiera e il fuori salone pensato per i wine lover in città».

Con più di 4.270 aziende espositrici da 30 paesi Vinitaly si è confermato il più importante salone internazionale per il vino e i distillati. «I numeri di questa edizione – il commento del Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovanihanno testimoniato la crescita del ruolo b2b di Vinitaly a livello internazionale, con buyer sempre più qualificati da tutto il mondo. Basta guardare alla top ten delle presenze degli operatori stranieri che mostrano incrementi da quasi tutte le nazioni: Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Francia e Canada (stabili), Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6 %). A questa lista si aggiunge la buona performance del Brasile (+29%), senza dimenticare il debutto assoluto a Vinitaly di Panama e Senegal. Per quanto riguarda invece l’Italia, abbiamo assistito ad un consolidamento degli arrivi da tutte le regioni del Paese».

Tra gli eventi che hanno testimoniato la capacità di tracciare vie nuove per il mondo del vino italiano, Young to Young, l’iniziativa che ha fatto dialogare giovani produttori e giovani comunicatori, dando spazio a chi sarà il futuro del settore. Tra i vini degustati a Young to Yong, uno in particolare, l’ideale per il brindisi di Pasqua. È il “Crivella” di Mongioia di Riccardo Bianco (tel. 0141847301) e Maria Graziano di Santo Stefano Belbo, coppia che onora la memoria di papà Marco Bianco, mancato pochi mesi fa. Nel bicchiere ha colore giallo oro, naso elegantissimo e invitante, con note di fiori gialli, glicine, erbe aromatiche, datteri e cedro candito, mentre in bocca è una sorpresa, con il suo essere dolce, ma non stucchevole, fresco, dal retrogusto piacevolmente agrumato e di lunga persistenza. Con la colomba, una goduria! Buona Pasqua!

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