Con i secondi della tradizione natalizia, nel bicchiere “I Vignaioli del Buttafuoco Storico” , il nuovo vino prodotto dal Consorzio mettendo insieme più Buttafuoco ottenuti dalle vigne Storiche di diversi produttori
Si chiude con una bella notizia, l’anno, per l’Oltrepò Pavese. Il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, e Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia, hanno avviato nei giorni scorsi il Tavolo Oltrepò per il vino, un progetto, che, come hanno sottolineato, «mira al rinnovamento e alla valorizzazione di un patrimonio vitivinicolo che vanta numeri impressionanti e necessita di ritrovare qualità, tipicità e valore commerciale».
Per Luigi Gatti, presidente del Consorzio Oltrepò Pavese, e presente all’incontro «una opportunità che può sviluppare il potenziale dell’Oltrepò nel migliore dei modi, a partire dal lavoro da fare per cogliere nuove sfide come l'Ocm Vino, per permettere alle aziende di fare business e lavorare nel migliore dei modi». Con la volontà di puntare finalmente sulla qualità e non solo sulla quantità, al fine di portare a un livello di redditività maggiore.
Primo passo, la costituzione di sei tavoli di Denominazione: Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg; Pinot Nero e Riserva Rossa dell’Oltrepò Pavese, Oltrepò Pavese Riesling, Bonarda dell'Oltrepò Pavese, Sangue di Giuda dell'Oltrepò Pavese e Buttafuoco. A questa iniziativa che, come ha detto l’assessore Rolfi, con «la presenza del ministro Centinaio suggella una collaborazione tra Governo italiano, Regione Lombardia e Consorzio che funziona» e potrebbe finalmente aprire una nuova stagione per il mondo del vino oltrepadano, brindiamo con il rosso che è il “grande rosso” dell’Oltrepo pavese, il Buttafuoco, ed è l’eccellenza che più di ogni altra quest’anno ci ha conquistato.
Ideale anche per il pranzo di Natale, nel bicchiere versiamo “I Vignaioli del Buttafuoco Storico”, il nuovo vino prodotto dal Consorzio del Buttafuoco Storico mettendo insieme più Buttafuoco ottenuti dalle vigne Storiche di diversi produttori. Realizzato con la consulenza di enologi di valore come Carlo Saviotti, Claudio Colombi, Aldo Venco o Mario Maffi, e con le bottiglie che non hanno l’etichetta, ma, al fine di favorire la riconoscibilità del vino in tutto il mondo, solo il millesimo in caratteri dorati, e il caratteristico ovale, in rilievo, in vetro, che rievoca la botte tipica dell’Oltrepò Pavese, sostenuto dalla scritta Buttafuoco e dal quale si dipartono due nastri rossi rappresentativi dei due torrenti, il Versa e lo Scuropasso, che delimitano la zona storica di produzione, e all’interno la sagoma di un veliero sospinto da vele infuocate a ricordare che nella seconda metà del 1800, la Marina Imperiale austro-ungarica varò una nave dal nome “Buttafuoco”.
Nel millesimo 2014 ha colore rosso rubino brillante, naso elegante con profumi di ciliegie, amarene, prugna, caratteristiche note minerali e sentori di spezie, mentre al palato è caldo, di carattere, con bella struttura, e lunga persistenza. Buon Natale!