Grazie a Giovanna Cerio l'antica tradizione agroalimentare molisana ha ritrovato attualità
Giovanna Cerio è donna di sfide e di determinazione. Nasce professionalmente a Roma come architetto d'interni, poi si trasferisce a Napoli insieme al marito, dove apre un laboratorio di ricami; e quindi, alla soglia dei cinquant'anni, ecco il ritorno in Molise nella “sua” Ferrazzano, antico borgo fortificato nei pressi di Campobasso, per affrontare una nuova sfida. E anche questa, come le precedenti, tiene fede ai principi e ai valori dell'”artigianalità” declinata a 360°. Il nuovo settore di competenza è però ora quello della tradizione agroalimentare locale, e il progetto di Giovanna ha radici antiche elaborate in chiave moderna. Dopo una attenta selezione di produttori ortofrutticoli molisani in grado di offrire una materia prima di qualità, ha così dato avvio alla creazione di ricette originali, quali creme, confetture, patè, da abbinare ai piatti in tavola.
La trasformazione nel suo laboratorio avviene entro le 24 ore dalla raccolta in campo. Ed è stato subito successo con la deliziosa crema di cipolle e brandy – Gran Premio della Giuria agli International Taste Awards – al pari del saporito patè d'aglio e peperoni.
Eccellenti anche le punte di asparagi in olio Evo, i carciofini ai pepi in olio Evo, poi puntarelle e cime di rape sottolio, zucca ai tre pepi. Sul podio, anche le squisite confetture extra naturali di frutta. Inutile sottolineare che sono realizzate con sola frutta e zucchero di canna e secondo la stagionalità: citiamo quelle ai fichi (anche al Whisky), fragole, amarene, ciliegie, more, percoche e rosa canina – ideale da abbinare a formaggi delicati o come tisana sciogliendo la confettura nell'acqua calda.
Da assaggiare le prelibate marmellate extra di arance, proposte anche con lo zenzero o con la cannella, di mandarino e di limone.
Ma non è certo tutto. Giovanna ha affermato il suo valore imprenditoriale sviluppando altre linee produttive assai curate e originali. E naturalmente buonissime. Ne sono esempio, i cinque sughi – melanzane, peperoni e datteri, mediterraneo, all'arrabbiata, pomodoro fresco.
E poi l'inedita linea dei Pronti, che possono essere consumati a tavola all'istante dopo averli tolti dal barattolo, o dopo un veloce passaggio nel forno a microonde. Regina di questo nuovo trionfo di sapori è senza dubbio la ciambotta, stufato di verdure – pomodori, peperoni, melanzane, cipolle – tipico della cucina meridionale di antiche tradizioni.
Così come la squisita zuppa di fagioli “Piattelle” e la “'Mbanatella”, minestra di verdure e polenta di Granone Agostinello , che fa parte della tradizione contadina della regione Molise, ed è ottima da gustare come piatto unico.
Sempre sottovetro e pronti alla consumazione, ecco ancora “zucca e cardoncelli”, crema di ceci e tartufo, e il passato di verdure primavera.
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Il Nido del Pettirosso
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