"Qui mi trattano come farei io” dice Davide Oldani, dietro la scrivania di un lussuoso ufficio ai piani alti di una città, mentre un private banker / cuoco gli porge un contratto. Ora, non sappiamo se il sorriso di Oldani è per il cachet relativo allo spot di Banca Generali, che per l’ennesima volta (dopo le scarpe, la telefonia, le patatine) usa il volto di un cuoco per spaccare. E parafrasando una discussa pubblicità degli anni passati, non è solo la patatina che tira, ma l’intero mondo della cucina, coi suoi volti più che i suoi piatti. In mezzo ci si è infilato pure Edoardo Raspelli, che oggi presenta i due punti di sosta sulla BreBeMi, curati da Graziano Bianchi, chef titolare del ristorante Le Giare a Monticelli d’Ongina. Lui stesso cucinerà, dice in un comunicato (ma conoscendo Raspelli, non nuovo a trovate del primo di aprile, ci sembra più uno scherzo che altro). Un comunicato ripreso oggi da Qn in cui il critico dei critici si prodiga in complimenti per l’autostrada dove i ragazzi alcuni mesi fa furono sorpresi a giocare a calcio, visto lo scarso pericolo per il traffico . Ma probabilmente, con queste due chicche, aumenterà anche il traffico sulla BreBeMi, c’è da giurarci (?). In quanto a Oldani, lo abbiamo raggiunto stamane, dopo che ieri ci ha fatto avere in anteprima l’articolo del Wall Street Journal con un servizio che santificava la sua cucina pop.

Quanto pesano queste grandi sponsorizzazioni sul budget del tuo ristorante?
Nulla 
Nulla?
Se vogliamo ragionare in termini monetari possiamo al più parlare di un extra budget, un appoggio che ci servirà per esportare la filosofia della cucina pop nel mondo (che ci sia da leggere, fuor di filosofia, anche un nuovo progetto extra italiano? ndr)
Possiamo quantificarlo?
Ci sono accordi di segretezza sul contratto
Quindi per un ristorante stellato come il tuo è possibile sopravvivere anche senza questi introiti?
Il D’O è nato 12 anni fa e la pubblicità è uscita ieri. Anche le altre partnership sono recenti eppure il ristorante ha sempre funzionato benissimo.
Come?
Per fare grande cucina non si è obbligati per forza ad acquistare materie prime molto costose. La ricerca anche in questo caso è fondamentale per l’attività.
Com’è nata l’idea di questa pubblicità?
Non dal volto noto, ma dal modello di piccolo artigiano che funziona e che rappresenta il target a cui fa riferimento la pubblicità (ma i vertici sono anche suoi clienti e sicuramente l’eccellenza in cucina avrà avuto un suo peso… le migliori idee vengono a tavola). Sono queste grandi aziende che chiedono di appoggiare il concetto di democratizzazione, di qualità accessibile a tutti. che rappresenta la filosofia pop
Cucina o filosofia pop?
E’ un concetto che travalica i confini dei fornelli e si può applicare a un campo più vasto
Parliamo del nuovo locale?
Meglio di no. Potrò parlarne tra un ventina di giorni ma i tempi sono ancora molto lunghi (Ma sul Wall Street Journal però si è già letto che sarà progettato dall'architetto modernista Piero Lissoni, che sarà grosso più del doppio rispetto all'attuale e avrà una cucina di prova nel seminterrato dove lo chef potrà sperimentare piatti per gli ospiti speciali e che forse aprirà entro l'estate)  

Davide Oldani è anche un ambassador di Expo 2015 e il suo ristorante proprio a due passi dal sito espositivo. O tutto questo servirà per portare la cucina pop nel mondo, ci vien da pensare (e ce ne sarebbe bisogno, come attesta l’articolo del Corriere della Sera), oppure si rischia di fare un soufflé. Che prima o poi si sgonfia. Ai “pop-steri” l’ardua sentenza.

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