Nel locale di Marco Tobia, atmosfera gioiosa e piatti della tradizione lombarda fatti come si deve che scaldano il cuore

In una Milano che per anni ha preferito mettere su un piedistallo le cucine di ogni parte dell’orbe terrestre, penalizzando quella gloriosa della sua storia, fa piacere trovare baluardi di milanesità. Uno di questi è l’Osteria dei malnat, indirizzo goloso che vi aspetta negli spazi che, da dopo la seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, hanno ospitato una storica e prestigiosa pasticceria.

«Ci piacerebbe che, una volta superata la soglia d’ingresso, il cliente avvertisse subito la sensazione di essere entrato in una casa, una casa dove c’è del cibo che cuoce, dove ci si siede insieme anche per mangiare», il desiderio dell’istrionico e appassionato patron Marco Tobia
malnat-apertura.jpgObiettivo raggiunto, diciamo noi, visto che grazie a una sapiente ristrutturazione, che ha salvato alcuni vecchi muri e conservato intatto l’alto tetto a volte di legno, l’ambiente – una bella sala, luminosa, con i tavoli che guardano la cucina a vista, una scala che porta a un grazioso soppalco, l’enoteca realizzata con botti di rovere smontate – è da osteria moderna, ma vera, e appena si entra, da subito si respira un’atmosfera rilassante e gioiosa e che predispone al piacere di stare insieme.

L’accoglienza è cordiale, e Giampaolo Caggiano si occupa del servizio da professionista, con i tempi giusti e la capacità di “correre” con il “milanese imbruttito” che mangia guardando l’orologio o di fermarsi a scambiare pensieri e battute con chi non ha fretta. La cucina è nelle mani di un giovane talentuoso, Simone Marchisio, che, i nostri lettori più affezionati ricorderanno, abbiamo conosciuto grazie alla penna arguta del noto critico mascherato Valerio M. Visintin, e che ci aveva già stupito quando lo avevamo visto all’opera nell’altro locale radioso della stessa proprietà, l’Osteria del Ballabiott. Il menu parla milanese e lombardo, con attenzione anche alle ricette della montagna. 
malnat-staff.jpgE allora la vostra festa avrà il gusto degli stragolosi mondeghili, le tipiche polpette milanesi che qui vi verranno servite con salsa verde al prezzemolo, oppure dei salumi che compongono il tradizionale antipasto lombardo con coppa, salame, pancetta e prosciutto crudo con il gnocco fritto o ancora dei crostini rustici di polenta taragna Bio del Molino Rossi con fonduta di formaggio, salsiccia, funghi porcini e baccalà mantecato. 
malnat-mondeghili.jpgDi primo? Una vera ghiottoneria il risotto al salto del Malnat, con fonduta di parmigiano. In alternativa risotto alla milanese con zafferano servito con midollo arrostito e il suo osso, o per chi non vuole sapere del riso, casoncelli alla bergamasca. 
malnat-risotto.jpgMilano ancora protagonista, tra i secondi, con la costoletta alla milanese (con la costoletta di vitello della macelleria Ostinelli che viene cotta al rosa in burro chiarificato e servita con patate al forno e maionese al Campari), ossobuco (che per chi vuole si può avere anche come piatto unico con il “risott giald”), cassouela o sfiziosa polenta taragna con i funghi porcini.
malnat-milanese.jpgA chiudere, “piatto del golosone” o scelta tra zuppa inglese, tiramisù, charlotte di mele o tipica barbajada.
Milàn l’è un gran Milàn!  

Osteria dei Malnat

Via Caccialepori 3
Milano
tel. 0223182024 – 3892793167

 

Ph. d'apertura @osteriadeimalnat.it

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