Al Forte di Vinadio in occasione della presentazione del terzo volume "Creatori d'Eccellenza" dedicato a 12 passeggiate gourmet

La presentazione del terzo volume Creatori d'Eccellenza è stato un evento nell’evento: domenica nel cuore del Forte di Vinadio, con 500 persone ad assistere a un concerto realizzato dall'Ensamble Synphony Orchestra e dal coro I Polifonici del Marchesato di Saluzzo che ha eseguito magistralmente i Carmina Burana. 
vinadio-coro.jpgMa al di là della suggestione è il progetto che sta dietro a questo volume di oltre 300 pagine dedicato alle 12  "passeggiate gourmet", che abbinano le bellezze del territorio cuneese con la qualità artigianale di pane, salumi, formaggi e prodotti sottovetro che, messi insieme, danno origine al panino.

Ora, ricostruire la storia del panino non è facile in quanto le sue origini si perdono in un passato molto remoto. Sappiamo che già gli antichi romani mangiavano una focaccia con verdure e selvaggina e il panis ac perna, una sorta di panino al prosciutto cotto, che era consumato da chi aveva fretta, quasi una versione ante litteram del nostro fast food.
Alcune leggende vogliono far risalire l'invenzione del panino a Leonardo da Vinci, ma ciò che si sa per certo è che in Italia il panino fa la sua apparizione a inizio '900, quando era considerato un pasto di ripiego, relegato ai margini della dieta mediterranea. Poi, negli anni Sessanta, con l'affermarsi delle gite fuoriporta, il panino diventa il simbolo del pranzo al sacco e, accanto alle farciture basiche con prosciutto cotto, salame e mortadella, fanno la loro comparsa quelle più elaborate con la frittata (mitico il panino venduto negli anni Sessanta alla stazione di Ceva) o la cotoletta. Ma sarà negli anni Settanta, con la nascita delle paninoteche, che mangiare il pane con "dentro qualcosa" diventa un'occasione di aggregazione e di socialità. E, negli anni Ottanta, grazie alle mode arrivate dagli USA, il panino diventa "fast food". È solo più di recente che il panino si è trasformato in un reale sostituto del pasto e, con l'innalzarsi degli standard qualitativi, è nato il "panino gourmet", dove entrano in gioco altri fattori quali tipicità, tradizione, fantasia, abilità culinaria e quindi equilibrio degli ingredienti che fanno del panino un prodotto di alto livello. 
vinadio-esterno.jpgAttraverso i percorsi delle "passeggiate gourmet”, nel nuovo volume di Confartigianato  si possono incontrare 129 eccellenze artigiane della provincia di Cuneo e scoprire così, oltre alla bellezza delle Alpi, antichi saperi e gusti unici.
vinadio-massobrio.jpgFra i panini gourmet proposti dai vari ristoranti, il prodotto più gettonato nella farcitura è stato il peperone, mentre nessuno ha utilizzato il Tupunin, che invece è il fantastico panino dei forni a legna delle vallate cuneesi. Paolo Massobrio lo ha rilevato nel suo intervento dove ha parlato di questa iniziativa per il suo valore politico: mette in risalto i negozi di prossimità, che proprio in questo periodo hanno avuto una loro attualizzazione mettendo al centro i paesi, la provincia italiana, che sono da scoprire e da difendere anziché da smantellare.

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