A Portacomaro (At) una sosta di gusto, frutto di una lunga storia nel mondo della cucina

Portacomaro è un paese che negli ultimi anni è balzato all’onore delle cronache perché qui ha avuto i natali la famiglia di Papa Francesco. Un’improvvisa notorietà che però non ha scalfito quell’immagine pacata, di serenità e bellezza, che si coglie arrivando nella bella piazza alla sommità del paese, in un tramonto d’estate. Punto di riferimento è il Ricetto del paese, che ha le sembianze di un vero e proprio castello. E nel complesso che ospita anche la Bottega del vino, c’è un ristorante che conquista quasi l’apice dell’abitato a pochi metri dall’antico istituto scolastico: l’Antico Ricetto.
apertura.jpgL’ambiente è di moderata eleganza, curato e accogliente, in un palazzo austero affacciato sulle colline. Non un castello né una casa nobiliare quanto una di quelle belle abitazioni borghesi come la “casa del medico” che un tempo troneggiava in tutti i paesi monferrini. Ci si accomoda nel raccolto dehors affacciato sul panorama delle colline ed è uno spettacolo.
sala-interna.jpgIn cucina, e per noi è stata una sorpresa ritrovarla: Milena Cavagnero figlia del mitico Aldo Cavagnero, conosciuto da tutti come Aldo di Castiglione, dal nome del locale che è stato per decenni punto di riferimento della ristorazione piemontese.
Nei piatti, nella scelta del menu, c’è condensata questa esperienza ed è una scelta azzeccata. Niente voglia di strafare, ma ricerca della perizia, di una tradizione solida, intelligente, che salva quanto di meglio arriva dal nostro passato.
In sala c’è il marito di Milena, Roberto, oste competente che snocciola una carta dei vini da vero appassionato, senza prosopopea. 

Partiamo con gli assaggi, tutti egualmente convincenti. L’insalata russa (euro 7) è quella della tradizione monferrato, poi i fiori di zucca in pastella ripieni di fonduta (euro 8) sono fritti alla perfezione e hanno un gusto lungo che si far ricordare.
insalata-russa.jpgfiori-zucca.jpgAbbiamo voluto assaggiare gli agnolotti  al sugo di arrosto (euro 9,5) e qui abbiamo ritrovato la scuola di lunga tradizione, la mano impeccabile.
agnolotti.jpgUna scuola che si nota anche negli gnocchi di patate (euro 9) che hanno la giusta consistenza e quel sapore frutto dell’equilibrio tra patate e farina (eccezionali!).
gnocchi.jpgDa assaggiare anche i tagliolini (sempre con sugo d’arrosto o con i porcini) e gli estivi ravioli di melanzane, ricotta e scamorza affumicata.
Tra i secondi non può mancare un piatto rappresentativo del Monferrato come il coniglio in umido (euro 13) e ancora la Finanziera, la carpionata di carne e verdure o i funghi porcini freschi. 
coniglio.jpgAi dolci siamo sempre in territorio Portacomaro con il bonet, l’ottimo mattoncino al cioccolato (ottimo veramente, ghiotto) o il gelato alla crema antica ricetta con un tocco liquoroso che lo rende unico. 
bunet-amaretti.jpgbunet.jpgUna sosta che si rappresenta un porto sicuro, un approdo piacevole nel Monferrato dove Francesco è Papa, ma il Grignolino, a lui dedicato in una bottiglia dell’azienda Goggiano di Refrancore, è re. 

Locanda Antico Ricetto

Portacomaro (At)
via Dante, 1
tel. 0141 202699
Prezzo medio: euro 35

 

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