In provincia di Torino una trattoria in cui riassaporare il gusto delle belle gite domenicali
Andare a Lanzo per molti sopra i 40 anni che abitano a Torino vuol dire ripensare alle gite domenicali che si facevano in famiglia negli anni ’70 e ’80 alla ricerca di un po’ d’aria fresca e salutare. Andarci oggi è sicuramente diverso: le valli hanno perso il fascino del luogo di villeggiatura e sono troppo poco esotici per poterli considerare nuove mete vacanziere. Eppure c’è tanto da vedere e da scoprire da queste parti, oltre il centro storico e il ponte medievale sulla Stura, ci deve spingere fin qui soprattutto il buon cibo e la buona cucina.
La Provincia o, per dirla alla francese, Maison du boucher (via Roma, 10 - tel. 0123 920767) rappresenta proprio una giusta tappa, un luogo di partenza per riscoprire Lanzo e le sue valli. Luca, maestro di cucina e di intrattenimento, ti accoglie in questa villa storica al centro del paese, proprio dietro la stazione: dentro due sale, arredate con cura e semplicità. Il menu e il cibo che Luca propone segue due direttrici fondamentali: cucina di territorio e materie prime di qualità. Non ci sono fronzoli nella cucina della Provincia, il menu è a degustazione per tutti, come nelle vecchie trattorie di paese, ma qui in più ci sono l’innovazione e l’estro dello chef che danno spazio a sorprese che ingannano la tradizione.
Si parte con il tagliere di salumi del territorio (Salame della turgia e Lardo su tutti, con focaccia di patate e spuma di burro), poi si passa ad una battuta di carne cruda con giardiniera di verdure e uno sformato di cavolfiore con crema di acciughe. I primi sono maccheroncini freschi alla carbonara di turgia (torna sempre il nostro salame della Valle) e risotto alla toma di lanzo e blu di Moncenisio. Si passa alla carne, che dal sottotitolo del locale promette bene, con una Picanha di fassona alla brace con patate e frittelle di mele (questa è una bella ma bella sorpresa). Si chiude con il dolce della casa, una torta di mele semplice ma davvero buona servita intera in tavola con cioccolato caldo e panna montata. La cantina è vera e visitabile e il vino alla carta rispetta il buon rapporto qualità/prezzo del menu, con qualche spazio di crescita.
Insomma non si trovano stelle alla Provincia, ma sostanza, quella sì.